SAP
Più della metà degli italiani è disposta a spendere di più per prodotti sostenibili. La ricerca di SAP
di Alberto Falchi pubblicata il 25 Giugno 2021, alle 19:01 nel canale MarketSeconda uno studio realizzato da SAP e Qualtrics, per il cibo, i trasporti e la manutenzione dell’auto, i consumatori del Bel Paese sarebbero disposti a pagare di più. La posizione cambia se si parla di utilities
87 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe tutti gli Italiani invece di continuare a comprare quella famosa marca di collant ( che con bilanci più che attivi ha delocalizzato in Romania) l'altra concorrente italiana avrebbe avuto bisogno di assumere personale per il boom di richieste, e probabilmente sarebbe stata costretta anche ad aumentarne lo stipendio invece che ridurlo.
Non sono gli scioperi di 100 operai a cambiare le cose, ma il boicottaggio dell'impresa da parte del consumatore a farlo.
Chi più si lamenta di come l'azienda x elude le tasse in Italia è il suo principale cliente.
Vai all'uscita del Lidl ( ultimo caso di cronaca) e chiedi ai clienti:
tutti ti diranno che è una vergogna, ma con il carrello della spesa pieno.
si ma "bello" dillo ai tuoi parenti
grazie...si può anche discutere senza essere maleducati
"Se tutti gli Italiani invece di continuare a comprare quella famosa marca di collant ( che con bilanci più che attivi ha delocalizzato in Romania) l'altra concorrente italiana avrebbe avuto bisogno di assumere personale per il boom di richieste, e probabilmente sarebbe stata costretta anche ad aumentarne lo stipendio invece che ridurlo"
visione molto semplicistica....al netto delle economie di scale magari la concorrente italia si sarebbe limitata ad assumere quelli licenziati dall'altra fabbrica.
quello che ti sfugge è che quelli rimasti a spasso, apparte i collant, sono comunque necessitati beni e prodotti essenziali e, senza reddito, devono per forza farlo a minor prezzo....
ma apparte questo il problema sta a monte ovvero libertà di circolazione di merci e capitali anche con paesi che non rispettano standard produttivi ....ed è sempre un problema di tipo politic/istituzionale e non riguarda quelli che fanno la spesa al lidl perchè la trovano conveniente/adeguata al loro salario...
Qua il punto non è bianco o nero. Gli estremi non sono realizzabili ma se ad esempio un lavoro d'ufficio lo rendi smart 3 gg a settimana su 5 hai già creato un sistema possibile, che potrebbe funzionare e che avrebbe un effetto sulla mentalità della gente.
Il confronto poi ci sono tanti modi per farlo... da me tutte le riunioni che siano con 50 persone o 2 le abbiamo fatte tramite teams e si interagisce tale e quale che fossimo di persona con i 5 minuti per sparare 2 cazzate e raccontarsi come va e per organizzare cose serie con relatore, condivisione ecc... ecc...
Ripeto un conto è volerci provare altro conto è l'attaccamento allo status quo dove parecchi vanno in ufficio per stare a "cazzeggiare" alla scrivania.
ma guarda non si ritorna al lavoro in ufficio per la volontà di quelli che vogliono andare a cazzeggiare. E in ogni caso come vedi siamo d'accordo : solo in alcuni lavori (principalmente quelli da ufficio)è possibile lo sw e spesso non per tutta la settimana ...chi decide alla fine lo fa per il bene dell'attività non tanto perchè i lavoratori vogliono andare a cazzeggiare in ufficio..
Prendendo il picco massimo rilevato di PIL italiano pari a 2399 migliaia di miliardi di USD (2008) e l'ultimo dato rilevato 2004 migliaia di miliardi di USD (2019) è palese che il seppur presente calo è stato ininfluente da un punto di vista demografico.
La riprova è semplicissima: lo stile di vita medio in Italia non quasi per niente cambiato. Le famiglie continuano a fare pressappoco le stesse ferie che facevano prima, comprarsi le stesse auto ecc... ecc... c'è stato un impoverimento ma ha riguardato una percentuale di popolazione risibile rispetto ai grandi numeri che guidano a livello macroscopico la società.
