SPID
Referendum: finalmente è possibile firmare online
di Raffaello Rusconi pubblicata il 17 Agosto 2021, alle 10:21 nel canale InnovazioneLa raccolta di firme in formato digitale per i referendum online è diventata realtà anche nel nostro Paese: l'Italia, finalmente, si è adeguata alle richieste dell'Unione europea e, soprattutto, dell'ONU
62 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infolamentele da bar cosa? chi pensi che assista i nonnini quando accedono nei portali istituzionali con lo spid?
e quindi? il nonno ha un cervello non è uno stupido, ha preso una decisione di firmare il referendum e chiede a chi gli pare di AIUTARLO, se il click lo fa il nipote invece del nonno non cambia proprio NIENTE, conta la VOLONTA' del nonno non chi fa click.
Un paese dove ci si mette ancora in fila per eseguire un operazione alla posta o alla banca, rimarrà al palo. Cosa conta la presenza fisica oppure la volontà di fare qualcosa?
La vostra mentalità RETROGRADA va eliminata!
Per fortuna che le Poste almeno permettono di prenotare l'appuntamento online, altrimenti secondo la tua mentalità uno dovrebbe stare ORE in fila a farsi infettare dalla gente che si mette infila.
#bastastupidità
se... se.... se... blocchiamo tutto perchè potrebbe succedere qualcosa di brutto. Domani non ti alzare dal letto perchè potrebbe metterti sotto una macchina. Ma davvero state messi così male? Non facciamo qualcosa perchè qualcuno potrebbe imbrogliare?
Evitiamo di dare le pensioni di invalidità perchè potrebbero IMBROGLIARE, come è già successo troppo spesso.
ciccioni da tastiera!
Link ad immagine (click per visualizzarla)
+1 Soprattutto ai tempi del covid.
Può capitare, ma santiddio, quanti saranno mai? Non voglio credere che ci siano così tante carogne in giro, e per quei pochi non si può togliere un servizio strautile alla stragrandissima maggioranza delle persone. D'altronde lo stesso problema si corre con ogni tipo di delega. Magari il figlio ha la delega per la pensione e ritira la pensione del padre che magari è già morto (cosa ben più grave del firmare un referendum per lui). Quindi che facciamo? Togliamo le deleghe per il ritiro della pensione? Sai quanti pensionati finirebbero nei casini.
Ci sarà sempre una nicchia di carogne, c'è poco da fare. Ma non è un buon motivo per fare nulla.
Il metodo meno falsificabile in assoluto dei voti è fare una croce su un pezzo di carta, dove i voti vengono controllati uno per uno, almeno due volte, da più persone presenti.
Pensate all'organizzazione massiccia necessaria, distribuita su tutto il territorio, per cambiare anche solo poche migliaia di voti, in presenza dei vari ufficiali, volontari e rappresentanti di partito.
Al contrario dei voti "elettronici" che sarebbero decisamente più vulnerabili e con meno sforzi (una singola persona, nel posto giusto, potrebbe cambiare quanti voti vorrebbe), e non venite a dirmi che ci sono sistemi sicuri al 100%, che ne vengono fuori di ogni colore di continuo di vulnerabilità varie.
Spero vivamente di non vedere mai un metodo di voto diverso dall'attuale in Italia.
Pensate all'organizzazione massiccia necessaria, distribuita su tutto il territorio, per cambiare anche solo poche migliaia di voti, in presenza dei vari ufficiali, volontari e rappresentanti di partito.
Al contrario dei voti "elettronici" che sarebbero decisamente più vulnerabili e con meno sforzi (una singola persona, nel posto giusto, potrebbe cambiare quanti voti vorrebbe), e non venite a dirmi che ci sono sistemi sicuri al 100%, che ne vengono fuori di ogni colore di continuo di vulnerabilità varie.
Perdonami, ma in che modo il voto elettronico sarebbe più vulnerabile? Anzi, io direi che è molto più fallace il sistema attuale a dir poco vetusto, dove basta qualche funzionario del seggio compiacente per cambiare/annullare migliaia di voti, come già successo. Una volta registrato un voto su database fatto con tutti i crismi, col cavolo che lo cambi dopo.
Poi ovvio, come un qualunque sistema informatico non è sicuro al 100% e non lo sarà mai. Ma se si ragiona così tanto vale tornare all'età della pietra.
La raccolta dei voti elettronici è centralizzata, vanno a finire tutti nello stesso "posto", inoltre non è possibile controllare il singolo voto.
Al contrario, col voto cartaceo (come ho già scritto), tutti i voti sono controllati uno per uno da più persone di diverse fedi politiche almeno due volte.
Nell'ultimo appuntamento elettorale a livello nazionale, il referendum costituzionale dell'anno scorso, si è votato in 61.622 sezioni.
Come si può pensare che i voti raccolti manualmente e controllati uno ad uno da più persone in 61.622 luoghi diversi siano più vulnerabili dei voti inviati nello stesso luogo non fisico che non sono nemmeno controllabili da nessun essere umano, ma solo da sistemi informatici?
Quando?
Mi sembri troppo ottimista sulla sicurezza informatica.
Sono passati appena 16 giorni dall'attacco alla Regione Lazio, per non parlare di tutti gli altri attacchi informatici che ci sono di continuo in tutto il mondo.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".