Nokia: la sede italiana è un centro nevralgico per la ricerca e sviluppo in tutto il mondo
di Vittorio Manti pubblicata il 01 Agosto 2024, alle 11:01 nel canale InnovazioneEdge9 ha visitato i laboratori di ricerca e sviluppo di Nokia a Vimercate dove si lavora su tecnologie implementate in tutto il mondo. È stata l’occasione per intervistare Stefano Grieco, CEO e VP di Nokia Italia
Viviamo di tecnologia, in ogni aspetto della nostra vita. Diamo ormai per scontato avere in tasca uno smartphone, che ci rende connessi praticamente in ogni parte del mondo e ha la potenza elaborativa di un supercomputer di qualche decennio fa. Potremmo fare innumerevoli esempi di come la tecnologia sia essenziale, basti pensare ai danni causati dal bug di Crowdstrike di pochi giorni fa. Tecnologia che è sempre più trasparente per chi la utilizza, ma che rende necessari costanti investimenti in ricerca e sviluppo per continuare a evolvere. Un aspetto affascinante di questa costante evoluzione è il fatto che determinate tecnologie trovano il loro punto di eccellenza in specifiche zone del mondo, a volte molto limitate geograficamente. L’esempio più lampante è TSMC, l’azienda taiwanese leader incontrastato nella produzione di semiconduttori. Nonostante la presenza sul mercato di colossi come Intel o Samsung che investono miliardi in ricerca e sviluppo e per i quali la leadership tecnologica è un elemento strategico fondamentale, TSMC è sempre all’avanguardia nei processi produttivi dei semiconduttori. TSMC però utilizza il portafoglio di prodotti litografici dell’azienda olandese ASML, che ha una leadership incontrastata in questo settore e che fornisce i suoi prodotti anche alla stessa Intel. Fra i clienti di TSMC c’è Apple, che a sua volta è leader nel design dei prodotti, attività che viene svolta nella sede di Cupertino.
Il centro di ricerca e sviluppo di Nokia a Vimercate
La specificità dei territori, in questo contesto, è uno degli aspetti alla base del concetto di vantaggio competitivo delle Nazioni introdotto dall’economista Porter e determina non solo le dinamiche competitive del settore tecnologico, ma ormai incide anche sugli equilibri geopolitici mondiali. È in questo contesto, così dinamico ed eterogeneo, che abbiamo visitato la sede italiana di Nokia, a Vimercate, dove è ospitato uno dei centri di ricerca e sviluppo più importanti, a livello mondiale, per il trasporto ottico e per il trasporto su ponti radio. A farci da guida è stato Stefano Grieco, CEO e VP di Nokia Italia, il vero “padrone di casa”, molto fiero del contributo che i laboratori italiani danno alla ricerca e sviluppo di Nokia in tutto il mondo.
Nokia oggi è una delle aziende leader, insieme all’altro colosso europeo Ericsson e alla cinese Huawei, nelle infrastrutture di rete a livello globale. Il portafoglio di prodotti di Nokia è molto ampio e copre ogni elemento necessario al funzionamento delle reti 5G. Prima di entrare nello specifico delle attività che vengono svolte a Vimercate, dobbiamo riavvolgere il nastro della storia fino al lontano 1946 per cercare di comprendere perché quasi 80 anni dopo un piccolo paese alle porte di Milano è ancora il luogo di riferimento per delle tecnologie essenziali nella comunicazione globale. In quell’anno venne fondata Telettra, che per decenni è stata un’azienda leader nelle telecomunicazioni a livello mondiale, arrivando ad avere oltre 10.000 dipendenti e a registrare una moltitudine di brevetti. Telettra contribuì alla fondazione di SGS, che dopo vari passaggi divenne STMicroelectronics. L’azienda fondata da Virgilio Fiorani venne venduta a metà degli anni ’70 alla FIAT, che provò a creare un polo italiano nel settore, quando Telettra e Italtel confluirono in Telit. Il progettò fallì, l’azienda venne rilevata dalla francese Alcatel che cancellò il marchio e anni dopo si fuse con Lucent. Il nostro viaggio a ritroso nel tempo finisce nel 2015, quando Nokia acquisisce Alcatel-Lucent, inglobando la storica sede di Vimercate che, come dicevamo prima, continua a essere un importate centro di ricerca e sviluppo.
