Lenovo: si consolida la partnership con Formula 1. Dal 2025 sarà Global Partner

Charles Leclerc vince il Gran Premio di Monza 2024 mandando in tripudio migliaia di tifosi della Ferrari. Sembra la sceneggiatura di un film, dopo aver ottenuto una posizione in griglia di partenza non esaltante e con almeno due scuderie decisamente più forti sulla carta. È stata una vittoria di squadra, frutto di una strategia rischiosa che si è rivelata vincente, con Leclerc che ci ha messo molto del suo.

Questa una sintesi, molto succinta, di un week end esaltante di Formula 1. Per rendere tutto questo possibile, dietro le quinte c’è tantissima tecnologia e un’organizzazione davvero fuori dal comune. L’organizzazione è quella di Formula 1, intesa come azienda, che con “solo” 700 dipendenti riesce a gestire 24 gare nell’arco di 9 mesi in 5 continenti diversi. La componente IT della tecnologia è invece offerta e gestita da Lenovo, che mette a disposizione di F1 tutta la gamma di prodotti: notebook, desktop, smartphone, accessori e, soprattutto, server e storage.

Lenovo diventa Global Partner di Formula 1

Vedremo più avanti in che modo F1 utilizza la tecnologia Lenovo, direttamente dalla voce di Pete Samara, Director of Strategic Technical Ventures, Formula 1, che abbiamo incontrato in un evento dedicato alla stampa, subito prima del Gran Premio di Monza, insieme a Lara Rodini, Global Sponsorships Director, Lenovo. Dalla stagione 2022, Lenovo è Official Technology Partner di Formula 1 e, in questi due anni, la relazione fra le due aziende si è intensificata, anche grazie ai successi ottenuti insieme. Sicuramente un elemento essenziale della partnership è legato alla decisione di Formula 1 di accentrare tutte le attività di produzione video nella sede di Biggin Hill in UK. È stato un cambiamento epocale, che merita un approfondimento, perché dimostra le potenzialità di diverse tecnologie. Per suggellare la stretta relazione che lega le due aziende, è di oggi l’annuncio che Lenovo diventerà Global Partner di Formula 1 a partire dalla stagione 2025.

Pete Samara è la mente, e anche il braccio, dietro l’infrastruttura tecnologica di Formula 1 che supporta diverse attività essenziali per lo svolgimento dei gran premi, nello specifico la telemetria, il servizio di cronometraggio e quello di comunicazione all’interno dell’autodromo. Allo stesso tempo Formula 1 produce una quantità enorme di riprese video, che poi vengono utilizzate dai broadcaster per trasmettere le gare in TV, come fa ad esempio Sky in Italia, ma anche su altri mezzi di comunicazione, come i canali web e social di Formula 1 stessa. 

Formula 1 ha costruito l’infrastruttura di broadcast remoto più avanzato al mondo. La cosa non stupisce, visto che il “circus” si sposta da una parte all’altra del mondo e deve sempre garantire la stessa qualità produttiva. Non solo, come ha sottolineato Samara, ci si aspetta che Formula 1 sia sempre all’avanguardia e quindi c’è una costante sperimentazione per portare innovazioni nel modo con cui si interagisce con i gran premi. A partire dal 2020, con un’accelerazione causata dall’arrivo del COVID, Formula 1 ha rivoluzionato il processo di produzione di tutti video realizzati durante i week end dei gran premi. Fino a quella data, tutte le persone e le attrezzature necessarie sia per effettuare le riprese, sia per la produzione live di tutti i video, viaggiavano da un circuito all’altro. Era un’impresa immane e già da tempo Formula 1 stava ragionando su come centralizzare parte delle attività nel centro di Biggin Hill, nei sobborghi di Londra, dove da sempre c’era una struttura che si occupava di tutte le attività che non venivano svolte nei circuiti.

Biggin Hill diventa il centro nevralgico di Formula 1 

L’evoluzione di una serie di tecnologie “abilitanti”, in primis la connettività, ha reso possibile accentrare a Biggin Hill non solo le attività di post produzione, ma di centralizzare TUTTA la produzione live di tutte le coperture video fatte in circuito. Per quanto il progetto fosse già in fase avanzata di test, l’arrivo del COVID ha obbligato a un’accelerazione e, in corsa, durante la stagione 2020 Formula 1 ha, letteralmente da un giorno all’altro, accentrato a Biggin Hill la produzione live dovendo, necessariamente, adottare delle scorciatoie. Nel 2022, l’inizio della partnership tecnologica con Lenovo ha permesso di razionalizzare tutta l’infrastruttura e consolidare quanto realizzato nei due anni precedenti, con evidenti vantaggi in termini di produttività e anche di sostenibilità. Dopo il “clean-up” realizzato in collaborazione con Lenovo, tutta l’infrastruttura è stata consolidata e la piattaforma di virtualizzazione di Lenovo mette a disposizione di Formula 1 ben 1,16THz di CPU suddivisi in 448 CPU Core, 3,5TB di RAM e 480TB di storage. La rete di Biggin Hill ha un backbone da 200 Gbps, con oltre 200 switch installati che gestiscono 350 VLAN.

