La resilienza digitale per Vertiv è alla base della digital transformation

La resilienza digitale per Vertiv è alla base della digital transformation

Il 2020 ha costretto le aziende a cambiare approccio e a premere l'acceleratore sul digitale. Secondo Alex Pope di Vertiv, però, non ci sarà trasformazione digitale senza resilienza digitale, e sarà fondamentale investire in sicurezza

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Innovazione
Vertiv
 

"Non ci sarà Trasformazione Digitale senza Resilienza Digitale". Questa la tesi di Alex Pope, VP Integrated Rack Solutions EMEA di Vertiv, che sottolinea come questo 2020 ha portato tagli al budget che hanno impattato sul canale, le cui ripercussioni saranno evidenti anche nel 2021. Per affrontare le nuove sfide, Pope insiste sull'importanza di trovare il corretto equilibrio fra le necessità di trasformazione digitale - accelerate notevolmente dal ricorso allo smart working - e la resilienza. Resilienza operativa, ma anche cyber resilienza. Le aziende sono alla ricerca di soluzioni flessibili, che le aiutino ad affrontare le nuove sfide, anche quelle della cybersecurity, e sono alla ricerca di collaborazioni, di partner che le aiutino e guidino in questo processo. Un'importante opportunità di business per il canale: "I clienti cercheranno partner che li guidino in questo processo per garantire che i progetti attuali e futuri, siano sicuri, resilienti e adattabili alle nuove sfide che potrebbero presentarsi", spiega Pope. "In questo caso, i partner hanno la reale opportunità, attraverso la consulenza, di offrire un valore aggiunto ai propri clienti, garantendo agli stessi la sicurezza e l’evoluzione della loro infrastruttura IT, in previsione del panorama aziendale del 2021 e degli anni a seguire". 

Quello della sicurezza è solo uno degli aspetti di cui tenere conto, però, e per il 2021 Pope prevede anche una crescita dell'edge computing, oltre alla ridefinizione delle relazioni all'interno del canale.

picture for Alex Pope Byline

Aumenta la spesa per l'Edge computing

Le difficoltà generate dalla pandemia hanno spinto le aziende a trasformare il loro business puntando ancora più sul digitale, andando alla ricerca di nuove soluzioni in grado di migliorare i flussi di lavoro e il processo decisionale. A guidare questa trasformazione è indubbiamente il cloud: nel primo trimestre del 2020 si è visto un aumento della spesa del 37% sulla "nuvola" e questi investimenti hanno avuto in impatto anche sulla porzione edge. Secondo una ricerca di Canalys, il 35% dei partner ha dichiarato di aver visto crescere gli investimenti dei clienti nell’edge. Per il 35% dei clienti, questo è stato il primo investimento effettuato sull'edge. E probabilmente non sarà l'ultimo: "Mentre le aziende guardano ad AR, VR e a una serie di altre tecnologie IoT come mezzo per impegnarsi e comunicare a distanza, si concorda sul fatto che la crescente domanda di infrastrutture Edge aumenterà senza dubbio nel 2021", sottolinea Pope.

Il nuovo Partner Portal di Vertiv

Alex pope Vertiv

Il lavoro a distanza e la corsa verso il digitale hanno avuto un impatto evidente sulle relazioni nel canale, evidenziandone l'importanza soprattutto in tempi di crisi. Potersi incontrare di persona non è stato sempre possibile, fatto che accelerato l'uso dell'IT anche per gestire le relazioni con tutti gli attori coinvolti, e che ha spinto Vertiv a introdurre un nuovo Partner Portal, una piattaforma che consente di accedere facilmente agli strumenti più utilizzati dai partner: informazioni di contatto chiare, corsi di formazione online e una panoramica intuitiva e accessibile dei livelli dei partner e dei punti del Vertiv Incentive Program (VIP).

Nonostante le difficoltà vissute nell'ultimo anno, le previsioni per il 2021 sono ottimistiche. Secondo Robin Ody, Senior Analyst di Canalys, si prevede una crescita degli investimenti, sia su cloud sia su edge, spinti dalla necessità di garantire la possibilità di lavorare da remoto: il 5G, sotto questo profilo, potrebbe essere un ulteriore driver di crescita. 

