SPID
Referendum: finalmente è possibile firmare online
di Raffaello Rusconi pubblicata il 17 Agosto 2021, alle 10:21 nel canale InnovazioneLa raccolta di firme in formato digitale per i referendum online è diventata realtà anche nel nostro Paese: l'Italia, finalmente, si è adeguata alle richieste dell'Unione europea e, soprattutto, dell'ONU
62 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPensate all'organizzazione massiccia necessaria, distribuita su tutto il territorio, per cambiare anche solo poche migliaia di voti, in presenza dei vari ufficiali, volontari e rappresentanti di partito.
Al contrario dei voti "elettronici" che sarebbero decisamente più vulnerabili e con meno sforzi (una singola persona, nel posto giusto, potrebbe cambiare quanti voti vorrebbe), e non venite a dirmi che ci sono sistemi sicuri al 100%, che ne vengono fuori di ogni colore di continuo di vulnerabilità varie.
Spero vivamente di non vedere mai un metodo di voto diverso dall'attuale in Italia.
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Poi ovvio, come un qualunque sistema informatico non è sicuro al 100% e non lo sarà mai. Ma se si ragiona così tanto vale tornare all'età della pietra.
Nella costituzione è chiaramente scritto che il voto è segreto. Mi spieghi come si può rispettare al 100% tale requisito con il voto elettronico?
Al contrario, col voto cartaceo (come ho già scritto), tutti i voti sono controllati uno per uno da più persone di diverse fedi politiche almeno due volte.
E' più facile controllare un "singolo database" o migliaia di seggi sparsi in tutto il territorio?
Come si può pensare che i voti raccolti manualmente e controllati uno ad uno da più persone in 61.622 luoghi diversi siano più vulnerabili dei voti inviati nello stesso luogo non fisico che non sono nemmeno controllabili da nessun essere umano, ma solo da sistemi informatici?
Quando?
A livello nazionale è ovviamente più difficile contraffarli, se non altro per il numero di schede in gioco. Ma a livello di elezioni comunali hai voglia ad esempi:
https://www.lastampa.it/cronaca/2019/04/03/news/elezioni-truccate-nel-2018-a-torre-del-greco-voti-in-cambio-di-denaro-o-pacchi-di-cibo-dell-unicef-1.33692446
https://palermo.repubblica.it/dettaglio/voti-truccati-alle-comunali-arrivano-quattro-condanne/1756981
https://www.editorialedomani.it/fatti/il-pd-e-linchiesta-sul-voto-a-reggio-calabria-hanno-votati-anche-i-morti-ee8yk89e
E sono solo i primi tre che ho trovato. Non esistono mica solo le elezioni nazionali, ed il sistema di voto è sempre lo stesso.
L'ultimo poi è eclatante:
....
Un gioco perverso, una catena di imbrogli e di voti truccati. A sconcertare gli inquirenti sono le modalità di voto , l’elettore non veniva identificato mostrando un documento di identità, ma “per conoscenza personale” .
Con lo SPID col cavolo che fai un gioco del genere. L'identificazione è demandata al sistema stesso, quindi a meno di non hackerare l'intero sistema (cosa non certo semplice), non c'è trippa per gatti.
Mi sembri troppo ottimista sulla sicurezza informatica.
Sono passati appena 16 giorni dall'attacco alla Regione Lazio, per non parlare di tutti gli altri attacchi informatici che ci sono di continuo in tutto il mondo.
Ho detto che nessun sistema informatico è sicuro al 100%, ma eventuali intrusioni vengono notate. Difficile fare intrusioni del genere, cambiare migliaia di voti senza lasciare traccia. Ed un sistema del genere non dovrebbe neanche permettere di cambiarlo by design. Se lo permette, è fallace in partenza.
Ad esempio, una volta che l'elettore è autenticato con lo SPID, il tuo voto viene registrato senza tenere traccia di chi lo ha scritto. L'unica cosa che si deve tenere traccia è se quell'elettore abbia già votato o meno ovviamente. Dove sarebbe la difficoltà?
E' una cosa che già esiste. Non ci dobbiamo inventare nulla.