Poi ripeto, non è che devi credermi perché certe cose le dico io eh, scaricati da qualsiasi sito attendibile la classifica delle nazioni per PIL e quella della natalità e vedrai che sono esattamente invertite.
Se io vivo bene, vivo da benestante (ripeto non intendo Berlusconi ma il piccolo borghese) non rischio il mio benessere con tanti figli. Ne faccio uno o al massimo due su cui concentro i miei sforzi per far si che si laurei e conduca una vita di benessere come la mia. Una famiglia che sta bene anche se guadagnasse molto non ha un interesse biologico nel fare tanti figli ed è un istinto normalissimo... la scoperta dell'acqua calda.
Al contrario più le condizioni di vita peggiorano, più sei in povertà, con basso livello culturale, a rischio della vita più l'istinto ti porta a fare quanti più figli possibili perché per te già la sopravvivenza è un traguardo.
Non è un caso se la natalità anche in Italia è sostenuta in gran parte da immigrati che vivono spesso ai margini.... è la loro stessa condizione e vissuto a far si che l'istinto gli dica di far più figli.
Ripeto questo non è che l'ho inventato io... se fai un po' di ricerche troverai ampia documentazione.
la riprova è semplicissima, come dici tu,
la famiglie italiane formate in questo periodo e quelle che per causa di questa crisi hanno perso il lavoro NON hanno lo stesso tenore di vita e non hanno le stesse macchine, le stesse ferie etc . ma probabilmente tutti abbiamo un reddito inferiore (tranne qualche isola felice)per via di stipendi che quantomeno sono stati fermi per anni oltre che erosi dall'inflazione (pensa al blocco stipendiale della PA e delle pensioni durato dal 2008 fino al 2018 senza manco la rivalutazione, solo d'inflazione avranno perso un 15 per cento e gli è andata bene che è stata ovviamente bassa e quasi nulla nell'ultimo periodo).
poi è un processo che dura nel tempo, prima si considerano i patrimoni famigliari e le risorse derivante e poi si manifestano gli effetti...
ste cose le studio quindi ovvio che NON mi credo a qullo che dici tu e alle teorie strampalate a cui fai riferimento...
di solito ai CROLLI del PIL si assiste alle fughe di massa all'estero e non certo all'aumento della popolazione via aumento della natalità
anche i paesi africani tipo nigeria hanno avuto un boom di nascite conseguenti ad aumenti mostruosi del pil (ma basterebbe guardare all'italia degli anni 60).
semmai sono i fenomeni culturali che influiscono meno (anche quelli influiscono ovviamente):...
Se è per questo non faranno proprio alcun cambiamento né come dico io né in altri modi fino a che non sarà conveniente economicamente e sperando che sia ancora in tempo per il pianeta.
Non penso che esista una classe politica che sia così lungimirante non dico da applicare la mia idea ma anche solo di applicare una qualsiasi idea a lungo termine che possa cambiare in maniera sostanziale le cose per il semplice fatto che il giorno stesso che chiederai di rinunciare a qualcosa firmi un suicidio politico oltre che a tanti altri motivi economici quindi figurati... non verrà fatto niente se non quello per cui ci sono interessi e solo casualmente ha anche attinenza con l'ecologia.
Come ho risposto sopra perché il mio ideale sarebbe uno stato funzionale e che come tutti gli ideali sono destinati ad infrangersi contro la realtà. Non dico l'Italia ma in generale non nutro grandi speranze che vengano fatti e promossi dai governi veri cambiamenti se non quelli che celano altri interessi economici e che solo casualmente o per marketing vanno nella direzione dell'ecologia.
Il tuo esempio è palese... l'interesse delle case automobilistiche ha prevalso su quello all'incentivare i mezzi pubblici. Ti dirò di più... un partito che eroga aiuti per l'acquisto di auto private sicuramente ottiene più consenso che non se usa gli stessi soldi per il trasporto pubblico. Quindi 2 piccioni con una fava.
le cose possono anche esser fatte gradualmente il problema è che deve formarsi un consenso politico legato alla buona amministrazione (molto difficile).
ma l'iniziativa parte e deve essere portata avanti dalle istituzioni perchè solo loro possono influire come del resto stanno facendo aiutando in modo consistente sia l'auto elettrica (secondo me forse sbagliando, almeno in certi contesti ) e le energie rinnovabili (e qui fan sicuramente bene).
quel che dici nell'ulitmo passaggio legato all'automobile è vero...però si è scelto in realtà la strada più semplice, ma secondo me non è corretto dire che i cittadini avrebbero preferito l'auto piuttosto che i mezzi pubblici...io attualmente penso non sia del tutto vero....nei fatti una alternativa non c'è e dove c'è molti si affidano al mezzo pubblico (vedi anche esempi esteri) e non perchè non possono permettersi l'auto privata...
