Secondo Barco il luogo di lavoro deve cambiare per adattarsi alle nuove modalità di business

Secondo Barco il luogo di lavoro deve cambiare per adattarsi alle nuove modalità di business

Il workplace sta cambiando così come le modalità di lavoro. Barco introduce il concetto di BYOM, Bring Your Own Meeting, per facilitare la videocomunicazioni aziendali consentendo di usare qualsiasi app di comunicazione con l'hardware presente in sala riunioni

di , Vittorio Manti pubblicata il , alle 14:21 nel canale Innovazione
Barco
 

Da anni Barco sviluppa prodotti e soluzioni pensati per migliorare e facilitare la collaborazione all’interno del luogo di lavoro, spingendo sul concetto di workplace ibrido, dove i dipendenti non hanno scrivanie fisse né si recano quotidianamente in ufficio. Un approccio flessibile che in alcuni Paesi, per esempio nel Nord Europa, è diffuso da tempo e che da noi ha iniziato a prendere piede in maniera massiccia solo quando la pandemia ha reso questa flessibilità indispensabile per garantire la continuità del business.

Le aziende si sono adeguate velocemente alle nuove necessità, anche in Italia, rendendosi presto conto che servivano soluzioni moderne per gestire forme di lavoro ibride, ripensando anche gli spazi, a partire dalle sale riunioni, che devono essere attrezzate per supportare al meglio i lavoratori, evitando di farli impazzire dietro a complesse configurazioni hardware e software e a una miriade di cavi.

BYOM: Bring Your Own Meeting

Barco, come ci spiega Salvatore Riontino, Country Manager dell’azienda, punta da tempo su due approcci, proponendo soluzioni che abilitino sia il concetto di BYOD, Bring Your Own Device, sia quello di BYOM, Bring Your Own Meeting. Se ormai il termine BYOD è piuttosto diffuso a vari livelli, BYOM sarà per molti una novità, ma è altrettanto semplice da comprendere e ruota attorno alla possibilità di scegliere il software di videocomunicazione preferito. Può sembrare ovvio, ma non è così, soprattutto quando si opera all’interno del perimetro aziendale, in sale riunioni dotati di hardware specifico per le videoconferenze che non è detto supporti tutti i software sul mercato.

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Qui entra il gioco l'approccio Bring Your Own Meeting, che supera queste limitazioni garantendo il massimo della libertà e flessibilità ai lavoratori, che spesso si trovano a dover usare il loro portatile per poter parlare con un cliente che utilizza soluzioni differenti (per esempio Zoom) non necessariamente supportate dall’hardware presente nelle sale aziendali. La possibilità di utilizzare il software di comunicazione preferito unita al concetto di BYOD semplifica di molto l’esperienza delle riunioni a distanza e fa risparmiare molto tempo: bastano 7 secondi per essere attivi, senza dover connettere cavi o agire sulla configurazione del software. Non solo: chi si connette da remoto potrà sentirsi pienamente coinvolto del meeting, dal momento che visualizzerà tutti i contenuti condivisi e potrà prendere parte attivamente all'incontro. 

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I vantaggi non si misurano solo in termini di tempo risparmiato: la flessibilità è un aspetto che non può essere trascurato se si ha intenzione di attrarre e mantenere i talenti, sempre più sensibili a queste tematiche e che chiedono di lavorare in un ambiente moderno, stimolante ed evoluto.

L’ufficio non sparirà, ma si trasformerà

L’esperimento forzato dello smart working (o, meglio, di lavoro remoto) ha funzionato e convinto molti dipendenti a seguire nuove forme, ma gli uffici non rimarranno deserti. Secondo i dati portati da Riontino, le statistiche indicano che il compromesso ideale – come espresso dai lavoratori intervistati – è una modalità ibrida dove si lavora per 3 giorni in ufficio e 2 in modalità “smart”, ma per far sì che un simile modello sia efficace è necessario adeguare il posto di lavoro alle nuove modalità. Un’esigenza sentita da tanti, se si considera che solo una minoranza dei lavoratori ritiene che il proprio workplace sia adeguato alle nuove necessità. E qui entra in gioco Barco, con le sue soluzioni per modernizzarlo, a partire dai dispositivi ClickShare.

I nuovi dispositive ClickShare di Barco

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Come anticipato, Barco punta molto su BYOM che nelle parole di Riontino significa: “poter fare riunioni dove si vuole, con il dispositivo che si vuole e pure il client che si preferisce” e BYOD, sottolineando che il punto di forza è l’esperienza. La tecnologia, insomma, non è fine a sé stessa, ma deve semplificare il modo di lavorare. Ecco quindi l’introduzione dei nuovi dispositivi clickshare C-5 e C-10, pensati proprio per potenziare l'approccio BYOD. CX-20, CX-30 e CX-50 invece sono le soluzioni pensate per rispondere alle esigenze di BYOM. Si tratta di dispositivi pensati per rispondere alle esigenze aziendali, che oltre a essere semplici da utilizzare, sono fatti per durare nel tempo. Sia dal punto di vista della robustezza, sia da quello degli aggiornamenti software: Barco si impegna a fornire aggiornamenti gratuiti del firmware così da consentirne l’utilizzo sul lungo termine e abbassare il TCO. Altro aspetto sui cui insiste l’azienda è quello della sicurezza: parliamo di dispositivi che del resto entrano in azienda e devono quindi risponde ai più elevati standard di cybersecurity.

E per il futuro? Riontino ci spiega che tutte le novità vengono introdotte sulla base di sondaggi effettuati fra i clienti, e una delle principali richieste è quella del supporto per i video in 4K, sul quale Barco sta già lavorando.

3 Commenti
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scottial7726 Luglio 2021, 15:06 #1
Non deve cambiare il luogo di lavoro, ma il concetto di lavoro.
sbeng26 Luglio 2021, 16:11 #2
Una modalità ibrida dove si lavora per 3 giorni in ufficio e 2 in modalità “smart”. Per quale motivo, per "staccare" dalla monotonia?
Bisognerebbe chiedersi: dove si riesce ad essere più produttivi rispettando le consegne?
Non credo neanche a quelli che dicono "a casa produco il triplo", esagerato, quindi quando eri in presenza guardavi solo la macchinetta del caffè?
sierrodc26 Luglio 2021, 17:13 #3
@sbeng
quando sono in ufficio ci sono troppe distrazioni.
Pausa caffé, pausa chiacchiera, pausa sigaretta, distrazione "o ma guarda la notizia", distrazione "o ma senti questa barzelletta che mi è arrivata su whatsapp", distrazione "o ma dove andiamo a pranzo"... (e sì, parliamone della gente che si comporta così.

Tutte le distrazioni al punto in smart vengono collassate nello standup meeting (che non è più uno standup meeting ma una pausa di 1 oretta sociale dove si parla anche di lavoro).

Quindi sì, io a casa lavoro il triplo.
Detto questo, magari in un ufficio con colleghi che stimolano la produttività, lavorerei di più e meglio in ufficio, ma ad oggi questo non succede... magari dovrei cambiare lavoro, o adeguarmi ed essere più sociale.

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