PayPal introduce la tariffa per le contestazioni: cos'è e come funziona
di Riccardo Robecchi pubblicata il 06 Ottobre 2020, alle 08:21 nel canale MarketPayPal introduce una nuova tariffa per le contestazioni che andrà a gravare sui venditori coinvolti in un reclamo: vediamo cos'è, come funziona e a quanto ammonta
PayPal ha annunciato un'importante novità nel modo in cui verranno gestite le contestazioni nelle transazioni di vendita di beni e servizi. L'azienda inizierà infatti ad applicare una tariffa a carico del venditore per le operazioni che riceveranno una contestazione convertita in reclamo.
Tariffa per le contestazioni in PayPal: cos'è e quando si applica
La novità introdotta da PayPal con l'aggiornamento dei termini e delle condizioni che entrerà in vigore il 16 dicembre 2020 è sostanziale e prevede che i venditori paghino una tariffa qualora gli acquirenti aprano una contestazione e la convertano in reclamo.
All'interno dei meccanismi di PayPal è infatti possibile per un acquirente aprire una controversia su un'operazione svolta, ad esempio perché il bene ricevuto non corrisponde a quello pubblicizzato dal venditore. In questo caso è possibile sia che venditore e acquirente risolvano la questione tra di loro, sia che uno dei due decida di rimettersi all'autorità superiore di PayPal affinché questa prenda una decisione in merito. Perché ciò avvenga è necessario che la contestazione iniziale sia convertita in reclamo.
Finora questo processo era gratuito e parte integrante dei servizi offerti da PayPal. L'azienda ha però deciso di iniziare ad applicare una tariffa per questi casi, di fatto trasferendo sulle spalle dei venditori tutto il peso del processo.
Le nuove tariffe per le contestazioni sono differenti rispetto alle tariffe per il chargeback già presenti e che prevedevano che, nel caso in cui l'acquirente facesse intervenire la propria banca o la società emittente della carta di credito per riottenere la somma addebitata, PayPal addebitasse una somma al venditore. Le tariffe per le contestazioni si applicheranno, invece, ogniqualvolta un utente convertirà in reclamo una controversia.
Sono presenti due tipologie: la tariffa per contestazioni standard e la tariffa per contestazioni per volumi elevati. La differenza sta nella quantità di contestazioni ricevute: se il venditore ha effettuato più di 100 transazioni nei tre mesi precedenti e il rapporto tra le contestazioni e le vendite è superiore a 1,5% si applicano le tariffe per contestazioni per volumi elevati. In questo caso PayPal può prendere misure aggiuntive, come richiedere spiegazioni al venditore e porre limiti o blocchi sul conto.
PayPal scrive che "le contestazioni sopraelencate potrebbero non essere soggette alla tariffa per le contestazioni standard né alla tariffa per le contestazioni per volumi elevati, ma il reclamo può comunque essere incluso nel calcolo complessivo del rapporto delle contestazioni". Ciò sembra far supporre che in alcuni casi l'azienda potrebbe non addebitare alcunché al venditore, ma non è chiaro perché e con quali criteri dato che non vengono fornite ulteriori spiegazioni nel nuovo contratto.
Sono previste delle esenzioni: nel caso in cui le contestazioni non siano convertite in reclamo, quando vengono risolte direttamente tra acquirente e venditore, quando vengono presentate per transazioni non autorizzate, quando sono idonee alla protezione delle vendite di PayPal e quando sono relative a transazioni con un valore inferiore al doppio dell'importo della tariffa stessa.
Quant'è la tariffa per le contestazioni di PayPal
PayPal prevede una tariffa per le contestazioni fissa e a priori rispetto all'ammontare oggetto della contestazione. La cifra è pari a 14 euro e rimane tale anche per le contestazioni per volumi elevati. Non sembra esserci una forma percentuale, così da diminuire il carico messo sui venditori.
Questa tariffa verrà addebitata quando il reclamo viene chiuso a favore dell'acquirente. Va fatto notare che storicamente PayPal tende a prendere le parti proprio dell'acquirente, anche quando questi non ha ragione, motivo per cui molti venditori cercano di risolvere le controversie al di fuori dei meccanismi di PayPal.
L'imposizione di un ulteriore aggravio non sarà ben gradita a molti venditori, il cui umore era già stato provato dall'annuncio nel 2019 che le tariffe di PayPal applicate ai venditori sarebbero state comunque percepite anche in caso di transazione annullata con conseguente rimborso ottenuto dall'acquirente.
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDove più o meno conosci la gente come potrebbe essere qui,con utenti di vecchia data e provata affidabilità ok, ma su siti tipo subito, kjij e similari, piuttosto non vendo !
fantastico ad ogni modo, io che vendo spesso oggetti da 10 euro o meno (anche meno di 5) cos'è, dovrei pagare ogni volta che mi si fa contestazione 14 euro a paypal?
me ne basta una di un farabutto (e ce ne sono) per perdere i soldi di altre 2-3-4 transazioni?
ok che sono oggetti con basso prezzo ma se devo regalare lo faccio senza l'aiuto di paypal
seee ciaone paypal, non solo non ti uso più su subito ma neanche su ebay
suggerimenti per delle alternative?
ciao ciao
Edit
o meglio, non funziona per "amici&parenti" vero? o vale anche per questo tipo di transazione?
fantastico ad ogni modo, io che vendo spesso oggetti da 10 euro o meno (anche meno di 5) cos'è, dovrei pagare ogni volta che mi si fa contestazione 14 euro a paypal?
me ne basta una di un farabutto (e ce ne sono) per perdere i soldi di altre 2-3-4 transazioni?
ok che sono oggetti con basso prezzo ma se devo regalare lo faccio senza l'aiuto di paypal
seee ciaone paypal, non solo non ti uso più su subito ma neanche su ebay
suggerimenti per delle alternative?
ciao ciao
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o meglio, non funziona per "amici&parenti" vero? o vale anche per questo tipo di transazione?
c' è scritto: [I]Sono previste delle esenzioni: nel caso in cui le contestazioni non siano convertite in reclamo, quando vengono risolte direttamente tra acquirente e venditore, quando vengono presentate per transazioni non autorizzate, quando sono idonee alla protezione delle vendite di PayPal e quando sono relative a transazioni con un valore inferiore al doppio dell'importo della tariffa stessa.[/I]
comunque mi capita spesso di vendere e non ho mai visto una transazione non idonea alla protezione vendite di paypal , quindi non so che pensare... ma le cose vanno in una brutta direzione per i venditori. Certo che così però se prima l' acquirente aveva il coltello dalla parte del manico ora gli hanno messo in mano una pistola. Gli acquirenti furbetti faranno presto a convincere i venditori a dargli un rimborso parziale.
Metti che dentro ci fosse stato un portatile, una console, o altro, ci rimetti i soldi e 14€ !
Quindi si prende una postepay evolution e vai di bonifico o ricarica postepay.
Se ha ragione il venditore e PayPal gli dà ragione risolvendo il reclamo in suo favore, sarebbe assurdo fargli pure pagare la tariffa per un reclamo su cui non aveva colpe.
Se in caso di contestazione dovrò pagare ti anticipo che te le paghi direttamente te, e aumenteranno le vendite con Paga alla Consegna.
e chi é cosí avventato da fare un pagamento su postepay e simili.. io pago mnon mi invii quello che ho acquistato/e´rotto/ecc e i soldi non li vedo piú. non esite al mondo
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