Fattura Elettronica
PEC obbligatoria anche per gli automobilisti?
di Alberto Falchi pubblicata il 30 Settembre 2020, alle 17:01 nel canale InnovazioneUna proposta di legge del CNEL suggerisce di estendere l'obbligo di PEC anche agli automobilisti, per semplificare le comunicazioni con la pubblica amministrazione e risparmiare sulle spese di consegna dei verbali
144 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerche' imho c'e' la tendenza a rendere "diversamente volontari" cose che non solo l'anziano ma anche quello meno anziano potrebbe per propria scelta non avere.
Esempio il televisore, si puo' dire sia esso volontario? Teoricamente lo e', praticamente lo avra' il 98% delle persone. Il telefonino ha preso la stessa strada, lo smartphone ha iniziato a correre una decade fa e nella stessa direzione. Tutte cose "diversamente volontarie" che diventano obbligatorie.
Imho la PEC e' l'ultimo dei problemi, ben venga il costo perche' da che mondo e mondo dovremmo aver capito che le cose gratis NON LO SONO MAI STATE e tutto ne e' dimostrazione nell'epoca moderna (i canali tv gratuiti.. ma dove?... i social gratuiti.. ma dove?). La PEC per quel che mi importa e' una email come le altre semplicemente con valore legale per cui la si usa nei casi in cui quell'importanza ne ha un motivo (es. una domanda ad un ente, una raccomandata, etc..).
Semmai e' piu' preoccupante quando ai colloqui di lavoro ti chiedono il contatto social o cose simili come a darlo per scontato. O il videocolloquio praticamente obbligatorio. Sono modalita' per cui a prescindere da tutto deve essere garantita (e imho preferibile) la modalita' standard di un colloquio faccia a faccia.
Io ho la PEC su ARUBA.. da diversi anni ormai.
Funziona egregiamente e le notifiche pure.
E' certamente una via percorribile. In queste cose bisogna andare per STEP.
cosa non è chiaro che sostituisce la raccomandata[U] a/r[/U]?
Sembra una proposta sensata.
Te lo hanno già spiegato...
La PEC nasce con la doppia logica di certificare l'identità e di garantire in sede legale la consegna.
Sarebbe un ottimo modo alternativo di inviare una raccomandata con la rapidità di pochi secondi anzichè tempi tra 1 giorno (raccomandata 1...10 euro) fino ad un mese (raccomandata classica... 7 euro... ma forse adesso 8).
Onestamente dato il costo esiguo e il potenziale risparmio di tempo non la vedo come un salasso.
Io per esempio l'ho utilizzato due volte quest'anno per avere dei rimborsi per disservizio al mio provider.
Ho speso 8 euro in un anno e mi sono risparmiato almeno due raccomandate.
Tutto fatto nel giro di pochi minuti e senza sperare che venga consegnata (una volta una raccomandata A/R nella STESSA città ha impiegato OLTRE un mese).
Perche' imho c'e' la tendenza a rendere "diversamente volontari" cose che non solo l'anziano ma anche quello meno anziano potrebbe per propria scelta non avere.
Esempio il televisore, si puo' dire sia esso volontario? Teoricamente lo e', praticamente lo avra' il 98% delle persone. Il telefonino ha preso la stessa strada, lo smartphone ha iniziato a correre una decade fa e nella stessa direzione. Tutte cose "diversamente volontarie" che diventano obbligatorie.
Imho la PEC e' l'ultimo dei problemi, ben venga il costo perche' da che mondo e mondo dovremmo aver capito che le cose gratis NON LO SONO MAI STATE e tutto ne e' dimostrazione nell'epoca moderna (i canali tv gratuiti.. ma dove?... i social gratuiti.. ma dove?). La PEC per quel che mi importa e' una email come le altre semplicemente con valore legale per cui la si usa nei casi in cui quell'importanza ne ha un motivo (es. una domanda ad un ente, una raccomandata, etc..).
Semmai e' piu' preoccupante quando ai colloqui di lavoro ti chiedono il contatto social o cose simili come a darlo per scontato. O il videocolloquio praticamente obbligatorio. Sono modalita' per cui a prescindere da tutto deve essere garantita (e imho preferibile) la modalita' standard di un colloquio faccia a faccia.
Avere due modalità crea confusione e un doppio lavoro per la relativa gestione delle raccomandate.
In Italia dobbiamo evolverci e smetterla di accampare scuse ogni volta che si voglia fare un passo in avanti.