Questa si chiama fantascienza perché se anche veramente potesse esistere una forma di governo perfetta che non si piega a interessi di parte ecc... ecc... che è impossibile per ovvi motivi comunque nessuna nazione nemmeno gli USA avrebbero un potere talmente forte da poter evitare questo tipo di cose.
Se veramente puntate a un mondo in cui ciò non avviene allora non sono io il sognatore illuso... devo ricredermi.
Infatti non è così. Dati ufficiali CIPE il reddito procapite italiano è diminuito di poco più di 1000€ lordi e non da 10.000 a 9.000 ma sempre dati CIPE a 27.000€ a testa. Se consideri che nella media ci sono i disoccupati a 0 o poco più, lavoratori stagionali che guadagnano solo per alcuni mesi ecc... ecc... significa che se fai il reddito medio dei lavoratori attivi il dato sale e di molto. Non so perché in Italia ci sia questa moda di volersi dipingere come morti di fame ma in Italia il reddito è ad oggi più che buono per la stragrande maggioranza della popolazione. Non solo questi sono i dati ufficiali... se andassimo a vedere i redditi reali vedi nero e compagnia bella allora i dati salirebbero alle stelle.
Tanto per darti un dato di tutte le auto immatricolate a Marzo 2021 i SUV hanno raggiunto il 42,5% di quota di mercato... non mi sembra che sia esattamente un dato che riflette l'idea che mi vuoi vendere di famiglie alla fame.
semmai sono i fenomeni culturali che influiscono meno (anche quelli influiscono ovviamente):...
Questi aumenti della natalità non sono determinati dall'aumento del PIL ma dal fatto che famiglie ancora poverissime si ritrovarono a vivere in una società che fino a pochi anni prima su 10 nati 8 morivano giovani a un'altra vita in cui su 10 nati 9 arrivavano a invecchiare. Non a caso nel giro di meno di un decennio arrivò la correzione demografica con il declino netto delle nascite. Le famiglie non volevano più 10 figli che erano diventati un peso ma pochi figli su cui concentrare gli sforzi per garantirgli un futuro.
Te mischi causa ed effetto... pensi che sia l'aumento del PIL ad aver innalzato la natalità ma la natalità era elevata anche prima, semplicemente prima si moriva spesso e quindi le tante nascite non portavano a un grande cambio di popolazione.
Non lo definirei molto difficile... sinceramente rientra nel campo della super-fantascienza. Mi spiego meglio: è talmente irrealistico che sarebbe irrealistico anche nel contesto di un film di fantascienza.
Guarda che non lo stanno mica facendo per l'ecologia... l'auto elettrica viene spinta perché tutti i più grandi costruttori sono ormai certi di non poter sviluppare il motore ICE a prezzi accettabile oltre Euro 7. E già Euro 7 è un aggiornamento per modo di dire... praticamente difficilmente si noteranno differenze sostanziali.
Quindi non è che stanno facendo il buon governo... stanno semplicemente seguendo gli interessi economici di una industria che altrimenti rischiava di collassare.
Non so dove abiti ma qua, in Toscana, è pieno di mamme che per fare 5Km in città usano il SUV anche laddove ci sono ampie possibilità di mezzi pubblici. La gente userà i mezzi pubblici (a parte troppo pochi di buona volontà solo se vi è costretta.
Se veramente puntate a un mondo in cui ciò non avviene allora non sono io il sognatore illuso... devo ricredermi.
