SAP
Più della metà degli italiani è disposta a spendere di più per prodotti sostenibili. La ricerca di SAP
di Alberto Falchi pubblicata il 25 Giugno 2021, alle 19:01 nel canale MarketSeconda uno studio realizzato da SAP e Qualtrics, per il cibo, i trasporti e la manutenzione dell’auto, i consumatori del Bel Paese sarebbero disposti a pagare di più. La posizione cambia se si parla di utilities
87 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoè in forte calo ....
la spesa reale delle famiglia è in forte calo.
se consideri l'inflazione la spesa REALE delle famiglie per essere uguale a quella del 1998 dovrebbe essere di 3180 euro...
quella nominale è del tutto stabile tra il 2006 e il 2019
ma chiaramente andrebbe depurato sempre l'effetto dell'inflazione....
https://www.ilsole24ore.com/art/ist...4P?refresh_ce=1
esportiamo meno?certo con l'euro siamo meno competitivi...sei tu che dovresti spiegarmi come mai questo effetto influirebbe positivamente (almeno stando a quello che dici) sulla spesa delle famiglie ... io dico quello che dice l'economia classica (e i dati) ovvero diminuisce il pil, dimuniscono i redditi diminuisce la spesa delle famiglie, nonchè soprattutto la quota spesa dedicata ai consumi non essenziali compresi i figli (che nei paesi evoluti sono una spesa ulteriore e sono evitabile.. asilo, scuola ecc.)
però abbi pazienza inutile avvoltolarsi in voli pindarici quando si è dimostrato di ignorare la definizione di pil (ovvero l'abc)
di decrescita ne esiste una sola ....quella infelice...
il niger conferma quello che dico sale il pil salgono le condizioni di vita sale la popolazione (e poi grazie al caz che il reddito MEDIO spalmato su una popolazione che è il quintiplo rimane stabile -che manco è vero perchè è cmq il doppio rispetto agli anni 90/2000...).mi sembra che tu sia d'accordo con me con quello che dici...
"si è passato da 132 morti entro il primo anno di vita del 2000 a 69 morti del 2019 ogni 100 bambini che sopravvivono al primo anno di vita)"
Però mettiamo i dati completi:
Lo stipendio medio di un operaio ( perchè di questi stiamo parlando) nel 1998 in piemonte/lombardia era di 1.300.000 lit
nel 2018 era di 2.300.000 lit ( puoi fare la conversione o meno)
Dal 98 al 2018 l'inflazione è stata del 43%
Lo stipendio dei suddetti operai si è rivalutato di oltre il 70%
Quindi non hanno perso affatto potere d'acquisto gli impiegati, quanto piuttosto hanno perso il lavoro a causa delle chiusure delle attività dove prestavano lavoro.
La quota del mercato mondiale dell'Italia in controvalore nel 1998 era di 3.85%, nel 2018 è sceso a 2.83%.
Tutto questo si riassume in:
Maggiore importazione ( ed i numeri sono li a dimostrarlo)
Minor esportazione ( dovuto sopratutto a delocalizzazioni)
Consumi in crescita per chi è impiegato.
Tasso di occupazione del 98 55%
tasso di occupazione nel 2018 58%.
I numeri sono quelli.
Non è calata ne l'occupazione ne il reddito da occupazione operaia, eppure i nostri carissimi concittadini hanno preferito premiare chi toglieva reddito e pil interno delocalizzando senza una reale necessità impellente di risparmio dovuto a effettive ristrettezze economiche.
A causa della grande crisi economica che ha investito l'Italia notiamo anche un grande aumento delle vacanze all'estero da parte degli italiani che hanno quasi triplicato tale prassi dal 98 al 2018.
Quindi meglio risparmiare acquistando prodotti di dubbio valore economico o salutare acquistando estero per poi fare vacanze in Spagna, Portogallo, Grecia e divertirsi.
Che ci sia crisi in Italia è innegabile, ma che l'italiano non ne è lui stesso l'artifice è difficile da confutare.
