Shetech e Fortitude: il mondo STEM ha bisogno di più figure femminili
di Alberto Falchi pubblicata il 08 Marzo 2022, alle 14:01 nel canale InnovazioneIn ambito STEM la sottorappresentazione femminile è evidente, soprattutto in settori come il cloud computing, l’intelligenza artificiale e l’ingegneria, dove le donne rappresentano rispettivamente il 14%, il 32% e il 20% della forza lavoro
Negli ultimi anni sono stati fatti dei passi avanti in Italia per ridurre il gender gap ma bisogna ancora lavorare molto. L'Italia nel 2021 si è infatti posizionata 63sima (su 153 Stati mappati) nell'indice del Gender Gap Report del World Economic Forum. Sicuramente meglio dell'anno precedente, quando era 76esima, ma non è sufficiente. In particolare nel mondo STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), dove il divario è più marcato, in particolare in settori come ingegneria, cloud computing e intelligenza artificiale, dove le donne rappresentano, rispettivamente, il 20%, 14% e 32% della forza lavoro. Se guardiamo alle posizioni di vertice, la situazione è ancora peggiore e solamente il 20% dei CEO è costituito da figure femminili.
Per questo motivo Gruppo Fortitude e Shetech, organizzazione che ha come obiettivo quello di colmare il gender gap in ambito STEM, rinnovano il loro appello per garantire una maggior presenza femminile in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
Solo il 10% dei CV ricevuti da Fortitude arriva da donne
“Il gender gap è un problema che colpisce il mondo del lavoro e il nostro settore in particolare. Non è più possibile fare finta di niente e bisogna impegnarsi di più per fare un deciso passo in avanti”, spiega Leo Pillon, CEO del Gruppo Fortitude. “La collaborazione con SheTech va in questa direzione: aumentare la presenza delle donne, col bagaglio di capacità che si portano dietro, aiuterebbe in maniera significativa il mondo STEM spingendolo verso un rapido sviluppo. Eppure sarà necessario un cambiamento di tipo culturale per combattere una tendenza troppo radicata, i numeri sono purtroppo molto chiari e la nostra volontà di aumentare le quote rosa in Fortitude spesso si scontra con la realtà e col fatto che solo il 10% dei cv che riceviamo sono di donne. Se poi facciamo riferimento ai ruoli più “tecnici” la percentuale scende addirittura al 2%. Urge un cambio di passo nella consapevolezza delle giovani donne stesse che, anche grazie alle storie che presentiamo, devono prendere coscienza di essere in grado di fare tecnologia di alto livello, anche meglio degli uomini!”.
Concretamente, le due realtà stanno collaborando per spingere l'occupazione femminile in quegli ambiti dove sono sottorappresentate, in particolare nel mondo STEM, storicamente caratterizzato da un'elevata prevalenza maschile. Fra le iniziative messe in atto ci sono i Bootcamp di coding, incontri formativi dedicato allo sviluppo di Front End (i prossimi appuntamenti saranno dedicati all'approfondimento di Javascript e React Js) e #SheTechBreakfast, incontri informali ai quali prendono parte anche delle Role Model che raccontano le loro esperienze nel mondo STEM, con l'obiettivo di essere di esempio e stimolare altre donne a intraprendere una carriera in questo settore.
Una di queste Role Model è Marinella Mastrosimone, UX/UI Expert, che da tre anni fa parte del Gruppo Fortitude, sviluppando interfacce. “Nel mio percorso professionale ho capito che per colmare il gender gap nel mondo STEM, così come in molti altri settori, è necessario creare sempre più modelli femminili di riferimento”, dichiara Marinella Mastrosimone. “È per questo che ho accolto con entusiasmo la proposta di partecipare al progetto con SheTech: dobbiamo dimostrare, soprattutto alle generazioni future, che certe posizioni possono e devono essere ricoperte anche da figure femminili. Donne e uomini ragionano, generalizzando, secondo processi mentali diversi. Includere modelli di pensiero nuovi per questo settore favorisce il processo innovativo indispensabile per il periodo storico che stiamo vivendo. Tra le altre cose, mi piace sottolineare come anche l’alta tecnologia non sia solo fatta di numeri e algoritmi, ma è necessariamente frutto di un vero e proprio processo dove l'empatia femminile gioca un ruolo importante, non solo nelle relazioni, ma nel trovare soluzioni semplici e creative per risolvere problemi complessi".
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE se a fare ogni lavoro ci mettessimo persone competenti? Persone che sono capaci nello svolgere il lavoro che dovrebbero svolgere?
Io la butto lì eh...
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E se a fare ogni lavoro ci mettessimo persone competenti? Persone che sono capaci nello svolgere il lavoro che dovrebbero svolgere?
Io la butto lì eh...
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Semplicemente GENIALE!!!! Peccato tu non sia donna e quindi per il periodo in cui siamo la tua intuizione verrà ritenuta superficiale
Magari fosse solo 1 giorno all'anno.
Negli ultimi 5 anni ho visto almeno 10promozioni guidate più dal politically correct che dalla competenza
E se a fare ogni lavoro ci mettessimo persone competenti? Persone che sono capaci nello svolgere il lavoro che dovrebbero svolgere?
Io la butto lì eh...
Eh...
MAGARI...
Purtroppo OGGI invece va di moda fare il falso buonista moralista ipocrita che parla delle donne come le migliori del mondo, ovviamente molto molto piu meglio migliori di noi sporchi uomini.
Per non parlare dei gay... ah quelli è probabile siano ancora migliori delle donne
quindi, e la butto lá, magari l'assenza di molte donne in determinati ruoli/mestieri non é necessariamente colpa della societá patriarcale e sessista, ma magari é semplicemente... che quei lavori non gli interessano?
La butto la, eh...
perché non puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca... se dai pari opportunitá di scegliere la propria strada, poi non puoi arrabbiarti che le strade non sono quelle che avresti voluto.
Alla compagna di mio cugino é stato offerto un lavoro da 3000 euro al mese (piú di quello che mai arriveró a guadagnare io). In cambio? Responsabilitá su un team, disponibilitá costante anche nei weekend.
Lei, che aveva appena avuto una figlia, si é detta: sai cosa? Preferisco godermi mia figlia in questi primi anni (e io, da padre, condivido appieno, avrei fatto la stessa scelta).
Morale? Forse i "problemi" di gender gap non sempre sono "problemi". E in quei pochi casi in cui lo sono, le leggi anti discriminazione giá esistono.
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