In Italia era così fino agli anni80
In molti paesi è ancora così.... Per esempio in alcuni paesi in fortissima crescita in Asia (non solo Cina)
grazie...si può anche discutere senza essere maleducati
"Se tutti gli Italiani invece di continuare a comprare quella famosa marca di collant ( che con bilanci più che attivi ha delocalizzato in Romania) l'altra concorrente italiana avrebbe avuto bisogno di assumere personale per il boom di richieste, e probabilmente sarebbe stata costretta anche ad aumentarne lo stipendio invece che ridurlo"
visione molto semplicistica....al netto delle economie di scale magari la concorrente italia si sarebbe limitata ad assumere quelli licenziati dall'altra fabbrica.
quello che ti sfugge è che quelli rimasti a spasso, apparte i collant, sono comunque necessitati beni e prodotti essenziali e, senza reddito, devono per forza farlo a minor prezzo....
ma apparte questo il problema sta a monte ovvero libertà di circolazione di merci e capitali anche con paesi che non rispettano standard produttivi ....ed è sempre un problema di tipo politic/istituzionale e non riguarda quelli che fanno la spesa al lidl perchè la trovano conveniente/adeguata al loro salario...
No.
Si abbassa il PIL, ma aumenta la spesa della famiglie:
o il PIL è slegato dai redditi famigliari, oppure è un'incongruenza che devi dimostrare.
Fatto sta che il calo demografico non lo puoi correlazionare al calo del pil per alcune semplici ragioni:
1) Una stagnazione del PIL non ha ridotti la spesa delle famiglie ( che anzi secondo l'ISTAT ha continuato a crescere)
2) Le nazioni con più alta crescita demografica sono quelle con benessere sociale inferiore, e man mano che questo aumenta vediamo un calo demografico
3) Maggiore è l'aspettativa economica minore è la crescita demografica ( i figli sono una limitazione del proprio benessere e divertimento )
4) A parità di nazione i figli nelle famiglie più agiate sono in numero minore rispetto a quelle con più basso reddito.
In definitiva:
Vacanze, feste, apericene, discoteche, carriera sono in contrapposizione con il generare una prole, ed anzi ne sono una tomba ( a meno che tu non possa permetterti una tata h24) a dimostrazione ( ci sono statistiche precise dell'ISTAT e non sono io a dirle) che l'egoismo dei potenziali genitori al dover rinunciare a qualcosa che hanno ( e che la popolazione meno agiata non ha) è una ( se non la) delle principale causa della decrescita demografica ( decrescita che inizia ad avvertirsi anche in Cina che ha dichiarato sparita la povertà assoluta nonostante un aumento del PIL a due cifre anno su anno).
Quindi non metterci in mezzo la macroeconomia in un settore che è prettamente sociale.
Infatti non è così. Dati ufficiali CIPE il reddito procapite italiano è diminuito di poco più di 1000€ lordi e non da 10.000 a 9.000 ma sempre dati CIPE a 27.000€ a testa. Se consideri che nella media ci sono i disoccupati a 0 o poco più, lavoratori stagionali che guadagnano solo per alcuni mesi ecc... ecc... significa che se fai il reddito medio dei lavoratori attivi il dato sale e di molto. Non so perché in Italia ci sia questa moda di volersi dipingere come morti di fame ma in Italia il reddito è ad oggi più che buono per la stragrande maggioranza della popolazione. Non solo questi sono i dati ufficiali... se andassimo a vedere i redditi reali vedi nero e compagnia bella allora i dati salirebbero alle stelle.
vabbè ma sei i dati li vuoi leggere come ti pare
il reddite procapite medio non è lo stipendio medio
dovresti confrontare la distribuzioene dei redditi ... il numero di lavoratori attivi (nel 2006 più basso rispetto al 2019, quindi in meno producevano più ricchezza da spartire su tutti )
tra l'altro
NON si considera la differenza con i paesi similari in europa dove invece il reddito è aumentato (e che sono i benchmark per la maggior parte dei produttori del mercato in relazione ai quali si parametrano i prezzi dei beni).
ci sono questi dati sul cipe ...ad occhio dal grafico mentre l'italia è scesa di 1.000 euro lordi...la media della zona euro è salita di 2.000euro lordi... e lo stesso quella della UE (in realtà circa 2500)- che ad oggi sopravanza la media italiana mentre nel 2006 era ben sotto ( ed eravamo alla pari con la zona euro)
incommentabile il fatto che si considerano i dati nominali ma tant'è... (considerando quelli reali probabilmente anche gli europei sono più poveri rispetto al 2006).... solo di inflazione si perde almeno un 15% in ricchezza reale
http://www.programmazioneeconomica....%20pro%20capite
ancora più evidente il dato sulla povertà
dal 3% circa del 2006 a quasi al 7% del 2019 e oltre l'8 per il 2020
direi che questo taglia la testa al toro
però probabilmente tutte queste cose non impattano con la natalità....
