Posta Elettronica Certificata (PEC), a che punto è? Ecco i numeri
di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Luglio 2020, alle 08:21 nel canale Innovazione
AgID ha comunicato che la Posta Elettronica Certificata (PEC) ha superato il traguardo delle 11 milioni di caselle attive. Dall'inizio del 2019 a oggi è aumentato di oltre un milione il numero di caselle attiva nel in Italia.
26 Commenti
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Io non pago nulla per bonifici, prelievi & co. Viaggiando per lavoro tra EU e US, girare con più CC (+ quella aziendale) è veramente il minimo sindacale.
Ormai ho perso il conto delle denunce di cloning della CC che ho fatto. Se a questo si aggiunge anche che ci sono circuiti migliori di altri in quanto a tasso di cambio applicato, si fa presto a comprendere perché avere più carte con se può essere utile.
Tutto ciò senza arrivare alla follia americana, dove c'è gente che le colleziona le CC per avere il cashback o quel 2% di sconto nello store tal dei tali.
E per favore, smettiamola con questa storia del "pizzo", che è anche un po' da gretti, neanche fosse di centinaia di euro ogni mese. Anche se paghi una piccola cifra, è inferiore al rischio di tenere contanti. Sembrate Paperon de' Paperoni, che per risparmiare 1 centesimo, costruisce marchingegni da milioni di dollari.
Io pago 0.16 su qualsiasi acquisto, credito che viene scalato al telefono.
Si, sono d'accordo, ritengo da gretti imporre un sistema che non sia privo di canone.
Per chiarezza, il conto col bancomat e tutto ciò che offre mi costa 8€ al mese, i 0,16 sono un extra e penso proprio che cambierò banca.
Ogni cittadino sopra i 18 anni di età dovrebbe essere dotato dal Governo Italiano di una coppia di chiavi pubblica/privata, emesse da una CA governativa, che può usare per firmare tutti i documenti, email comprese (con PGP).
Invece no, devi avere la PEC, la firma digitale, ovviamente a pagamento, per arricchire le tasche di qualche burocrata e di qualche provider.
Ogni cittadino sopra i 18 anni di età dovrebbe essere dotato dal Governo Italiano di una coppia di chiavi pubblica/privata, emesse da una CA governativa, che può usare per firmare tutti i documenti, email comprese (con PGP).
Invece no, devi avere la PEC, la firma digitale, ovviamente a pagamento, per arricchire le tasche di qualche burocrata e di qualche provider.
Vero, c'è chi paga addirittura 4€ l'anno per la PEC. Devi fare almeno una raccomandata da 5€ all'anno per recuperare i soldi. Certo, questo serve ad arricchire le tasche di qualche burocrate (mi chiedo come, peraltro, visto che non la paghi a enti pubblici) e qualche provider (ovviamente Aruba è diventata ricca con i 4€ della tua PEC).
Ma ti leggi quando scrivi? La sai la differenza tra la PEC e la firma elettronica? Capisco che vuoi tutti i servizi gratuiti per l'utente finale (ovviamente sei favorevole ad aumentare le tasse, perché non esistono servizi gratuiti), ma almeno decidi quali servizi ti servono.
(lo sai almeno che il PGP non corrisponde a una certificazione? e che la certificazione richiede una infrastruttura che, guarda caso, ha un costo?)
Infine, le raccomandate esistono in tutto il mondo. In Italia dal XVII secolo. La PEC ne è la versione digitale a basso costo. In Europa ne stanno standardizzando le regole perché servono a *tutti*. Mi stupisce che in un sito di tecnologia ci sia chi vuole tornare all'uso della carta e a sistemi più costosi e meno affidabili.
cos'è, lavori in banca e fai spottoni?
certo, pago 3 canoni così per sfizio...
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