"Poiché le aziende devono pianificare la loro flessibilità per il futuro, i partner di canale e i clienti si stanno adattando insieme", conclude Pope "L'improvviso disagio della pandemia ha imposto una maggiore comprensione ai clienti, mentre il Canale ha compreso subito come offrire il miglior supporto possibile; tuttavia, i partner devono tenere presente che in futuro i clienti potrebbero non essere così tolleranti. Ora ci troviamo in una nuova normalità e le aziende si stanno abituando a tempi incerti. Il Canale deve continuare a soddisfare le aspettative dei clienti in costante evoluzione, ed essere preparato per le prossime sfide che ci attenderanno".  

5 Commenti
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thedoctor196829 Dicembre 2020, 19:14 #1
quant'è abusata questa benedetta parola "resilienza", ormai è una moda usarla anche se non se ne conosce bene il significato
giuliop29 Dicembre 2020, 20:23 #2
Originariamente inviato da: thedoctor1968
quant'è abusata questa benedetta parola "resilienza", ormai è una moda usarla anche se non se ne conosce bene il significato


Sono d'accordo; e fra l'altro nella maggior parte dei casi è la solita "traduzione letterale" dall'inglese, che invece andrebbe semplicemente resa con "resistenza".
BVS29 Dicembre 2020, 22:29 #3
Originariamente inviato da: giuliop
Sono d'accordo; e fra l'altro nella maggior parte dei casi è la solita "traduzione letterale" dall'inglese, che invece andrebbe semplicemente resa con "resistenza".


resistenza, resilienza, perseveranza, adattabilità, sopravvivenza... non muore nessuno se usi un termine per errore al posto di un altro infatti resilienza è la piazzano in discorsi che non hanno nulla a che fare in quella parola e nessuno è ancora spirato.

ma il fenomeno di abusare di questa parola è un altro discorso non è un errore è accanimento linguistico, se continua così resilienza diventerà una super parola che ingloberà nuovi significati mai pensati prima, diremo che la barra di alluminio ha una resilienza alla torsione

trovare soluzioni flessibili per sfide nuove come dice l'articolo si chiama inventiva, adattabilità, evoluzione forse anche sfruttamento ma resilienza NO
giuliop30 Dicembre 2020, 01:23 #4
Originariamente inviato da: BVS
resistenza, resilienza, perseveranza, adattabilità, sopravvivenza... non muore nessuno se usi un termine per errore al posto di un altro infatti resilienza è la piazzano in discorsi che non hanno nulla a che fare in quella parola e nessuno è ancora spirato.


1. "Appeal to worse problems"

Originariamente inviato da: BVS
ma il fenomeno di abusare di questa parola è un altro discorso non è un errore è accanimento linguistico, se continua così resilienza diventerà una super parola che ingloberà nuovi significati mai pensati prima, diremo che la barra di alluminio ha una resilienza alla torsione


2. "Slippery slope"

Originariamente inviato da: BVS
trovare soluzioni flessibili per sfide nuove come dice l'articolo si chiama inventiva, adattabilità, evoluzione forse anche sfruttamento ma resilienza NO


3. Negazione di 1: se va bene usarla perché "non è mai spirato nessuno", allora va benissimo anche come sinonimo di adattabilità.

"REDO FROM START", come intimavano i vecchi computer Commodore
BVS30 Dicembre 2020, 23:49 #5
Originariamente inviato da: giuliop
1. "Appeal to worse problems"


il problema peggiora di giorno in giorno e non c'è nulla che possiamo fare per fermarlo


Originariamente inviato da: giuliop
2. "Slippery slope"


la crusca ha canonizzato petaloso, se ne sbatte delle regole di cento anni fa


Originariamente inviato da: giuliop
3. Negazione di 1: se va bene usarla perché "non è mai spirato nessuno", allora va benissimo anche come sinonimo di adattabilità.

"REDO FROM START", come intimavano i vecchi computer Commodore


se non esistesse il fatto che non sono sinonimi e non sono intercambiabili, si va in conflitto con risposta 2 e con ciò? fino a che punto possiamo continuare a decostruire i discorsi prima che qualcuno ci rimetta le penne?

P.s. vediamo quante fallacie mi becchi sta volta ;^)

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