Tanto per darti un dato di tutte le auto immatricolate a Marzo 2021 i SUV hanno raggiunto il 42,5% di quota di mercato... non mi sembra che sia esattamente un dato che riflette l'idea che mi vuoi vendere di famiglie alla fame.
e qua si può chiudere la discussione visto il citare a sproposito i dati...
ma perchè vai a prendere proprio MARZO 2021?
mettendo in evidenza chi sta bene in quel mese, è riuscito a prendere la macchina nuova e ha preso prevalentemente un suv (parliamone)...ma in questo contesto significativo di mercato però: https://www.quattroruote.it/news/me...marzo_2021.html
cioè in un contesto in cui chi non poteva ha continuato a tenere l'auto precedente un calo rispetto al 2019 del 12per cento (e non parliamo degli anni d'oro 2006 e precedenti).
e chi poteva cambiarla ha preso al max una segmento C ...ovvero RENEGADE e/o PUMA e le altre sono Sandero, captur etc etc quindi auto medie o medio piccole NON MACCHINONI come vorresti fare intendere tu).
Panda e 500 sono di gran lunga le più vendute...
e difatti
https://leasenews.it/news/dati-di-s...e-di-marzo-2021
"Sotto il profilo dei segmenti in marzo le city car si confermano al 15,7% di quota (17% nel 1° trimestre), le utilitarie salgono al 38,8%, in linea con il 39,1% del trimestre; stabili all’1,8% nel mese e nel cumulo le vetture del segmento E e quelle del segmento F allo 0,3%. Le medie (C) ridimensionano la quota al 29,6% (29% in gennaio-marzo), mentre il segmento D sale al 13,7% (12,8% nel cumulato)."
il che significa che la massa compra di meno . in proporzione al minore quantitativo venduto (non in termini assoluti) si vende qualche pezzo di segmento alto in più (magari in termini assoluti inferiore rispetto a quello che si vendeva prima)
sembri quegli agenti immobiliari che dicono che il prezzo delle case con il covid è aumentato.
Magari è anche vero che sono aumentate dello zero virgola ma magari se ne sono vendute il 50per cento in meno solo che chi comprava nonostante il covid era gente benestante che in media ha speso un pò in più
e qui è uguale...
ma sicuro ad aprile sarà andata meglio....
https://www.quattroruote.it/news/me...0mercato%20dell'auto%20italiano%20continua%20a%20lanciare%20segnali%20negativi.&text=In%20dettaglio%2C%20secondo%20i%20dati,delle%20sole%204.295%20di%20aprile
eh no
ma almeno a maggio
https://www.quattroruote.it/news/me...20maggio%202020.
neppure
pero tanti sono "SUV"
confrontiamo l'italia con gli altri paesi europei please...e vediamo quanto è calato il mercato auto italiano a confronto (anche rispetto al passato)
non spariamo falsità su quanti suv comprano gli italiani aiutati da SUPER INCENTIVI....
1997 2.402.339
1998 2.374.679
1999 2.331.880
2000 2.425.496
2001 2.417.110
2002 2.288.712
2003 2.247.746
2004 2.264.867
2005 2.237.678
2006 2.326.400
2007 2.493.813
2008 2.162.229
2009 2.159.312
2010 1.961.561
2011 1.749.090
2012 1.402.979
2013 1.304.557
2014 1.360.492
2015 1.575.624
2016 1.825.693
2017 1.971.197
2018 1.910.632
questo l'andamento
nel 2018 stavamo a quasi 600.000 in meno rispetto al 2007
guarda sul sito del cipe ci stava pure il grafico....meglio sarebbe stato postare quello a sostegno della tua tesi...