È interessante analizzare come è organizzata oggi la produzione video legata a un gran premio di Formula 1. Resta una importante componente “itinerante”, che rende decisamente merito al concetto di “circus” della Formula 1. Diversi giorni prima dello svolgimento di un gran premio, partendo da quello che Pete Samara descrive come un autodromo “vuoto”, i tecnici di Formula 1 posano oltre 60km di cavi in fibra ottica, la quantità di cavi cambia da circuito a circuito, per creare la rete su cui transiteranno tutti i dati generati durante il week end di gara. Successivamente vengono installati telecamere, microfoni e sensori necessari sia per le riprese televisive, sia per i servizi accessori che Formula 1 mette a disposizione dei team. Ogni week end di gara vengono generati circa 500 Terabyte di dati e tutto converge in un hub, anch’esso itinerante, quindi in ogni circuito la struttura viene ricostruita ogni volta da zero. All’interno di questo hub, chiamato Event Technical Centre, c’è un vero e proprio data centre e lavorano diversi tecnici che hanno il compito di accumulare e instradare tutti i dati generati.

Tutta l’infrastruttura IT presente nell’Event Technical Centre è fornita da Lenovo, che siano i notebook utilizzati dai tecnici o i server e lo storage che hanno il compito di comprimere e decomprimere l’enorme massa di dati generati, per ottimizzare il trasferimento in tempo reale con il Media & Tecnology Centre di Biggin Hill. Perché è il caso di ribadire che nell’hub presente sul circuito non viene fatta la produzione live dei video. La produzione, la regia e l’invio delle trasmissioni in diretta ai broadcaster sono attività che vengono svolte nel Media & Technology Centre di Biggin Hill. La connessione fra l’infrastruttura presente nei vari circuiti e Biggin Hill avviene tramite due linee dedicate in fibra da 10 Gbps ognuna, che seguono anche percorsi diversi per instradare il segnale dalle varie parti del mondo in cui sono ubicati i circuiti fino alla periferia di Londra. Oltre a un’ampiezza di banda ragguardevole, soprattutto per essere garantita in ogni parte del mondo, le linee utilizzate da Formula 1 devono anche garantire una bassissima latenza. Pete Samara ha sottolineato come il caso peggiore si registra in Australia dove la latenza arriva a 300 millisecondi. In ogni caso, questa infrastruttura permette di gestire, ogni anno, la produzione e la distribuzione ai vari broadcaster di oltre 400 ore di video live e altre 200 ore di contenuti di post-produzione.

Vantaggi per la produttività e la sostenibilità

I vantaggi di questa nuova architettura sono molteplici e hanno diverse sfaccettature. Il primo vantaggio, molto tangibile, è che non è più necessario movimentare tutte le persone e tutta l’infrastruttura necessaria per la produzione live dei video degli eventi. È davvero una rivoluzione copernicana, che ha ricadute positive immediate in termini di sostenibilità ambientale. Ma Pete Samara è convito che i benefici vadano ben oltre, perché avere un team “stanziale”, che non deve sopportare lo stress dei trasferimenti e può lavorare a stretto contatto in un ambiente favorevole come quello di Biggin Hill è decisamente più orientato a diventare più produttivo e, cosa più importante, a generare nuove idee. Lato sostenibilità, Lenovo non ha contribuito solo fornendo un’infrastruttura più efficiente, che ha permesso di consolidare server e storage, con un significativo vantaggio non solo prestazionale ma anche in termini di consumi energetici. Con l’Asset Recovery Service, Lenovo gestisce per conto di Formula 1 il recupero di tutti gli apparecchi obsoleti, che poi vengono riutilizzati o distrutti in modo sicuro, andando a riciclare tutti i materiali che non possono più essere utilizzati direttamente.

È stato affascinante scoprire quanta tecnologia c’è dietro il mondo della Formula 1. Si da per scontato che le auto siano l’apice dello sviluppo tecnologico, ma dietro le quinte c’è molto di più e la sinergia fra una struttura dinamica come Formula 1 e l’azienda leader dell’IT mondiale permette al circus di continuare a evolvere. Lo spiega molto bene Lara Rodini: “Noi lavoriamo dietro le quinte. Cerchiamo di garantire il massimo delle prestazioni al nostro partner, cerchiamo di ridurre i tempi per analizzare, per prendere delle decisioni e cerchiamo anche di aiutarli in quello che viene chiamato archiviazione, così che loro possano usufruire di tantissimi contenuti in un minor tempo possibile e metterli a disposizione a tutte le persone nel mondo che vogliono seguire la Formula 1.”