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Per la Generazione Z il tempo libero conta di più del denaro
di Raffaello Rusconi pubblicata il 14 Dicembre 2021, alle 11:11 nel canale InnovazioneQuesto è quello che è emerso da una ricerca condotta da ServiceNow sui giovani italiani tra i 18 e i 25 anni, che si aspettano aziende sempre più tecnologiche e digitali e sono disposti a guadagnare di meno pur di avere più tempo libero
47 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIo lavoro su turni, variabili di giorno in giorno, che a volte capitano anche sabato e domenica, ma non lo cambierei per un lavoro da ufficio 8-17 lun-ven per nulla al mondo. Comodo il weekend, ma ancora meglio avere un giorno della settimana libero, dove puoi andare ovunque senza ressa, code, montagne di gente, dove trovi tutti i negozi aperti (senza dover fare la corsa in pausa pranzo), ecc ecc. E' come fare le vacanze a giugno o settembre al posto che agosto.
Mi stupisce una cosa: il fatto che ci siano state preferenze per lavori a tempo determinato o stagionali/interinali rispetto ad un indeterminato. O è malposta la domanda, o qualquadra non cosa.
Io (ambito IT) faccio orario di ufficio (8.30-13 14.30-18) ma se mi serve un'ora in più per andare da qualche parte non ho molti problemi, non devo smarcare il cartellino. Diciamo che a parte le ore effettive di lavoro, anche l'eventuale flessibilità è importantissima.
Il sabato e la domenica, se anche l'eventuale partner li ha liberi, è meglio per stare più tempo insieme. Non nego che per qualcuno possa essere un punto a sfavore.ho un mio collega che è depresso il venerdì e contento il lunedì mattina
La mia ragazza ha appena dato le dimissioni da un lavoro a tempo indeterminato perchè è stata assunta a tempo determinato (un anno rinnovabile fino a 4 volte) nella pubblica amministrazione. Lo stipendio è praticamente lo stesso, ma il tornare a casa alle 14-15 invece che alle 19 ha prevalso sulla comfort zone dell'indeterminato
Comunque concordo, ci vuole il giusto mix tra tempo libero e stipendio. Quelli che passano tutto il tempo a lavorare non li capisco. Si lavora per vivere, non si vive per lavorare.
In realtà come molte altre definizioni o nomignoli è da poco che ho cominciato a sentirlo dire ma ad essere sincero manco io l'ho capito, sarà anche che non me ne frega un c....
Per quanto riguarda quelli che vivono per lavorare purtroppo è pieno ovunque, escono dalle f@ttute pareti (per citare un famoso film) e danneggiano irrimediabilmente la vita di chi vorrebbe lavorare per vivere.
Il sabato e la domenica, se anche l'eventuale partner li ha liberi, è meglio per stare più tempo insieme. Non nego che per qualcuno possa essere un punto a sfavore.ho un mio collega che è depresso il venerdì e contento il lunedì mattina
La mia ragazza ha appena dato le dimissioni da un lavoro a tempo indeterminato perchè è stata assunta a tempo determinato (un anno rinnovabile fino a 4 volte) nella pubblica amministrazione. Lo stipendio è praticamente lo stesso, ma il tornare a casa alle 14-15 invece che alle 19 ha prevalso sulla comfort zone dell'indeterminato
Il problema è se dopo 4 anni ti fanno ciao ciao con la manina, come spesso succede in quell'ambito. Le auguro di no ovviamente e, pur non sapendo che lavoro faccia, confido sia in gamba e trovi facilmente altro nel caso. Altrimenti non avrebbe preso questa scelta.
Per quanto riguarda il comfort sono pienamente d'accordo.
Sei un raro caso e non puoi fare statistica. L'imprenditore dipende come lavora, se è un disorganizzato non riesce nemmeno a star tranquillo in vacanza.
Per quanto riguarda il comfort sono pienamente d'accordo.
E' in graduatoria per un posto a tempo indeterminato nello stesso ente, è stata chiamata perchè ha esperienza in amministrazione ma non perde il posto in graduatoria. Ho sentito un mio parente che ha conoscenze lì dentro e tendono a stabilizzare, ovviamente non c'è la certezza matematica ma era comunque satura del suo vecchio lavoro, è stata un'occasione per cambiare, secondo me ha fatto bene.
Ha fatto solo bene, non c'e' confronto fra il lavoro nel pubblico e nel privato. Passi dall'essere schiavo a prendere uno stipendio per non fare praticamente niente.
Si certo che ha fatto bene.
Questo è un po' un luogo comune, io faccio tutt'altro che niente. Inoltre credimi se ti dico che ci sono anche diversi contro, non solo pro.
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