Gli anziani esistono oggi, esisteranno domani e si presume anche tra 50 anni.
Alcuni di noi magari non vi rientrano al momento e lo faranno a breve o dovranno aspettare ancora molto tempo, ma ciò che accomuna tutti è la voglia di non fermarsi mai e di rimanere sempre giovani almeno con la testa.
Molte volte mi trovo a scontrarmi con alcuni parenti che giustificano la loro mancata capacità di interazione con qualsiasi strumento tecnologico con il fatto di appartenere ad un'altra epoca.
E' una giustificazione che diamo a noi stessi per spiegare la nostra pigrizia.
Nessuno pretende che si debba essere dei geni in tutto, ma almeno non fermarsi alle prime difficoltà e non scegliere sempre la via più semplice, potrebbe essere un buon modo per allenare il cervello.
La PEC nasce con la doppia logica di certificare l'identità e di garantire in sede legale la consegna.
Si, gli imbonitori del sistema lo hanno recitato sin dal principio...nessuno tuttavia, mi ha ancora spiegato perché il resto del mondo a distanza di anni non senta l'esigenza di adottarla/copiarla/implementarla/fatevobis: se vuoi puoi credere sia un esempio di genialità incompresa, io no, mi spiace.
In Italia dobbiamo evolverci e smetterla di accampare scuse ogni volta che si voglia fare un passo in avanti.
Gli anziani esistono oggi, esisteranno domani e si presume anche tra 50 anni.
Alcuni di noi magari non vi rientrano al momento e lo faranno a breve o dovranno aspettare ancora molto tempo, ma ciò che accomuna tutti è la voglia di non fermarsi mai e di rimanere sempre giovani almeno con la testa.
Molte volte mi trovo a scontrarmi con alcuni parenti che giustificano la loro mancata capacità di interazione con qualsiasi strumento tecnologico con il fatto di appartenere ad un'altra epoca.
E' una giustificazione che diamo a noi stessi per spiegare la nostra pigrizia.
Nessuno pretende che si debba essere dei geni in tutto, ma almeno non fermarsi alle prime difficoltà e non scegliere sempre la via più semplice, potrebbe essere un buon modo per allenare il cervello.
Comprendo ma non condivido l' accettazione "obbligatoria" della novità come se per "definizione" essa sia sempre positiva e ben voluta. Ripeto, non e' la PEC il problema ormai presumo che se chiunque abbia una qualsiasi email possa avere con la stessa facilità una PEC, la procedura e' poco meno semplice alla fine per attivarla.
Ma premesso questo comprendo allo stesso modo l' opinione di chi mi potrebbe dire "per avere la email o la PEC o i social, devo a) comprare il dispositivo b) consumare corrente c) registrarmi a piattaforme varie per cui manutenere account, password etc.. d) manutenere tutto l'hardware la cui durata e' drasticamente ridotta rispetto ad un dispositivo tecnologico di decenni fa, per cui lo smartphone che hai comprato oggi e' gia' vecchio e tra un paio di anni "diversamente volontariamente" sara' "consigliabile" cambiarlo etc..etc..
Verrebbe poi da chiedersi se ci sia davvero una cosi' ampia presunta arretratezza tecnologica del nostro paese dal momento che e' facile vedere [U]moltissimi[/U] anziani/e usare lo smartphone come e meglio di me, ma anche se ci fosse, il diritto al non essere obbligati a fare cose che dovrebbero e sono teoricamente superflue imho resta giusto SE dall'altro canto e' compensato con altre attività propositive (es. leggere un libro? camminare per andare alla posta? interagire socialmente con la comunità durante il tragitto se prendiamo d'esempio l'anziana novantenne?). Ma alla fine la domanda che ci si pone e': dove e' il beneficio finale di tutta questa tecnica? Risparmiare tempo? Ma se il tempo e' diventato una utopia proprio in questa epoca e siamo circondati quasi saturi di strumenti nati con il presupposto di "liberare" il tempo, qualcuno questo tempo lo ha mai visto? Vedo solo persone che tempo non lo hanno mai e quando lo hanno comprano altri strumenti per avere meno da fare. Poi quando non si sà che fare si entra in una sorta di corto circuito per cui per "allenare il cervello" come si diceva invece di leggersi un libro ci si compra un lettore ebook e di una marea di libri digitali non se ne legge imho probabilmente fino in fondo nemmeno uno.
Anche l'email semplice ha valore legale, ma è contestabile e soggetta alla discrezionalità del giudice (questo vale anche all'estero).
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