Questi aumenti della natalità non sono determinati dall'aumento del PIL ma dal fatto che famiglie ancora poverissime si ritrovarono a vivere in una società che fino a pochi anni prima su 10 nati 8 morivano giovani a un'altra vita in cui su 10 nati 9 arrivavano a invecchiare. Non a caso nel giro di meno di un decennio arrivò la correzione demografica con il declino netto delle nascite. Le famiglie non volevano più 10 figli che erano diventati un peso ma pochi figli su cui concentrare gli sforzi per garantirgli un futuro.
Te mischi causa ed effetto... pensi che sia l'aumento del PIL ad aver innalzato la natalità ma la natalità era elevata anche prima, semplicemente prima si moriva spesso e quindi le tante nascite non portavano a un grande cambio di popolazione.
guarda pil su aumenta la popolazione
pil giù diminuisce (probabilmente per l'effetto fuga prima ancora che per il calo delle nascite che effettivamente è legato anche a fattori culturali come giustamente hai messo in evidenza tu).
non è difficile (così come non è difficile capire che l'aumento del pil in paesi a forte natalità ha creato le condizioni per la sopravvivenza dei molti nati e dunque l'aumento della popolazione...quindi è sempre l'aumento del pil a causare l'aumento della popolazione). non è difficile capire che forte natalità e pil basso (=poco benessere) non portano ad aumento della popolazione....
secondo me sei tu a confondere la causa con l'effetto
del resto è universalmente noto che più PIL (più reddito) uguale più benessere . meno pil uguale meno reddito . meno reddito = meno benessere... poi ci sono quelli della decrescita (in)felice...
Quindi non è che stanno facendo il buon governo... stanno semplicemente seguendo gli interessi economici di una industria che altrimenti rischiava di collassare.
tutte le case automobilistiche sono CONTRO l'auto elettrica (Basta guardare le dichiarazioni pubbliche dei vari ceo a partire dalla Fiat dei tempi di marchionne, alla toyota, alla nissan, alla volkswagen)...sono entrate nel mercato solo quando sono stati deliberati le TASSE VERDI e gli AIUTI DI STATO per l'auto elettrica....solo a quel punto produrre l'auto elettrica è diventato conveniente da un punto di vista economica....
tanto valeva incentivare la ricerca per superare gli attuali limiti dei motori termici...
ma tanto il problema della CO2 si risolverà con altre tecnologie...
di sicuro son d'accordo con te non è un problema ecologico ma piuttosto geopolitico
ma proprio per questo nessuna rilevanza hanno gli attuali limiti tecnici relativamente a normative pro ambiente che entreranno in vigore nel futuro ....più banalmente se avessero voluto tutelare l'industria NON avrebbero messo limiti ecologici insostenibili...(ancora una volta ci vedo un problema di consequenzialità nel tuo argomentare)...
l'occhiometro spesso inganna i dati di mercato no
(pensa io ho tanti amici che farebbero i salti di gioia a viaggiare con i mezzi ma non lo fanno perchè i loro paesi non sono serviti, magari il luogo di lavoro si)....e altri invece che viaggiano perchè invece anche il comune di partenza è servito (con servizi non certo impeccabili ma sicuramente molto più economici di una improponibile, sul piano economico, auto privata)....
l'occhiometro spesso inganna i dati di mercato no
(pensa io ho tanti amici che farebbero i salti di gioia a viaggiare con i mezzi ma non lo fanno perchè i loro paesi non sono serviti, magari il luogo di lavoro si)....e altri invece che viaggiano perchè invece anche il comune di partenza è servito (con servizi non certo impeccabili ma sicuramente molto più economici di una improponibile, sul piano economico, auto privata)....
Oltre a questo spesso per andare da x a y ti tocca fare coindidenza a z, oppure oltre una certa ora non hai più la possibilità:
Dal capoluogo di regione vs il mio comune c'è un autobus alle 14:00 ed uno alle 18:00 per molti potrebbe andar bene, tranne che se capita un imprevisto al lavoro e ti tocca tardare 30 min fai 100km a piedi.
Si abbassa il PIL, ma aumenta la spesa della famiglie:
o il PIL è slegato dai redditi famigliari, oppure è un'incongruenza che devi dimostrare.
