Payment Integration Hub, la soluzione di Mia-FinTech per gestire tutti i pagamenti digitali
di Alberto Falchi pubblicata il 28 Febbraio 2023, alle 09:01 nel canale InnovazionePayment Integration Hub riunisce in un'unica console tutti i pagamenti diigitali. Supporta storni totali/parziali, payout, rimborsi ed è in grado di generare analisi e insight approfonditi. I primi settori su cui punta l'azienda sono retail, assicurazioni e trasporti
Il settore dei pagamenti digitali è in costante crescita in Italia e la tendenza sembra destinata a proseguire. Secondo Statista, nei prossimi 4 anni il mercato dei i pagamenti digitali nell'e-commerce avrà un valore di 115 miliardi di euro, in crescita del 72% rispetto ai 67 miliardi del 2022. Ancora maggiore la crescita dei pagamenti tramite smartphone nei negozi fisici, che raggiungerà i 60 miliardi di euro, segnando un +165% rispetto ai 22 miliardi registrati alla fine del 2022.
Ma i pagamenti tramite smartphone rappresentano solo una fetta dei pagamenti digitali. Il report SPACE 2022 della BCE si sofferma sui pagamenti tramite carte di credito nei punti vendita, anche questi in crescita. Il report, che analizza l'area UE, specifica che in Italia ormai la metà delle transazioni avviene tramite carta di credito, mentre il 27% avviene tramite sistemi alternativi: PayPal, per esempio, ma anche finanziamenti o formule "Pay Now By Later". Il bonifico? Viene usato solo nel 5% dei casi.
“La strada è tracciata e non si può tornare più indietro, anche se questi numeri ci dicono che l’Italia su questa tematica può fare ancora molta strada. L’intero ecosistema dei pagamenti digitali e tutti i player coinvolti dovranno essere in grado di soddisfare e, se possibile, anticipare i bisogni dei consumatori sempre più propensi a pagare con modalità elettroniche, offrendo un servizio semplice, istantaneo e sicuro”, commenta Bruno Natoli, CEO di Mia-FinTech, startup fintech italiana.
Il Payment Integration Hub di Mia-Fintech
I pagamenti digitali stanno prendendo piede e verranno sempre più utilizzati, ma si tratta di un mondo estremamente variegato, che include i pagamenti tramite carte di credito e di debito, sia normali sia contactless, quelli tramite app come PayPal o Satispay, e anche i vari Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay e via dicendo.
Gli esercenti, di conseguenza, devono districarsi fra differenti piattaforme per accettare le numerose modalità di pagamento digitale. Ma il digitale non doveva semplificare? Qui entra in gioco Payment Integration Hub, la piattaforma di Mia-Fintech che integra differenti modalità di pagamento in una sola soluzione. Gli esercenti, insomma, potranno contare su un unico pannello di controllo per gestire le diverse modalità di pagamento.
"Grazie alla standardizzazione delle tecnologie API, il Payment Integration Hub di Mia-FinTech è in grado di offrire un’unica soluzione innovativa B2B2C componibile a seconda delle necessità di business per fornire una vera governance dei pagamenti digitali", spiega Natoli. "Il valore distintivo di questa offerta risiede nella grande semplificazione nella configurazione dei metodi di pagamento, e nelle funzionalità di controllo e governo tramite un’unica console che integra tutte le modalità dei metodi di pagamento. In questa prima fase di lancio ci proponiamo a settori come retail, insurance e transportation”.
Natoli prosegue anche spiegando che i dati suggeriscono una rapida crescita anche delle soluzioni Tap to Pay, che permettono di ricevere pagamenti digitali senza dover affittare un POS, evitando quindi i costi di noleggio associati. Negli Stati Uniti, questo tipo di pagamento è cresciuto del 30% lo scorso anno, e si prevede che questo approccio prenda piede velocemente anche nel Vecchio Continente.
“È a tutti gli effetti una rivoluzione silenziosa", conclude Natoli. "Nonostante le attuali condizioni economiche che possono limitare la crescita del mercato, è chiaro che in futuro ci aspettiamo un'adozione diffusa di queste soluzioni fintech: una rivoluzione che coinvolge il consumatore che diventa digitale, il tessuto imprenditoriale di piccoli esercenti e medie imprese italiane e, soprattutto, dei player fintech che devono andare oltre della mera logica delle commissioni per offrire un’esperienza d’acquisto diversa che sarà il vero valore aggiunto nel futuro”.
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