L’importanza del trasporto ottico nelle reti moderne
Questioni politiche e dinamiche competitive hanno fatto scomparire Telettra, ma non hanno potuto cancellare la storia. Una storia di innovazione, che ha creato le condizioni affinché oggi, nel 2024, Vimercate continui a essere un punto di riferimento mondiale per una tecnologia chiave come il trasporto su fibra ottica. La nostra visita del centro di ricerca e sviluppo di Nokia inizia in un laboratorio dove vengono testati gli Optical Front End, un componente fondamentale nelle reti a fibra ottica, perché ha il compito di convertire il segnale luminoso in un segnale elettrico. Parallelamente Nokia ha sviluppato negli anni un DSP (Digital Signal Processor) proprietario, che converte il segnale digitale in analogico per poter viaggiare sui cavi in fibra ottica. L’approccio originale di Nokia è chiamato demodulazione coerente e converte il segnale in una forma d’onda continua, che permette di codificare una maggiore quantità di dati per ogni forma d’onda. Nokia è arrivata alla sesta generazione di DSP che, con un processo produttivo a 5nm, permette di raggiungere la ragguardevole capacità di trasportare 1,2 Terabit per singola lunghezza d’onda. Considerando, come ci ha ribadito Stefano Grieco durante l’intervista, che Nokia ha la possibilità di trasportare 40 canali in banda AC e 40 canali in banda L, la capacità che si può raggiungere oggi per la trasmissione su fibra è davvero ragguardevole.
Come dicevamo, la ricerca e sviluppo che si svolge a Vimercate non è finalizzata alle attività di Nokia in Italia, ma utilizza brevetti che provengono da tutto il mondo ed è a supporto dei prodotti e servizi di Nokia commercializzati in tutti i Paesi in cui l’azienda opera. Non solo queste attività vengono svolte in Italia, ma la maggior parte dei ricercatori che lavorano nei laboratori di Vimercate sono italiani.
Ponti radio e fiber sensing nascono nei laboratori di Vimercate
Dopo i laboratori dedicati al trasporto ottico, abbiamo visitato l’ala che si occupa di trasporto su ponti radio, che è proprio una diretta conseguenza delle attività di Telettra che su questa tecnologia è stata pioniera alla fine degli anni ’60. Mentre per il trasporto ottico Vimercate si occupa di specifiche fasi dello sviluppo, per i ponti radio nella sede italiana è ospitato il centro di sviluppo globale “end-to-end”, l’intero sistema è sviluppato qui per tutto il mondo. I ponti radio permettono di connettere due punti specifici in zone dove è impossibile arrivare con la fibra ottica, diventando quindi essenziali in diversi contesti geograficamente complicati.
L’ultima tappa della nostra visita ci ha fatto conoscere la tecnologia “fiber sensing”, che sfrutta degli effetti non lineari del trasporto ottico. In pratica è possibile rilevare, anche da distanze molto ragguardevoli, qualsiasi effetto subito dalla fibra a causa di eventi esterni. Inoltre ogni singolo effetto, dal passaggio di una nave vicino a un cavo sottomarino o le vibrazioni causate da un terremoto, ha una specifica “impronta” che può essere rilevata dal sistema. Attraverso il fiber sensing, l’intera rete in fibra ottica mondiale diventa un enorme sensore distribuito che permette di rilevare specifici effetti e dove si sono verificati.
C’è molto altro da scoprire nei laboratori di Nokia a Vimercate, ma già da questa prima visita abbiamo avuto modo di scoprire come la storia della tecnologia italiana continua a vivere nel lavoro dei ricercatori di Nokia, con una competenza e una passione che ci ha colpito nel profondo.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoInteressante anche il fiber sensing, ne vedo delle ottime potenzialità nel campo dell' intelligence, ad esempio per rilevare un sottomarino o un drone subacqueo.
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