Lo stipendio medio di un operaio ( perchè di questi stiamo parlando) nel 1998 in piemonte/lombardia era di 1.300.000 lit
nel 2018 era di 2.300.000 lit ( puoi fare la conversione o meno)
Dal 98 al 2018 l'inflazione è stata del 43%
Lo stipendio dei suddetti operai si è rivalutato di oltre il 70%
Quindi non hanno perso affatto potere d'acquisto gli impiegati, quanto piuttosto hanno perso il lavoro a causa delle chiusure delle attività dove prestavano lavoro.
La quota del mercato mondiale dell'Italia in controvalore nel 1998 era di 3.85%, nel 2018 è sceso a 2.83%.
Tutto questo si riassume in:
Maggiore importazione ( ed i numeri sono li a dimostrarlo)
Minor esportazione ( dovuto sopratutto a delocalizzazioni)
Consumi in crescita per chi è impiegato.
Tasso di occupazione del 98 55%
tasso di occupazione nel 2018 58%.
I numeri sono quelli.
Non è calata ne l'occupazione ne il reddito da occupazione operaia, eppure i nostri carissimi concittadini hanno preferito premiare chi toglieva reddito e pil interno delocalizzando senza una reale necessità impellente di risparmio dovuto a effettive ristrettezze economiche.
A causa della grande crisi economica che ha investito l'Italia notiamo anche un grande aumento delle vacanze all'estero da parte degli italiani che hanno quasi triplicato tale prassi dal 98 al 2018.
Quindi meglio risparmiare acquistando prodotti di dubbio valore economico o salutare acquistando estero per poi fare vacanze in Spagna, Portogallo, Grecia e divertirsi.
Che ci sia crisi in Italia è innegabile, ma che l'italiano non ne è lui stesso l'artifice è difficile da confutare.
dove li hai presi i dati completi su topolino? poi tu ti riferisci allo stipendio medio dell'operaio, secondo te sarebbe più completo della spesa reale delle famiglie?? ma poi sto dato pare veramente esageratamente basso (1mil e 300 forse nel 1990)....
spari una serie di dati con spiegazioni che sono un guazzabublio logico incredibile on affermazioni che sono in contraddizione l'una con l'altra e con le più semplice nozioni economiche che tu hai già ampiamente dimostrato di ignorare (vedi il pil)
come fai a dire che la produzione cala a causa delle chiusure delle attività, ma ci sono meno esportazioni (e grazie con l'euro) però gli stipendi salgongo e gli itualiani sono più ricchi (almeno gli operai) e lavorano di più (perchè non comprendi cosa misura il dato sull'occupazione che non è lo specchio di quello della disoccupazione) . e però l'italia è in crisi per colpa per colpa del cervello degli italiani...
unica cosa giusta che hai detto è che con l'euro gli italiani vannoa fare le vacanze all'estero più di prima GIà PERCHé A CASA LORO NON POSSONO FARSELE e così andanvano in tunisia marocco egitto quando si poteva...ed ora vanno in croazia montenegro albania romania canarie grecia porotogallo tutti paesi con monete svalutate (o costo della vita inferiore). senza cosniderare che è cambiata anche l'industria dei trasporti aerei i cui costi si sono sensibilmente abbassati rispetto al passato...
spari una serie di dati con spiegazioni che sono un guazzabublio logico incredibile on affermazioni che sono in contraddizione l'una con l'altra e con le più semplice nozioni economiche che tu hai già ampiamente dimostrato di ignorare (vedi il pil)
come fai a dire che la produzione cala a causa delle chiusure delle attività, ma ci sono meno esportazioni (e grazie con l'euro) però gli stipendi salgongo e gli itualiani sono più ricchi (almeno gli operai) e lavorano di più (perchè non comprendi cosa misura il dato sull'occupazione che non è lo specchio di quello della disoccupazione) . e però l'italia è in crisi per colpa per colpa del cervello degli italiani...
unica cosa giusta che hai detto è che con l'euro gli italiani vannoa fare le vacanze all'estero più di prima GIà PERCHé A CASA LORO NON POSSONO FARSELE e così andanvano in tunisia marocco egitto quando si poteva...ed ora vanno in croazia montenegro albania romania canarie grecia porotogallo tutti paesi con monete svalutate (o costo della vita inferiore). senza cosniderare che è cambiata anche l'industria dei trasporti aerei i cui costi si sono sensibilmente abbassati rispetto al passato...