Fatto sta che il calo demografico non lo puoi correlazionare al calo del pil per alcune semplici ragioni:
1) Una stagnazione del PIL non ha ridotti la spesa delle famiglie ( che anzi secondo l'ISTAT ha continuato a crescere)
2) Le nazioni con più alta crescita demografica sono quelle con benessere sociale inferiore, e man mano che questo aumenta vediamo un calo demografico
3) Maggiore è l'aspettativa economica minore è la crescita demografica ( i figli sono una limitazione del proprio benessere e divertimento )
4) A parità di nazione i figli nelle famiglie più agiate sono in numero minore rispetto a quelle con più basso reddito.
In definitiva:
Vacanze, feste, apericene, discoteche, carriera sono in contrapposizione con il generare una prole, ed anzi ne sono una tomba ( a meno che tu non possa permetterti una tata h24) a dimostrazione ( ci sono statistiche precise dell'ISTAT e non sono io a dirle) che l'egoismo dei potenziali genitori al dover rinunciare a qualcosa che hanno ( e che la popolazione meno agiata non ha) è una ( se non la) delle principale causa della decrescita demografica ( decrescita che inizia ad avvertirsi anche in Cina che ha dichiarato sparita la povertà assoluta nonostante un aumento del PIL a due cifre anno su anno).
Quindi non metterci in mezzo la macroeconomia in un settore che è prettamente sociale.
IL PIL è una identità reddito e spesa
cala il reddito DIMINUISCE la spesa...
l'abc
da wiki
Il PIL (prodotto interno lordo) può essere considerato come:
il valore totale della spesa fatta dalle famiglie per i consumi e dalle imprese per gli investimenti; vale infatti l'identità keynesiana {\displaystyle Y=C+G+I+(X-M)}Y=C+G+I+(X-M), dove {\displaystyle Y}Y è il PIL, {\displaystyle C}C sono i consumi finali, {\displaystyle G}G è parte della spesa dello Stato ovvero quella per i consumi finali, gli stipendi del personale e gli investimenti pubblici, {\displaystyle I}I gli investimenti privati, mentre il termine {\displaystyle (X-M)}{\displaystyle (X-M)} indica la bilancia commerciale ovvero il saldo tra esportazioni (X) e importazioni (M); l'identità vale in quanto la quota del prodotto destinata alla vendita, ma non effettivamente venduta si traduce in un aumento delle scorte, che sono una componente degli investimenti;
se PIL cala e aumenta la spesa delle famiglie (magari per il semplice effetto dell'inflazione) vuol dire che diminuisce il risparmio e la quota per le spese NON necessarie (tra le quali tristemente i figli, ma anche quella per consumi voluttuari ovvero quelle per vacanze, feste, apericene, discoteche). che poi vorrei vedere da dove hai preso quel dato e qual è l'orizzonte temporale di riferimento
EDIT infatti dopo un rapido controllo ho appurato che, NONOSTANTE l'inflazione dal 2006 al 2019, la spesa delle famiglie è rimasta pressochè invariata a circa 2.500medie al mese...quindi vuol dire che è diminuita almeno per l'effetto dell'inflazione concordemente con il calo del PIL ...
del resto ....non ci potevano essere dubbi
IL PIL è una identità reddito e spesa
cala il reddito DIMINUISCE la spesa...
l'abc
da wiki
Il PIL (prodotto interno lordo) può essere considerato come:
il valore totale della spesa fatta dalle famiglie per i consumi e dalle imprese per gli investimenti; vale infatti l'identità keynesiana {\displaystyle Y=C+G+I+(X-M)}Y=C+G+I+(X-M), dove {\displaystyle Y}Y è il PIL, {\displaystyle C}C sono i consumi finali, {\displaystyle G}G è parte della spesa dello Stato ovvero quella per i consumi finali, gli stipendi del personale e gli investimenti pubblici, {\displaystyle I}I gli investimenti privati, mentre il termine {\displaystyle (X-M)}{\displaystyle (X-M)} indica la bilancia commerciale ovvero il saldo tra esportazioni (X) e importazioni (M); l'identità vale in quanto la quota del prodotto destinata alla vendita, ma non effettivamente venduta si traduce in un aumento delle scorte, che sono una componente degli investimenti;
se PIL cala e aumenta la spesa delle famiglie (magari per il semplice effetto dell'inflazione) vuol dire che diminuisce il risparmio e la quota per le spese NON necessarie (tra le quali tristemente i figli, ma anche quella per consumi voluttuari ovvero quelle per vacanze, feste, apericene, discoteche). che poi vorrei vedere da dove hai preso quel dato e qual è l'orizzonte temporale di riferimento
EDIT infatti dopo un rapido controllo ho appurato che, NONOSTANTE l'inflazione dal 2006 al 2019, la spesa delle famiglie è rimasta pressochè invariata a circa 2.500medie al mese...quindi vuol dire che è diminuita almeno per l'effetto dell'inflazione concordemente con il calo del PIL ...
