Smart Working

Tassare lo smart working perché è un privilegio: l'idea di Deutsche Bank

di pubblicata il , alle 12:07 nel canale Innovazione Tassare lo smart working perché è un privilegio: l'idea di Deutsche Bank

Un rapporto di Deutsche Bank, definito dagli autori come "provocatorio", avanza una proposta surreale: il lavoro da remoto sarebbe un privilegio che, in quanto tale, andrebbe tassato. Non curandosi affatto della realtà quotidiana dei lavoratori

 
122 Commenti
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canislupus16 Novembre 2020, 11:58 #91
Originariamente inviato da: megamitch
Lo smart working può essere comodo per chi può farlo, non si può far finta che l'economia reale per come è organizzata oggi non salterebbe se tutti facessero smart working.

Bar, ristoranti, negozi di ogni genere posizionati in zone costosissime proprio perché in tempi normali molto popolose semplicemente fallirebbero e migliaia di lavoratori resterebbero a casa.

Non dico che una soluzione sia migliore o peggiore, dico che non si può far finta di nulla.

Chi paga per sostenere queste famiglie che si troverebbero senza reddito? In particolare i dipendenti che avranno meno capitale da parte rispetto agli imprenditori (in linea di massima).


Il mondo cambia... non si può pretendere che le persone siano obbligate a spendere in un luogo o in un determinato modo perchè qualcuno ha basato il suo reddito su quello stile di vita.
Quando andavo in ufficio non ho quasi mai pranzato fuori (forse 4-5 volte in un anno) e il caffè lo prendevo quasi sempre alla macchinetta aziendale (peraltro gratis in alcune forme semplici ).
Mi spiace molto per chi ha aperto dei locali nella zona dove lavoravo (uno di questi baristi era anche molto simpatico e onesto... sempre fatto lo scontrino ), ma non mi posso certo fare carico io del suo investimento.
Anche perchè se io avessi problemi ad arrivare a fine mese, non è che qualcuno mi viene a dare una mano.. me la devo cavare con le mie forze...

Un po' come la cavolata di imporre le chiusure domenicali ai negozi (tema pre covid) per far stare assieme le famiglie. Tanti perderebbero il lavoro, facile facile.


Hai mai lavorato nella GDO? Io sì... e lavoravo molto spesso sabato e domenica... guadagni una miseria in più (il sabato nel CCNL commercio è pagato come un giorno qualsiasi e la domenica se non erro è al 15% o 20% di maggiorazione).
Chi ci lavora, rinuncia di fatto ad avere una vita sociale e familiare, ma l'importante è permettere a tutti di fare le compere (spesso solo girovagare senza meta), anche nei giorni in cui prima si facevano delle attività ricreative.
Usciamo da questa logica delle persone che devono essere SOLO strumenti per il consumismo.
E non parlo di rinnegare il capitalismo, ma di avere un minimo di rispetto anche delle persone e della loro vita, al di fuori del mero sistema di produzione di PIL.
WarDuck16 Novembre 2020, 12:24 #92
Il punto canis non è il singolo, ma la massa ed in generale l'economia reale che si poggia su tante piccole cose che sono la nostra quotidianità.

Che lo smart working sia comodo è indubbio, ma se il problema è "lo stile di vita", allora chiediamoci anche se lavorare spesso da casa porti realmente ad uno stile di vita più "sano" nel lungo periodo.

Personalmente ritengo di no per i motivi già citati: socialità ridotta, stress da lavoro in luogo che dovrebbe essere considerato "la tana", gente che si permette di chiamarti anche ad orari improbabili, comunicazione per forza di cose ridotta anche con mezzi quali teleconferenza e via discorrendo.

Senza contare le problematiche infrastrutturali del nostro paese. L'altro giorno sono rimasto 24 ore senza connessione, ho dovuto seguire un corso in 3G con tutte le conseguenze del caso (audio balbettante, disconnessioni continue). Aggiungo un altro esempio: dove abito io ogni tanto salta la corrente. Mi è saltata anche nel bel mezzo di una conferenza in cui mi avevano appena dato la parola , fortunatamente è tornata dopo 10 minuti.

Il lavoro da remoto non dovrebbe essere generalizzato né imposto, semplicemente penso che ad ogni lavoratore dovrebbe essere data la possibilità di lavorare da casa, fissando un tetto stringente a livello legislativo proprio per evitare l'isolamento fisico e sociale associato.

Un mezzo di comunicazione, per quanto avanzato, non può in alcun modo sostituire una relazione tra esseri umani in carne ed ossa, IMHO.

Poi in alcuni casi ovviamente può essere inevitabile, ad esempio se magari uno si trova all'estero o lontano, sempre per lavoro.
gd350turbo16 Novembre 2020, 12:24 #93
Originariamente inviato da: canislupus
Il mondo cambia... non si può pretendere che le persone siano obbligate a spendere in un luogo o in un determinato modo perchè qualcuno ha basato il suo reddito su quello stile di vita.


Ovvio...
Una volta qui in città c'erano diversi negozi che vendevano dischi...
Ora credo che ne sia rimasto uno o forse due, e non vendono solo dischi ma hanno ampliato la merceologia.
Stessa cosa per i videonoleggi, una volta più comuni dei fornai, ora ridotti quasi a zero, idem per i negozi di computer, quasi estinti.
Questi si sono dovuti reinventare, fa parte del progresso.
sbeng16 Novembre 2020, 12:29 #94
Originariamente inviato da: WarDuck
Personalmente ritengo di no per i motivi già citati: socialità ridotta, stress da lavoro in luogo che dovrebbe essere considerato "la tana", gente che si permette di chiamarti anche ad orari improbabili, comunicazione per forza di cose ridotta anche con mezzi quali teleconferenza e via discorrendo.



