Microsoft, cauto ritorno alla normalità: il quartier generale pronto al ritorno, contingentato, dei dipendenti
di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Marzo 2021, alle 08:41 nel canale MarketMicrosoft ha annunciato che dal 29 marzo gli uffici e i campus nei dintorni di Redmond inizieranno ad accogliere un maggior numero di dipendenti. Un cauto ritorno alla normalità, senza però rinnegare la flessibilità appresa in un anno di smart working.
Molte società hanno abbracciato lo smart working in modo totale e convinto, mentre Microsoft ha sempre mostrato una certa cautela, ritenendo molto importante il contatto diretto tra i dipendenti e l'esperienza lavorativa in ufficio.
La casa di Redmond ha più volte espresso (qui e qui ad esempio) una posizione attendista, come se ricercasse un equilibrio tra due mondi che solo un anno fa apparivano in netta contrapposizione, il lavoro tradizionale in ufficio e quello a distanza. Come tutti però, anche Microsoft ha dovuto adeguarsi al momento e abbracciare la nuova metodologia di lavoro, facendo di necessità virtù.
L'avvio delle vaccinazioni di massa - almeno negli Stati Uniti, dove un terzo della popolazione ha già ottenuto almeno una somministrazione - apre però uno spiraglio per un lento ma progressivo ritorno alla normalità. Microsoft ha infatti annunciato l'intenzione di riaprire, seppur in modo limitato, i suoi uffici e campus di Redmond a partire dal 29 marzo. Negli ultimi mesi negli uffici di 21 paesi nel mondo si è lavorato per consentire un ritorno contingentato dei dipendenti sul posto di lavoro, ma questo passaggio che interessa il quartier generale segna una nuova fase.
La linea è quella dell'approccio graduale, come quarto step (chiamato soft open) di un piano suddiviso in sei parti, in linea con le restrizioni locali. "Prendendo ad esempio il nostro campus di Redmond, monitoriamo da mesi i dati sanitari locali e abbiamo stabilito che il campus può ospitare in sicurezza più dipendenti in loco rimanendo entro i limiti di capacità decisi dallo stato di Washington. […] I dipendenti che lavorano negli uffici di Redmond o nei campus vicini hanno la possibilità di tornare in quelle strutture o di continuare a lavorare da remoto, e hanno anche la flessibilità di fare un mix di entrambi", ha dichiarato Kurt DelBene, a capo della strategia aziendale.
Se questa apertura con tutte le cautele del caso dovesse andare bene, unitamente alle vaccinazioni e una curva dei contagi locale sotto controllo, Microsoft passerà ai punti cinque e sei del proprio piano, aprendo gli uffici dapprima con restrizioni e poi senza alcun tipo di limitazione. Seppur Microsoft spinga per un ritorno alla normalità il più rapidamente possibile, sa bene che quest'anno di pandemia ha inciso sulla vita e il loro modo di lavorare delle persone.
Nella nuova versione del Work Trend Index, un'indagine svolta proprio da Microsoft che include dati e ricerche su come impiegati e aziende stanno rispondendo alla pandemia, si legge che il "lavoro flessibile è qui per restare". Il 73% dei lavoratori intervistati vuole continuare a lavorare in modo flessibile da remoto. La stessa Microsoft adesso considera il lavoro part-time da casa dei dipendenti come uno standard e sta esaminando nuovi modi di utilizzare la tecnologia in modo da colmare il divario tra lavoro remoto e uffici tradizionali.
"Abbiamo riunito un gruppo di ricercatori Microsoft, ingegneri ed esperti di immobili e strutture per creare prototipi di spazi per riunioni ibridi nei nostri campus di Redmond, Washington e nel Regno Unito", ha affermato DelBene. "Il gruppo sta studiando diverse configurazioni e tecnologie per le riunioni come schermi multipli, telecamere e scenari di realtà mista per comprendere la configurazione più efficace e inclusiva per il lavoro ibrido".
Si tratta di uno studio ancora embrionale, ma Microsoft sta modificando la tecnologia esistente per facilitare riunioni e lavoro remoto, studiando al tempo stesso nuove soluzioni per Microsoft Teams. Ad esempio, Microsoft pensa a un futuro in cui tutti gli schermi della casa siano compatibili con Teams per una migliore interazione con i colleghi.
"Anche se non sappiamo quanto sia lontana una nuova normalità, ci stiamo adattando a un nuovo modo di lavorare con una maggiore comprensione della flessibilità", aggiunge DelBene. "Sappiamo che ci sono migliaia di modi di lavorare - nell'ultimo anno i nostri dipendenti hanno dimostrato cosa è possibile fare - e crediamo che la flessibilità sia essenziale per mantenere l'equilibrio tra lavoro e vita privata".
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