SAS introduce strumenti di IA e collabora con OpenAI, ma con cautela: "il settore deve rendere conto della potenza e dei rischi dell'IA"
di Riccardo Robecchi pubblicata il 20 Settembre 2023, alle 18:31 nel canale InnovazioneSAS ha annunciato che l'intelligenza artificiale sbarcherà sulla sua piattaforma, grazie anche alla collaborazione con Microsoft e all'integrazione dei modelli di OpenAI. Non manca, però, una certa cautela
Alla sua conferenza annuale, Explore 2023, SAS ha dato mostra della sua visione dell'intelligenza artificiale e di come questa possa e debba aiutare le persone e le aziende. Al centro della scena c'è la piattaforma SAS Viya (pronunciato, più o meno, "vaia"), ma non mancano una partnership strategica con Microsoft e l'uso dell'IA generativa per il marketing e la costruzione di applicazioni.
L'IA secondo SAS, con un po' di aiuto da OpenAI
Le principali novità annunciate da SAS a Explore 2023 riguardano tutte, in qualche modo, l'IA. È un periodo in cui tutte le aziende si stanno affrettando a lanciare funzionalità legate all'intelligenza artificiale, talvolta anche a sproposito e senza particolare originalità, ma gli annunci di SAS hanno senso nel contesto dei prodotti e dei servizi che l'azienda offre.
Per mettere in prospettiva l'approccio di SAS, Brian Harris, CTO dell'azienda, ha commentato così l'uso dell'IA generativa: "dobbiamo fermarci un attimo e chiedere al settore di rendere conto della potenza dell'IA generativa e dei suoi rischi. Se vuoi fare una domanda sulle previsioni di fatturato dei prossimi sei mesi, hai bisogno di una risposta che sia corretta e trasparente, con delle informazioni a supporto. Ma cosa succede se sei nel settore bancario e ottieni una risposta riguardo un portafoglio di prestiti che è corretta, ma va contro le tue aspettative? Questa è una delle cose più difficili da fare nel mondo dell'analisi dei dati: presentare una risposta che non si allinea con le aspettative. Non accetterai di certo una risposta solo perché te l'ha fornita un'IA, non è uno scenario credibile. Quindi c'è bisogno di tutta la catena dei dati (e la loro gestione) che hanno portato a tale risposta, così che si possa difenderla e supportarla. E questo è il motivo per cui crediamo che l'IA generativa debba essere parte di un ecosistema più vasto di IA, gestione dei dati e 'genealogia' degli stessi [ovvero come quei dati sono stati ottenuti, trattati e così via, NdR]."
Quando si parla di IA generativa non si può fare a meno di parlare di OpenAI e di Microsoft, leader in questo ambito. SAS ha annunciato una collaborazione proprio con Microsoft per portare i modelli di OpenAI sulla sua piattaforma e integrarli nelle sue varie parti. L'azienda si aspetta di creare soluzioni specifiche per i singoli settori, incluso l'ambito bancario, le assicurazioni, la manifattura, il commercio al dettaglio e il settore pubblico.
Per sviluppare modelli migliori e più rapidamente, SAS ha presentato Viya Workbench, un ambiente di sviluppo che supporta Python, R e SAS, integrato con il software SAS Analytics e basato su container. SAS App Factory, dall'altro lato, consente di sviluppare applicazioni che sfruttano l'IA e si basano su React, TypeScript e Postgres. In entrambi i casi la disponibilità è prevista per il 2024.
Un primo esempio di applicazione di SAS App Factory è SAS Energy Forecasting Cloud, pensato per aiutare le aziende energetiche a prevedere i picchi di domanda tramite previsioni più accurate rispetto al passato.
L'azienda ha annunciato anche avanzamenti nella generazione di dati sintetici: per costruire "gemelli digitali" migliori c'è bisogno di un enorme quantitativo di dati che, però, non è sempre disponibile o non rispetta i requisiti qualitativi. Generare dati sintetici aiuta a rimediare a queste mancanze, preservando allo stesso tempo la privacy e mitigando i bias (ovvero le tendenze implicite, i preconcetti e i pregiudizi).
Da ultimo, SAS ha annunciato l'integrazione dell'IA generativa negli strumenti di marketing (quello che chiama "MarTech"). Nonostante la partnership con Microsoft, SAS ha comunicato che lascerà ai propri clienti la libertà di scegliere quale modello linguistico, o fornitore dello stesso, impiegare: sarà possibile optare non solo per OpenAI, ma anche per i vari modelli open source disponibili, che possono essere ospitati direttamente sull'infrastruttura dell'azienda. L'intento è quello di fornire strumenti a chi si occupa di marketing per ottenere nuove idee, fare brainstorming e generare contenuti più velocemente. Le aziende potranno comunque decidere quali funzionalità integrare e quali dati usare grazie a un framework di integrazione.
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