Hai parlato di socialità. Nell'era digitale, delle flat, non si hanno scuse per sentire una persona, basta un messaggio. Se una persona è sgorbutica lo è anche di persona, se uno vuole sentire qualcuno lo può fare in diversi modi e soprattutto in maniera economica. Non vale più scusa "ho finito il credito del mese".

Io ad esempio ogni tanto contatto dei colleghi per sapere come va, molti però non si degnano mai di contraccambiare la chiamata, però lo facevano anche di presenza.

Per quanto riguarda le infrastrutture, la giornata sfigata può capitare a tutti, secondo me comunque faranno ritornare non per la socializzazione ma per tenere in piedi l'indotti milionario che il mondo impiegatizio genera: bar, ristoranti, vestiario (se sto a casa evito di acquistare indumenti nuovi, pensiamo alle donne con i cosmetici e parrucchieri).
R@nda16 Novembre 2020, 12:30 #95
Ora non è il momento per ovvi motivi, in una situazione di normalità però
2 giorni di ufficio e 3 di smart (sulla settimana) non sarebbe male.
WarDuck16 Novembre 2020, 12:30 #96
Originariamente inviato da: gd350turbo
Ovvio...
Una volta qui in città c'erano diversi negozi che vendevano dischi...
Ora credo che ne sia rimasto uno o forse due, e non vendono solo dischi ma hanno ampliato la merceologia.
Stessa cosa per i videonoleggi, una volta più comuni dei fornai, ora ridotti quasi a zero, idem per i negozi di computer, quasi estinti.
Questi si sono dovuti reinventare, fa parte del progresso.


Il problema è che per X che tende ad infinito, l'unico negozio esistente rimarrà Amazon.

E non credo che questo possa essere considerato reale "progresso", per lo meno io non lo vedo come tale.
Xidius16 Novembre 2020, 12:33 #97
Originariamente inviato da: sbeng
Scusate, questo thread ha 6 pagine di botta e risposta quando la sola risposta che doveva venir fuori è: "Mi vuoi tassare perché sono in smart working? Ma non ti vergogni a farci la cresta in questo periodo di mille difficoltà per le famiglie?".


Il 99% delle risposte su questo 3d evidenziano proprio il tuo pensiero...
Come stanno ben dicendo altri utenti, chi fa questo rapporto è una banca...
WarDuck16 Novembre 2020, 12:33 #98
Originariamente inviato da: sbeng
Hai parlato di socialità. Nell'era digitale, delle flat, non si hanno scuse per sentire una persona, basta un messaggio. Se una persona è sgorbutica lo è anche di persona, se uno vuole sentire qualcuno lo può fare in diversi modi e soprattutto in maniera economica. Non vale più scusa "ho finito il credito del mese".

Io ad esempio ogni tanto contatto dei colleghi per sapere come va, molti però non si degnano mai di contraccambiare la chiamata, però lo facevano anche di presenza.

Per quanto riguarda le infrastrutture, la giornata sfigata può capitare a tutti, secondo me comunque faranno ritornare non per la socializzazione ma per tenere in piedi l'indotti milionario che il mondo impiegatizio genera: bar, ristoranti, vestiario (se sto a casa evito di acquistare indumenti nuovi, pensiamo alle donne con i cosmetici e parrucchieri).


In una società in cui si può comunicare in qualsiasi momento, si dà meno valore alla comunicazione in se.

Ammesso che poi mandarsi i messaggini sia una assimilabile ad una forma di comunicazione completa (e non lo è, il 90% della nostra comunicazione è non verbale).
Xidius16 Novembre 2020, 12:33 #99
Originariamente inviato da: R@nda
Ora non è il momento per ovvi motivi, in una situazione di normalità però
2 giorni di ufficio e 3 di smart (sulla settimana) non sarebbe male.


io voto piu per i 5 gg di smart
gd350turbo16 Novembre 2020, 12:36 #100
Originariamente inviato da: WarDuck
Che lo smart working sia comodo è indubbio, ma se il problema è "lo stile di vita", allora chiediamoci anche se lavorare spesso da casa porti realmente ad uno stile di vita più "sano" nel lungo periodo.

Per chi fa quasi 100 km al giorno come me per andare e venire dal lavoro, assolutamente più sano, dato che eviteresti di rischiare la vita per la strada ogni giorno.
vedi questa mattina ad esempio che sotto lockdown arancione, e con una pioggia da diluvio, mi faccio un centinaio di km per fare le stesse cose che farei a casa...
Originariamente inviato da: WarDuck
Personalmente ritengo di no per i motivi già citati: socialità ridotta, stress da lavoro in luogo che dovrebbe essere considerato "la tana", gente che si permette di chiamarti anche ad orari improbabili, comunicazione per forza di cose ridotta anche con mezzi quali teleconferenza e via discorrendo.

Basta porre dei paletti !
Originariamente inviato da: WarDuck
Senza contare le problematiche infrastrutturali del nostro paese. L'altro giorno sono rimasto 24 ore senza connessione, ho dovuto seguire un corso in 3G con tutte le conseguenze del caso (audio balbettante, disconnessioni continue). Aggiungo un altro esempio: dove abito io ogni tanto salta la corrente. Mi è saltata anche nel bel mezzo di una conferenza in cui mi avevano appena dato la parola , fortunatamente è tornata dopo 10 minuti.

Anche da me succede.
Io ho tre sim che mi forniscono tre connessioni 4g, questo già da prima del lockdown, per i vari usi, sono dei tre operatori principali, se uno va offline switch temporaneo sugli altri.
E tutta la struttura informatica, è alimentata a batteria che mi da diverse ore di autonomia, e questo da un paio di anni.

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