Non su Topolino, ma da Confindustria Lombardia.
Ma potrei darti i miei in Emilia:
1999 1680000 Lit specializzato settore legno.
2010 1660€.
In 11 anni quasi più 100%.
Mio fratello trasporti 2000 1650000lit. Oggi 1680€..
Ma poi hai fatto una minima ricerca su San Google con i termini:
Stipendio medio anno 2000?
Forse non hai affatto presente gli stipendi dell'epoca e di come da 1300000 si passava a circa 1580000 solo grazie ad indennità di turno ( se presente) notturno ( se si girava su turni da 8h x 3) ed eventuali sabato.
Quindi mi sa che Topolino lo leggi tu. Eppure su Istat ci sono molti PDF se googli un minimo.
Quello che sostieni è solo il classico mito del:
Si stava meglio quando si stava peggio.
spari una serie di dati con spiegazioni che sono un guazzabublio logico incredibile on affermazioni che sono in contraddizione l'una con l'altra e con le più semplice nozioni economiche che tu hai già ampiamente dimostrato di ignorare (vedi il pil)
come fai a dire che la produzione cala a causa delle chiusure delle attività, ma ci sono meno esportazioni (e grazie con l'euro) però gli stipendi salgongo e gli itualiani sono più ricchi (almeno gli operai) e lavorano di più (perchè non comprendi cosa misura il dato sull'occupazione che non è lo specchio di quello della disoccupazione) . e però l'italia è in crisi per colpa per colpa del cervello degli italiani...
unica cosa giusta che hai detto è che con l'euro gli italiani vannoa fare le vacanze all'estero più di prima GIà PERCHé A CASA LORO NON POSSONO FARSELE e così andanvano in tunisia marocco egitto quando si poteva...ed ora vanno in croazia montenegro albania romania canarie grecia porotogallo tutti paesi con monete svalutate (o costo della vita inferiore). senza cosniderare che è cambiata anche l'industria dei trasporti aerei i cui costi si sono sensibilmente abbassati rispetto al passato...
Inutile discutere con te se ignori completamente i numeri:
Nel 98 c'erano meno occupati, ma più straordinari. Sempre dati istat
Chi faceva le vacanze erano molto meno del 2018 o credi che gli esodi verso il sud erano per andare in albergo?
Ma potrei darti i miei in Emilia:
1999 1680000 Lit specializzato settore legno.
2010 1660€.
In 11 anni quasi più 100%.
Mio fratello trasporti 2000 1650000lit. Oggi 1680€..
Ma poi hai fatto una minima ricerca su San Google con i termini:
Stipendio medio anno 2000?
Forse non hai affatto presente gli stipendi dell'epoca e di come da 1300000 si passava a circa 1580000 solo grazie ad indennità di turno ( se presente) notturno ( se si girava su turni da 8h x 3) ed eventuali sabato.
Quindi mi sa che Topolino lo leggi tu. Eppure su Istat ci sono molti PDF se googli un minimo.
Quello che sostieni è solo il classico mito del:
Si stava meglio quando si stava peggio.
ah ecco vedi 1.650.000 non sono 1.300.000...
poi 2010 si arriva a 1.650 euro ma poi si resta al palo fino al 2020 ....
"quello che sostieni è solo il classico mito del:
Si stava meglio quando si stava peggio"
vaglielo a dire a tutti quelli che sono emigrati a fare i camerieri in Deutscheland o in uK
vaglielo a dire a tutti quelli che hanno comperato una casa tra il 2003 e il 2007 ...quelle si che hanno fatto il botto e siamo rimasti ancora a livelli alti ...quelli si che incidono sulla spesa delle famiglie e non sono conteggiati nel paniere istat...
poi 2010 si arriva a 1.650 euro ma poi si resta al palo fino al 2020 ....
