Dropbox lascia a casa 315 dipendenti: l'11% della forza lavoro
di Alberto Falchi pubblicata il 15 Gennaio 2021, alle 08:01 nel canale Market
L'azienda sostiene che l'operazione sia necessaria per potersi focalizzare su iniziative chiave, come il miglioramento dell'applicazione e il lancio di nuovi prodotti destinati a team distribuiti. Lascia anche il COO Olivia Nottebohm
Le aziende operanti nel settore IT, soprattutto nell'ambito del cloud, sono quelle che hanno subito meno l'impatto della pandemia, in molti casi aumentando i fatturati anche in maniera significativa. Non è il caso di Dropbox, che ha annunciato un piano di licenziamenti per 315 dipendenti, equivalenti all'11% della forza lavoro. Lascerà l'azienda anche Olivia Nottebohm, il Chief Operating Officer dell'azienda, ex di Alphabet (Google) che si era insediata lo scorso anno.
Dropbox lascia a casa l'11% della forza lavoro
"Questa riduzione della forza lavoro, pur dolorosa, è necessaria per implementare le nuove strategie che abbiamo condiviso negli scorsi mesi" spiega Drew Houston, CEO di Dropbox, in un post sul blog aziendale. Solo la scorsa primavera si era impegnato per mantenere tutti i posti di lavoro durante il 2020, promessa a tutti gli effetti onorata, anche se la doccia fredda è arrivata nei primi giorni del 2021, quando Dropbox ha realizzato che "sono necessari dei cambiamenti per poter creare un business sano e in grado di crescere", come spiega Houston.
L'azienda sta rifocalizzando le sue priorità strategiche, rimodellando la struttura di leadership e puntando sulla forza lavoro remota con il piano Virtual First, che prevede di potenziare lo smart working utilizzando il meno possibile gli uffici. Per il 2021, sono tre le priorità strategiche dell'azienda: migliorare l'esperienza di Dropbox, investire su nuovi prodotti per la forza lavoro distribuita e puntare all'eccellenza operativa.
Nel suo post, Houston saluta Olivia Nottebohm, che come annunciato lascerà l'azienda il 5 febbraio. Un'informazione che ha pesato sull'andamento del titolo (quotato al Nasdaq), che il giorno dell'annuncio, il 13 gennaio, ha subìto un crollo del 6,31%.
7 Commenti
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Già, se non generi profitti in linea con il resto del settore, lasciano a casa le persone, altrimenti gli stakeholders, a partire dagli azionisti (del gruppo controllante), ti abbandonano. Il lavoro rimane il fattore della produzione più facile da tagliare.Ad esempio, utilizzando Office ed avendo una licenza home ho in automatico 1TB di spazio OneDrive che è completamente integrato con tutte le app di produttività e funziona ottimamente anche con lo smartphone (adesso Samsung è passata a Microsoft oltretutto) per cui Dropbox per me è diventato solo un inutile doppione.
10 euro al mese se fai l'abbonamento annuale, 12 euro se fai quello mensile.
Va bene che è free, ma ancora 2 GB nel 2021?
Ma poi usando GIT per il codice e anche per la documentazione (Latex
Potrebbe essere ancora utile per sincronizzare alcuni documenti tra più macchine.
Tuttavia con il prezzo che si fanno pagare, se uno ha abbastanza tempo e capacità per smanettare si può costruire un NAS a casa, ridondato e sicuro, accessibile dall'esterno.
Ormai la banda offerta dalla maggior parte degli operatori è più che sufficiente per sincronizzare i documenti, ma anche immagini e piccoli video senza richiedere troppo tempo.
E hai il plus di non tenere i tuoi dati, magari in chiaro, in chissà quale datacenter.
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