Oracle chiude bene il terzo trimestre fiscale. Ricavi per oltre 10 miliardi, in crescita del 3%
di Alberto Falchi pubblicata il 12 Marzo 2021, alle 15:01 nel canale MarketI migliori risultati arrivano da Oracle OCI e Autonomous Database, che mostrano tassi di crescita superiori al 100%. Bene anche Fusion ERP (+30%) e NetSuite ERP (+24%). In Italia crescono sia cloud infrastrutturale sia cloud applicativo
Il Covid non frena la crescita di Oracle, che nel terzo trimestre fiscale 2020-2021 (che si è chiuso a febbraio) ha migliorato i suoi risultati finanziari. I ricavi totali sono aumentati del 3% rispetto al precedente anno, arrivando alla soglia dei 10,1 miliardi. A guidare la crescita sono soprattutto i servizi cloud e di supporto alle licenze, con 7,3 miliardi (+5%). 1,3 miliardi arrivano dalle licenze cloud e on-premise, che fanno segnare un +4%.
"Ancora una volta, nel terzo trimestre fiscale, il business relativo alla Oracle Cloud Infrastructure di seconda generazione (Gen2 Cloud) ha visto una grossa crescita sia in termini di clienti che di entrate, a un tasso superiore al 100%" - ha dichiarato il fondatore, chairman e CTO di Oracle, Larry Ellison - "Stiamo aprendo nuove cloud region il più velocemente possibile, per supportare il nostro business sulle infrastrutture cloud, di diversi miliardi e in rapida crescita". "Sul fronte delle applicazioni, gli analisti continuano a ritenere Oracle come il numero uno indiscusso nell’ERP cloud, e in questo trimestre Oracle ha firmato contratti per centinaia di milioni di dollari per far migrare diverse grandi aziende dall’ERP di SAP al Fusion ERP di Oracle".
Il commento del Country Manager per l'Italia Fabio Spoletini
“In Italia si conferma il trend già rilevato nello scorso trimestre: una crescita stabile del cloud infrastrutturale e un’accelerazione del cloud applicativo, in particolare sulle soluzioni SaaS per gestire in modo agile i processi aziendali di back-end - come ERP, supply chain, risorse umane ecc… – e il mutamento degli scenari finanziari, ad esempio per fusioni e acquisizioni e situazioni di volatilità della domanda" - spiega Fabio Spoletini, Country Manager di Oracle Italia e Sr.VP Tech per la regione Sud-Europa e Paesi CIS.
"Tutto questo è certamente connesso alla necessità di sostegno e rilancio del business dovuta all’emergenza sanitaria. Le aziende italiane stanno poi comprendendo la necessità, forse resa più urgente in questo momento di grande incertezza, di far fronte all’obsolescenza dei sistemi di gestione dei dati e di liberarsi del debito tecnologico, che aumenta ulteriormente il rischio in termini di sicurezza e fa crescere il costo totale di gestione. Senza risolvere questa sfida sarebbe, infatti, impossibile abbracciare una trasformazione digitale che sia veramente data-driven".
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