"quello che sostieni è solo il classico mito del:
Si stava meglio quando si stava peggio"
vaglielo a dire a tutti quelli che sono emigrati a fare i camerieri in Deutscheland o in uK
vaglielo a dire a tutti quelli che hanno comperato una casa tra il 2003 e il 2007 ...quelle si che hanno fatto il botto e siamo rimasti ancora a livelli alti ...quelli si che incidono sulla spesa delle famiglie e non sono conteggiati nel paniere istat...
Parli come se i mutui casa sono nati nel 2003 , che l'emigrazione italiana fosse inesistente prima, come se un aumento dei salari del 70% vale meno di un inflazione del 45%.
Praticamente stai dicendo che la matematica è un opinione.
La verità invece è che l'italiano dal 95 in poi ha voluto tenere un tenore di vita molto più alto delle sue possibilità ( controlla i dati vendita usata autovetture, la vita medie delle stesse, il numero e controvalore di smartphone venduti, ma presi a debito, la percentuale di dimissioni per usare il TFR per fare le vacanze, la durata media di elettrodomestici e arredi, il fatturato di concerti, ristoranti, bar ecc).
Per mantenere un tenore di vita superiore alle proprie possibilità l'italiano ha ridotto il consumo di prodotto interno privilegiando il prodotto economico ( e di qualità inferiore estero) causando una riduzione delle effettive ore lavorate ed un aumento delle ore di cassa integrazione.
Questi sono i fatti senza nessuna possibilità di confutarli con numeri reale.
Nel 98 c'erano meno occupati, ma più straordinari. Sempre dati istat
Chi faceva le vacanze erano molto meno del 2018 o credi che gli esodi verso il sud erano per andare in albergo?
Praticamente stai dicendo che la matematica è un opinione.
La verità invece è che l'italiano dal 95 in poi ha voluto tenere un tenore di vita molto più alto delle sue possibilità ( controlla i dati vendita usata autovetture, la vita medie delle stesse, il numero e controvalore di smartphone venduti, ma presi a debito, la percentuale di dimissioni per usare il TFR per fare le vacanze, la durata media di elettrodomestici e arredi, il fatturato di concerti, ristoranti, bar ecc).
Per mantenere un tenore di vita superiore alle proprie possibilità l'italiano ha ridotto il consumo di prodotto interno privilegiando il prodotto economico ( e di qualità inferiore estero) causando una riduzione delle effettive ore lavorate ed un aumento delle ore di cassa integrazione.
Questi sono i fatti senza nessuna possibilità di confutarli con numeri reale.
guarda sei tu che parli dei salari degli operai e pensi che riguardino tutta la nazione....parli di opionioni non supportate dai dati...quando invece sappiamo tutti che l'industria italiana è stata fiaccata dall'euro in favore di quelle concorrenti ed in particolare quella tedesca...nel 2011 grazie alla crisi subprime prima e al governo monti poi conseguenza della crisi dell'euro in italia si è perso il 25per cento di produzione industriale....perchè non più competitiva...
questa è la realtà e questi sono i dati (del resto sono gli stessi che citi tu quando parli di aumento delle importazioni e diminuizione delle esportazioni*, , solo che li attribuisci ad argomentazioni degne di miocuggino....)
la realtà è molto più semplice l'industriale va all'estero perchè può -negli anni 80 era vietato-e perchè la produzione estera e più conveniente (grazie all'euro),
il cittadino italiano compra straniero perchè più conveniente e poi quando le industrie nazionali che non sono andate all'estero cominciano a chiudere e di conseguenza i suoi redditi calano compra straniero perchè è costretto (i discount nascono giusto in questi anni....)-
c'è chi se li trova azzerati perchè disoccupato e chi si trova lo stipendio e la pensione ferma per dieci anni....basta vedere la spesa reale delle famiglie diminuita abbastanza nel periodo e la povertà delle famiglie RADDOPPIATA, e tu continui a sostenere che i salari medi sono cresciuti ) ....