del resto ....non ci potevano essere dubbi
Passare da 2200 a quasi 2600 ( dal 98 al 2018) ti sembra stabile?
Sul PIL non dimenticare come l'Italia sia un paese esportatore e questo ha inciso molto sul totale ( se OMSA produce in Romania il suo fatturato viene tolto al Pil Italiano, ma le sue vendite in Italia rimangono costanti.
Si è Passati da un rapporto Export import di 1.125 del 98 ad un rapporto di 1,092 del 2018 che non è poco.
Come pure considerare il Boom demografico del Niger effetto della crescita del Pil ( a fronte di un reddito procapite ponderato stabile) senza considerare l'innalzamento dell'attesa di vita e la riduzione della mortalità infantile è altresì fuorviante ( si è passato da 132 morti entro il primo anno di vita del 2000 a 69 morti del 2019 ogni 100 bambini che sopravvivono al primo anno di vita)
Sul PIL non dimenticare come l'Italia sia un paese esportatore e questo ha inciso molto sul totale ( se OMSA produce in Romania il suo fatturato viene tolto al Pil Italiano, ma le sue vendite in Italia rimangono costanti.
Si è Passati da un rapporto Export import di 1.125 del 98 ad un rapporto di 1,092 del 2018 che non è poco.
Come pure considerare il Boom demografico del Niger effetto della crescita del Pil ( a fronte di un reddito procapite ponderato stabile) senza considerare l'innalzamento dell'attesa di vita e la riduzione della mortalità infantile è altresì fuorviante ( si è passato da 132 morti entro il primo anno di vita del 2000 a 69 morti del 2019 ogni 100 bambini che sopravvivono al primo anno di vita)
no non è stabile
è in forte calo ....
la spesa reale delle famiglia è in forte calo.
se consideri l'inflazione la spesa REALE delle famiglie per essere uguale a quella del 1998 dovrebbe essere di 3180 euro...
quella nominale è del tutto stabile tra il 2006 e il 2019
ma chiaramente andrebbe depurato sempre l'effetto dell'inflazione....
https://www.ilsole24ore.com/art/ist...4P?refresh_ce=1
esportiamo meno?certo con l'euro siamo meno competitivi...sei tu che dovresti spiegarmi come mai questo effetto influirebbe positivamente (almeno stando a quello che dici) sulla spesa delle famiglie ... io dico quello che dice l'economia classica (e i dati) ovvero diminuisce il pil, dimuniscono i redditi diminuisce la spesa delle famiglie, nonchè soprattutto la quota spesa dedicata ai consumi non essenziali compresi i figli (che nei paesi evoluti sono una spesa ulteriore e sono evitabile.. asilo, scuola ecc.)
però abbi pazienza inutile avvoltolarsi in voli pindarici quando si è dimostrato di ignorare la definizione di pil (ovvero l'abc)
di decrescita ne esiste una sola ....quella infelice...
il niger conferma quello che dico sale il pil salgono le condizioni di vita sale la popolazione (e poi grazie al caz che il reddito MEDIO spalmato su una popolazione che è il quintiplo rimane stabile -che manco è vero perchè è cmq il doppio rispetto agli anni 90/2000...).mi sembra che tu sia d'accordo con me con quello che dici...
"si è passato da 132 morti entro il primo anno di vita del 2000 a 69 morti del 2019 ogni 100 bambini che sopravvivono al primo anno di vita)"
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