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La tecnologia IoT di IBM al servizio del sistema idrico italiano

di , Vittorio Manti pubblicata il , alle 09:01 nel canale Innovazione La tecnologia IoT di IBM al servizio del sistema idrico italiano

Il sistema idrico è una componente fondamentale delle infrastrutture del nostro Paese ed è indispensabile un suo ammodernamento. Nel PNRR sono stati allocati oltre 4 miliardi di euro da investire nei prossimi anni. La collaborazione fra IBM ed MM

 

Aprire un rubinetto e vedere l’acqua che scorre. È un’azione così naturale che diamo per scontato cosa c’è dietro la capillare distribuzione dell’acqua in tutte le abitazioni, aziende e fabbriche italiane. Non stiamo neanche a preoccuparci più di tanto di quanto paghiamo per la bolletta dell’acqua, visto che rispetto alle altre bollette l’importo è decisamente più contenuto, nonostante una recente ricerca abbia fatto emergere che i cittadini ritengono che la bolletta dell’acqua sia troppo elevata.

IBM ha organizzato un convegno intitolato “Sostenibilità e consapevolezza nel Business Idrico”, durante il quale si sono confrontati manager di IBM con i principali attori del settore in Italia. Il primo dato significativo su cui soffermarsi è che l’intera rete idrica italiana è composta da 425mila km di acquedotti, una dimensione che si fa fatica a visualizzare, ma che rende immediatamente l’idea di quanto sia complesso gestire l’intera rete.

Una rete idrica antica e piena di falle

Complessità che si mostra in tutte le sue sfaccettature guardando un dato comunicato da Utilitalia, la Federazione che riunisce 450 aziende operanti nei servizi pubblici, durante l’intervento di Maria Gerarda Mocella durante l’evento: il livello di perdite idriche si attesta al 40%. È un dato disarmante, di tutta l’acqua che passa nella rete idrica italiana solo il 60% arriva a destinazione e il resto viene, letteralmente, buttato via. La ragione principale di questa cronica inefficienza è da ricercare nella vetustà delle reti, con il 60% della rete di distribuzione che ha oltre 30 anni e il 25% più di 50 anni. Non solo, c’è anche un fortissimo divario fra Nord e Sud: al Nord le perdite si attestando intorno al 32%, mentre al Centro/Sud arriviamo al 50%.

ibm perdite idriche italia

Sono due le direttrici che devono essere seguite e su cui, in teoria, si sta già lavorando. Da un lato l’indispensabile ammodernamento dell’infrastruttura, per dirla in modo semplice, vanno sostituiti MOLTI tubi, dall’altro l’investimento in tecnologie che permettano di tenere monitorata la rete, per renderla più efficiente e per poter intervenire in modo tempestivo dove e quando serve. Dal punto di vista della tecnologia si è già lavorato sulla georeferenziazione della rete, che è arrivata all’80%, che consiste nel comporre un archivio digitale delle coordinate di posa e di altre caratteristiche tecniche, come diametri e tipologia di materiale. L’altro aspetto su cui si sta lavorando è il telecontrollo, che oltre al controllo vero e proprio dei consumi permette di regolare automaticamente la portata e la pressione sulle reti di distribuzione. 

Siamo a uno snodo epocale e, come in altri settori, all’ultima chance per potare l’Italia in una situazione di “normalità”. La parola magica è sempre PNRR, perché per gli investimenti nel settore idrico sono stati destinati 4,38 miliardi di euro, il doppio del secondo Paese, la Spagna con 2,09 miliardi. Tutti i partecipanti al convegno, dai manager IBM a quelli delle varie aziende del settore presenti, sono concordi sul fatto che per non perdere l’occasione è indispensabile investire al meglio i fondi stanziati. Detta così può sembrare una banalità, ma i tempi stretti imposti dalla Comunità Europea rendono il quadro decisamente più complesso. Una chiave, sottolineata in prima battuta da Stefano Cetti, Direttore Generale di MM, ma che ha visto una convergenza unanime di tutti i partecipanti, è la necessità di fare sistema, condividendo esperienze e best practice in una contaminazione di competenze essenziale in questa fase così delicata.

PNRR Rete idrica

Una parte dei fondi del PNRR dovrà necessariamente essere investita nell’ammodernamento dell’infrastruttura e parallelamente andranno sviluppati dei progetti che sfruttino le ultime tecnologie. È qui che diventa protagonista IBM, con soluzioni come Beam IoT, come testimonia il caso di successo su cui ha lavorato proprio con MM, società italiana specializzata nel campo dell’ingegneria che si occupa della gestione del ciclo idrico integrato nel Comune di Milano, la gestione del patrimonio edilizio residenziale popolare della città di Milano e di progetti di ingegneria e direzione lavori in ambito trasporti e infrastrutture

Beam IOT, per potenziare la rete idrica secondo il principio delle smart city

Beam IOT è una soluzione realizzata unendo le forze di IBM ed MM sviluppata per monitorare e gestire tutti i sensori di campo (smart meter o casette dell’acqua) o attinenti l’edilizia popolare (gestione degli impianti termici/caldaie, ascensori e rilevazione intrusioni) sulla base del concetto di smart city con una particolare attenzione per lo sviluppo sostenibile. Attualmente, Beam IOT gestisce circa 100.000 sensori ma la piattaforma è stata progettata tenendo in mente la scalabilità. I dati acquisiti da questa soluzione vengono immagazzinati su IBM Cloud Object Storage, così da poterli analizzare in maniera dettagliata.

BEAM_IOT

Scopo di questa soluzione è prima di tutto ridurre al minimo le operazioni ripetitive, che potranno venire automatizzate, e di abilitare scenari di manutenzione predittiva della rete idrica, così da minimizzare le perdite d’acqua e garantire il corretto funzionamento della rete. Non mancano vantaggi per gli utenti finali, i cittadini, che potranno avere letture in tempo reale dei loro consumi e utilizzare quindi le risorse idriche in maniera più efficiente, riducendo gli sprechi.

Beam IOT è progettata per l’espansione futura ed MM prevede di potenziarla con ulteriori sensori per migliorare la gestione di processi aziendali, per esempio quelli relativi alla depurazione delle acque reflue, al recupero e smaltimento dei fanghi prodotti dal processo di filtraggio dell’acqua, alla manutenzione degli spazi verdi e delle scuole del Comune di Milano.

IBM MM BEAM IOT

MM è una società multiservizi con una radicata presenza nel territorio della città di Milano”, ha dichiarato Stefano Cetti, Direttore Generale di MM. “Con il sistema Beam IoT MM si è finalmente dotata di una piattaforma enterprise trasversale e scalabile in grado di collezionare in tempo reale i dati provenienti dai sensori che controllano le proprie reti e i propri impianti. Grazie alla disponibilità di un Data Lake organizzato sarà in grado di analizzare i big data per creare efficienza, efficacia e sviluppo di nuovi servizi per i cittadini e gli utenti della città di Milano”.

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