anche per me è abbastanza inutile parlare con chi parla di dati che non ci sono, tipo "la percentuale di dimissioni per usare il TFR per fare le vacanze, la durata media di elettrodomestici e arredi", ma è letteralmente digiuno di nozioni basilari di economia (tipo la definizione del PIL) e dunque ignora i meccanismi fondamentali che ne sono alla base...i quali per manifestarsi possono anche impiegare anni ma arrivano ...
che cosa potrei dirti? apprezzo la passione...alcune considerazioni sono condivisibili, altre magari corrette ma altre in palese contraddizione con altre...
poi sarà anche vero che le spese voluttuarie sono aumentate perchè nel periodo euro fino alla crisi dei mutui subprime era molto facile vedersi concessi prestiti anche per il credito a consumo (cosa prima impossibile)...cosa che è ricominciata alla grande successivamente al 2011.
così come è vero che il PREZZO delle case è aumentato oltre al 50% fino al 2007 incidendo drammaticamente sulla spesa famigliare (e la spese per l'acquisto della casa NON rientra nel calcolo dell'inflazione) . se prima si pagava una rata di mettiamo 500 euro dopo erano diventati 750....giusto quei 250 euro che potevano servire a pagare la retta dell'asilo di un bimbo (ah no perchè probabilmente anche questi neglli anni 80/90 si pagavano moolto meno - e qui immagino non ho dati ma solo esperienze personali, anywayil discorso è che se aumentano i prezzi delle case la spesa delle famiglie si comprime...) o alle mense scolastiche che quando andavo all'asilo io, almeno dalle mie parti, erano a carico del comune...negli anni 80 e 90 TANTA parte di spesa pubblica allievava i bilanci familiari (sanità, trasporti, scuole), ad oggi invece c'è molto di più a carico delle famiglie...
* se guardi nel periodo qual'è il paese le cui esportazioni sono cresciute a bomba è la germania e da cui noi importavamo ....ti lascio le dichiarazioni di un signore che è uno tra gli artefici di cotanta rovina https://www.youtube.com/watch?v=uwOTq2ogy8Q
infine, l'emigrazione italiana era inesistente negli anni 70, 80 , 90, 2000 (eslcudendo quella sud, nord)....oggi siamo tornati alla valigia di cartone...in cui GRAN PARTE dei giovani, anche dal NORD, vanno a lavorare all'estero perchè qui di lavoro non se ne trova o si trova con stipendi non convenienti ( e chi non li accetta viene definito "choosy"...
infine, l'emigrazione italiana era inesistente negli anni 70, 80 , 90, 2000 (eslcudendo quella sud, nord)....oggi siamo tornati alla valigia di cartone...in cui GRAN PARTE dei giovani, anche dal NORD, vanno a lavorare all'estero perchè qui di lavoro non se ne trova o si trova con stipendi non convenienti ( e chi non li accetta viene definito "choosy"...
Evito di quotare il resto perché onestamente non mi interessa continuare a ribadirti di fare ricerche per confutare i numeri.
Invece la parte quotata l'hai letta su paperino?
Dal 1960 al 1990 sono emigrati 11 milioni di italiani ( proprio inesistente?).
Se poi mi nomini il bilancio migratorio invece che la solo emigrazione ti do ragione:
Dal 1991 al 2000 siamo in media a circa 10/12k anno su anno.
Peccato che di solo albenesi disperati ( sai di cosa stiamo parlando ) ne sono arrivati mezzo milione in quegli anni.
Quindi continui a non dare dati veritieri.