Giusto per fare un esempio, che usa anche le blockchain:
https://www.polyas.ch/it/sicurezza/voto-segreto-online
Se proprio uno non si fida (spesso capita), basta pubblicare il codice così si vede chiaramente cosa fa.
stai scherzando ? sarebbe il trionfo del voto di scambio !
nel mentre che voto da casa mi riprendo col cellulalre e invio la prova a chi di dovere , in cambio di una somma
impensabile !
Naturalmente è più facile avere il "controllo" di un singolo database.
Quando ce l'hai, puoi farne tutto quello che vuoi, compreso modificare i risultati. E lo puoi fare anche prima di eventuali backup, per esempio direttamente durante l'inserimento dei dati (ogni dieci voti ne modifichi uno a tuo favore: chi se ne accorge, visto che non ce n'è nessuna copia? Ricorda che non si può associare il voto alla persona o all'ora, a causa della segretezza).
Controllare 60000 database (formati da schede di carta e conservati per controllo), o anche solo un decimo, è estremamente più difficile.
Un sistema centralizzato, una volta hackerato (magari, perché no, da chi ne ha il governo) si presta a mille possibilità di intervento, tutte impossibili da scoprire, dato che manca un oggetto fisico da verificare per controllo.
Un sacco pieno di schede richiede che qualcuno intervenga a mano una per una: tutto un altro livello di complessità, praticamente non è attaccabile (o meglio, puoi "attaccare" il singolo sacco, con differenze poco apprezzabili nei risultati, ma non certo mille diversi sacchi), come sarebbe necessario per influenzare significativamente il totale finale.
Gli esempi che porti sono piccoli tentativi locali, pressoché ininfluenti sui risultati definitivi.
In quanto ai piccoli comuni, in Italia ci sono una ventina di comuni con meno di cento abitanti. Scommetti che tutti sanno prima, con una buona approssimazione, quanti voti verranno dati? E così vale per le migliaia di comuni con meno di mille abitanti. Mentre, se il comune è abbastanza grande, ritornano le considerazioni sul fatto che tanti database separati sono migliori, perché è necessario intervenire in troppi posti diversi per barare.
nel mentre che voto da casa mi riprendo col cellulalre e invio la prova a chi di dovere , in cambio di una somma
impensabile !
Il voto di scambio è già diffusissimo con il sistema attuale. Questo è un problema di mentalità, non di sistema di voto.
Quando ce l'hai, puoi farne tutto quello che vuoi, compreso modificare i risultati. E lo puoi fare anche prima di eventuali backup, per esempio direttamente durante l'inserimento dei dati (ogni dieci voti ne modifichi uno a tuo favore: chi se ne accorge, visto che non ce n'è nessuna copia? Ricorda che non si può associare il voto alla persona o all'ora, a causa della segretezza).
Controllare 60000 database (formati da schede di carta e conservati per controllo), o anche solo un decimo, è estremamente più difficile.
Un sistema centralizzato, una volta hackerato (magari, perché no, da chi ne ha il governo) si presta a mille possibilità di intervento, tutte impossibili da scoprire, dato che manca un oggetto fisico da verificare per controllo.
Una volta hackerato, il che prima si deve fare. Grazie al tram. Se un sistema è fatto bene, come minimo ti accorgi di un'intrusione. Se è per questo possono anche hackerare una banca e brasare il conto corrente. Però la banca la usiamo comunque. Se l'assunzione base è che ogni sistema informatico non è sicuro e meglio evitarlo, allora tanto vale tornare a penna e calamaio.
Gli esempi che porti sono piccoli tentativi locali, pressoché ininfluenti sui risultati definitivi.
Risultati ininfluenti a livello nazionale. In una elezione locale sono tutt'altro che ininfluenti. E poi influente o meno, a te farebbe piacere sapere che il tuo voto è stato manomesso?
Non è detto, non così raramente vince chi meno ti aspetti.
Ottima osservazione.
Andiamo avanti col discorso:
se il nonno non capisce un cazzo e va a votare secondo quello che gli dice il prete? Pillon? Paragone? La pagina FB di peracottari?
Se il ritardato di turno viene fatto su dal cialtrone di passaggio va bene?
Direi allora che non è la votazione da remoto il problema, al massimo il problema è che gli analfabeti funzionali possono votare.
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