VMware apre la nuova sede di Milano: uno spazio di collaborazione e un nuovo modo di lavorare
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 15 Giugno 2022, alle 15:18 nel canale InnovazioneSpazi di collaborazione per almeno il 70% dell'intera nuova sede di VMware a Milano che ci ha aperto le porte in una sorta di inaugurazione. Nuovi uffici o per meglio dire nuovi spazi in cui i dipendenti possono andare ad ogni ora (anche di notte) e ogni giorno della settimana nel pieno incontro del cosiddetto ''lavoro ibrido''.
Una sede di oltre 1.000 metri quadrati nel centro di Milano, in zona Isola in via Melchiorre Gioia. Una zona scelta non a caso ma che vuole dare la possibilità ai dipendenti di vivere la città e di poter utilizzare i mezzi pubblici per raggiungerla senza dover muovere la propria auto, nel pieno rispetto dell'ambiente e anche della sostenibilità. Parliamo chiaramente della nuova sede milanese di VMware, azienda leader nello sviluppo di software per macchine virtuali, che nella giornata di ieri ha voluto farci vedere cosa ha pensato per far lavorare al meglio i propri dipendenti ma anche per rendere collaborativo al massimo il proprio posto di lavoro.
VMware: un collaboration hub per lavorare meglio
Come dichiarato da Luigi Freguia, Senior Vice President & General Manager EMEA di VMware: "Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una trasformazione globale delle modalità di lavoro che si è pressoché diffusa ovunque. È giustificato quindi affermare che il lavoro ibrido è qui per rimanere. La pandemia non è stata l'unica variabile a mettere in atto questa trasformazione; ha solo accelerato ciò che grazie ai progressi della tecnologia digitale applicata allo spazio di lavoro era già possibile. Ha dato vita a una modalità completamente nuova di organizzare la forza lavoro: benvenuti nel mondo della planimetria dell’ufficio virtuale."
Il nuovo ufficio di VMware vuole proprio creare questo nuovo concetto di lavoro ossia vuole essere un vero e proprio collaboration hub ed è stato progettato con l’idea di massimizzare la collaborazione del team.
Il 70% dello spazio complessivo è dedicato alla collaborazione, rispetto alle aree cosiddette Focus Work (30%). E poi ancora c'è una zona dell'ufficio che è riservata ai clienti e alle visite esterne, e comprende la reception e 6 sale riunioni con dimensioni e attrezzature diverse, mentre una zona è solo per i dipendenti, ed è disposta secondo i principi di zonizzazione del Future of Work.
Una configurazione che fornisce un'ampia varietà di impostazioni di lavoro che accelerano la produttività dei team distribuiti e supportano anche le esigenze specifiche dei team. In questo caso a creare i nuovi uffici ci hanno pensato AMA (AlberaMonti e Associati) sotto lo sviluppo del concetto di Neighborhoods, ovvero piccoli quartieri contigui dove svolgere diverse attività lavorative: Collaboration, Focus, Connect&Social, Relax&WellBeing e Learning.
Durante le fasi di progettazione e costruzione c'è stata una forte attenzione su:
- Acustica (in tutte le aree)
- Ergonomia (tutte le scrivanie sono elettriche HA, sedie dinamiche etc.)
- Tecnologia (app di prenotazione delle scrivanie, armadietti con i badge, doppi schermi da 24", docking station universale su tutte le scrivanie)
- Sostenibilità (tazze invece di bicchieri di carta, eliminazione delle bottiglie di plastica etc.) anche nella scelta dei fornitori definita a livello globale
La zona Collaboration riservata ai dipendenti presenta un’ampia area con divani, tavoli e poltrone che possono essere occupati liberamente, così come non sono riservate le 20 postazioni nell’area collaborativa e le 20 in area focus work e i 3 phone booth. Sono invece prenotatili 3 uffici chiusi con pareti vetrate. C’è poi una cucina/caffetteria dedicata alla socializzazione.
Fra l’area visitatori e quella riservata al personale è disposta la reception, identificata dal colore giallo e da tre lampade a forma di nuvola. Il concept design è stato pensato per includere un po' di stile italiano ispirandosi allo stile urbano di Milano, di "ufficio come città".
La società di consulenza Global Workplace Analytics prevede che entro il 2025 il 70% dei lavoratori sarà operativa da remoto almeno cinque giorni al mese. Questo significa che la costruzione di una forza lavoro distribuita, globale e forte è più rilevante che mai e rivoluziona il modo in cui ci approcciamo e pensiamo al lavoro stesso. È qualcosa che in VMware si sono impegnati a realizzare proprio con la nuova sede di Milano.
"Guardando al futuro, coloro che avranno maggior successo in questo coraggioso, nuovo mondo saranno quelli che accoglieranno tutto il potenziale di questa “planimetria virtuale” abilitando e soprattutto incoraggiando le connessioni digitali, sostenendo tutto ciò attraverso una leadership visibile e trasparente in grado di attrarre e trattenere i talenti. A patto che tutto questo sia consegnato in modo sicuro e attraverso modalità sempre a vantaggio e supporto dei dipendenti". queste le parole di Luigi Freguia.
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