Ma ormai mi arrendo discutere con uno che parte col concetto che spendere il meno possibile è giusto si riflette effettivamente nella condizione attuale dell'Italia dove cadono ponti, funivie ed altro per spendere meno.
questa è la realtà e questi sono i dati (del resto sono gli stessi che citi tu quando parli di aumento delle importazioni e diminuizione delle esportazioni*, , solo che li attribuisci ad argomentazioni degne di miocuggino....)
la realtà è molto più semplice l'industriale va all'estero perchè può -negli anni 80 era vietato-e perchè la produzione estera e più conveniente (grazie all'euro),
il cittadino italiano compra straniero perchè più conveniente e poi quando le industrie nazionali che non sono andate all'estero cominciano a chiudere e di conseguenza i suoi redditi calano compra straniero perchè è costretto (i discount nascono giusto in questi anni....)-
c'è chi se li trova azzerati perchè disoccupato e chi si trova lo stipendio e la pensione ferma per dieci anni....basta vedere la spesa reale delle famiglie diminuita abbastanza nel periodo e la povertà delle famiglie RADDOPPIATA, e tu continui a sostenere che i salari medi sono cresciuti ) ....
anche per me è abbastanza inutile parlare con chi parla di dati che non ci sono, tipo "la percentuale di dimissioni per usare il TFR per fare le vacanze, la durata media di elettrodomestici e arredi", ma è letteralmente digiuno di nozioni basilari di economia (tipo la definizione del PIL) e dunque ignora i meccanismi fondamentali che ne sono alla base...i quali per manifestarsi possono anche impiegare anni ma arrivano ...
che cosa potrei dirti? apprezzo la passione...alcune considerazioni sono condivisibili, altre magari corrette ma altre in palese contraddizione con altre...
poi sarà anche vero che le spese voluttuarie sono aumentate perchè nel periodo euro fino alla crisi dei mutui subprime era molto facile vedersi concessi prestiti anche per il credito a consumo (cosa prima impossibile)...cosa che è ricominciata alla grande successivamente al 2011.
così come è vero che il PREZZO delle case è aumentato oltre al 50% fino al 2007 incidendo drammaticamente sulla spesa famigliare (e la spese per l'acquisto della casa NON rientra nel calcolo dell'inflazione) . se prima si pagava una rata di mettiamo 500 euro dopo erano diventati 750....giusto quei 250 euro che potevano servire a pagare la retta dell'asilo di un bimbo (ah no perchè probabilmente anche questi neglli anni 80/90 si pagavano moolto meno - e qui immagino non ho dati ma solo esperienze personali, anywayil discorso è che se aumentano i prezzi delle case la spesa delle famiglie si comprime...) o alle mense scolastiche che quando andavo all'asilo io, almeno dalle mie parti, erano a carico del comune...negli anni 80 e 90 TANTA parte di spesa pubblica allievava i bilanci familiari (sanità, trasporti, scuole), ad oggi invece c'è molto di più a carico delle famiglie...
* se guardi nel periodo qual'è il paese le cui esportazioni sono cresciute a bomba è la germania e da cui noi importavamo ....ti lascio le dichiarazioni di un signore che è uno tra gli artefici di cotanta rovina https://www.youtube.com/watch?v=uwOTq2ogy8Q
infine, l'emigrazione italiana era inesistente negli anni 70, 80 , 90, 2000 (eslcudendo quella sud, nord)....oggi siamo tornati alla valigia di cartone...in cui GRAN PARTE dei giovani, anche dal NORD, vanno a lavorare all'estero perchè qui di lavoro non se ne trova o si trova con stipendi non convenienti ( e chi non li accetta viene definito "choosy"...
Se ragioni così, capisco pienamente perché la situazione italiana sia tragica.
La colpa NON è dell'Euro, non lo è mai stata, è colpa della debolezza del tessuto economico italiano, con la lira si facevano le "svalutazioni competitive", quella del 92 l'ho vissuta e che devo dire, trovarsi con i risparmi e lo stipendio svalutati del 30% in pochi mesi non è certo bello, poi l'industria è ripartita, così si sono arricchiti gli esportatori, per chi viveva e faceva affari in italia fu una tragedia.
Continuiamo con le favole, tipo che eravamo bravi ecc. No, quelli bravi sono sempre stati i Tedeschi che avevano e hanno un'industria di eccellenza e possono fare prezzi alti, noi siamo stati sempre quelli che "si le cose sono abbastanza buone, ma costano meno" e oggi che "le cose che sono abbastanza buone, ma costano meno" le facciamo fare ai cinesi, semplicemente il nostro sistema fallisce, anzi no, adesso lavora per la Germania e la Cina, fintanto che non faranno a meno di noi.
Buoni sogni, anzi se non cambia qualcosa, buoni incubi.
La colpa NON è dell'Euro, non lo è mai stata, è colpa della debolezza del tessuto economico italiano, con la lira si facevano le "svalutazioni competitive", quella del 92 l'ho vissuta e che devo dire, trovarsi con i risparmi e lo stipendio svalutati del 30% in pochi mesi non è certo bello, poi l'industria è ripartita, così si sono arricchiti gli esportatori, per chi viveva e faceva affari in italia fu una tragedia.
Continuiamo con le favole, tipo che eravamo bravi ecc. No, quelli bravi sono sempre stati i Tedeschi che avevano e hanno un'industria di eccellenza e possono fare prezzi alti, noi siamo stati sempre quelli che "si le cose sono abbastanza buone, ma costano meno" e oggi che "le cose che sono abbastanza buone, ma costano meno" le facciamo fare ai cinesi, semplicemente il nostro sistema fallisce, anzi no, adesso lavora per la Germania e la Cina, fintanto che non faranno a meno di noi.
Buoni sogni, anzi se non cambia qualcosa, buoni incubi.
se ascolti le dichiarazioni di Prodi, si capisce che diche che ANCHE le altre nazioni svalutavano rispetto alla germania, la quale faceva le rivalutazioni competitive se la vuoi vedere correttamente (ovvero misure deflattive teneveno bassa l'inflazione e dunque i costi, rafforzando però la moneta, chi subiva tutti questo erano i cittadini tedeschi dal 1945 quelli con la più bassa natalità d'europa)....
con l'impossibilità di aggiustare il cambio nei confornti di chi diventava troppo competitivo da parte dei paesi più deboli la politica tedesca ha portato all'estremo i propri vantaggi (i c.d. differenziali di inflazione)
e cmq meglio la "svalutazione competitiva" raccontata dalla propaganda che il raddoppio del tasso di povertà (non ci vuole tanto a capirlo)...vedremo se questa europa avrà la forza politica per imporre l'unico strumento possibile per tenere in piedi la baracca, ovvero i "trasferimenti" (come dal nord al sud in italia e dall'ovest all'est nella germania)
ps. sulla stessa falsariga potresti leggerti la svalutazione del 92, che l'avrai anche vissuta ma non mi sembra che tu l'abbia capita.
si è trattato semplicemente dell'implosione del fratellino dell'euro, ovvero lo SME. Sistema di tassi fissi entrato in vigore all'inizio degli anni 80 e che ha contribuito alla creazione del debito pubblico italiano, e che si è rivelato del tutto insostenibile nella sua versione a tassi di cambio fissi, c.d. sme credibile, entrato in vigore nel 1987 e saltato per aria nel 92, non prima di aver fatto sfaceli economici ...
di certo la svalutazione del 30% non ha fatto proprio nulla agli stipendi italiani a meno che tu la spesa non l'andavi a fare a berlino...non compravi casa a parigi e non facevi la spola tra l'italia e il resto d'europa....e anzi con la svaluazione e nonostante le manovre di cui dopo, l'economia italia ha ripreso a volare tra il 92 e il 96...fino a che non è stato fissato il tasso di cambio con l'euro...poi ha cominciato a rallentare fino a deflagare al primo shock esterno della crisi usa del 2007...
semmai quello che hai subito sono state le manovre correttive lacrime e sangue che i "governi tecnici" ci hanno imposto tra ciampi dini e amato (piu o meno quello che è successo nel 2011 con monti), cioè tasse e tagli ai salari più o meno mascherati , per poter tentare di rientrare a testa bassa nel sistema monetario unico ....cosa in effetti avvenuta tra un profluviio di menzogne sugli effetti benefici dell'euro qualche anno dopo
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