SAP
Più della metà degli italiani è disposta a spendere di più per prodotti sostenibili. La ricerca di SAP
di Alberto Falchi pubblicata il 25 Giugno 2021, alle 19:01 nel canale MarketSeconda uno studio realizzato da SAP e Qualtrics, per il cibo, i trasporti e la manutenzione dell’auto, i consumatori del Bel Paese sarebbero disposti a pagare di più. La posizione cambia se si parla di utilities
87 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE funziona così anche per l'euro, solo che è molto più stabile, la svalutazione del 20% rispetto al dollaro non si è mai vista, ed è in questa valuta che si fanno gli scambi internazionali.
Buon proseguimento.
ah ecco vedi.l'aumento dei prezzi del tuo listino ha riguardato solo ALCUNI degli articoli presenti.
quindi ad una svalutazione del 30% non è corrisposta una inflazione del 30% che ha fatto perdere il potere d'acquisto degli stipendi (l'inflazione è per chi non lo sapesse è l'aumento dei prezzi) perchè l'aumento dei prezzi NON HA RIGUARDATO TUTTI I PRODOTTI....
...infatti basta guardare i dati l'inflazione nel93 per accorgersi che era al 4% tra l'altro in calo rispetto all'anno precedente...(il 30 per cento di svalutazione rispetto al marco riguarda un periodo che va da settembre 92 all'inizio del 93, non avvenne tutto in una volta )
e l'effetto era TEMPORANEO. immagino che all'ordine successivo i molti dei prodotti che hai dovuto ritoccare al rialzo li hai potuti/dovuti sostituire poi con altri da fornitori italiani o esteri nei confronti dei quali non avevamo svalutato più convenienti rispetto a quelli ...(non vendi la chiave inglese tedesca a 50.000 mila lire quando si trovano quelle italiane a 35 no?) e magari quindi il rincaro si è abbassato ad un più modesto 15 o ad un 10%.
quindi il più 30 ha riguardato alla fine solo pochissimi prodotti. del resto anche un ignorante capisce che se la mercedes costa il 30% per cento in più magari si può passare all'Alfa...
e infatti https://ricerca.repubblica.it/repub...recessione.html
ora non penso che nel tuo magazzino c'erano anche cibo e casa e vestiti che sono le componenti maggiori di spesa nel paniere del cittadino medio...no?
beh quelli in quanto prodotti in italia non hanno subito effetto della svalutazione....
quindi alla fine gli stipendi e i risparmi si sono svalutati ben poco perchè i prodotti tedeschi insostibuibili (quelli oggetto della svalutazione del 30%) - all'epoca- erano ben pochi .
QUINDI in definitiva la perdita di potere d'acquisto riguarda SOLO quei prodotti provenienti dal paese nei cui confronti si svaluta che non sono sostituibili con altri prodotti provenienti da fornitori interni più convenienti o da altri fornitori esterni
2014 1 euro per 1.33 dollari
2015 1 euo per 1.11 dollari...
anche l'euro svaluta...e rispetto al dollare il che è ben più grave che svalutare rispetto al marco tedesco (e in ogni caso nel 2008 per 1 euro 1.58 dollari oggi 2019 per 1 euro 1.12 dollari
su una cosa sono d'accordo
la colpa è dell'italiano ignorante...
quindi ad una svalutazione del 30% non è corrisposta una inflazione del 30% che ha fatto perdere il potere d'acquisto degli stipendi (l'inflazione è per chi non lo sapesse è l'aumento dei prezzi) perchè l'aumento dei prezzi NON HA RIGUARDATO TUTTI I PRODOTTI....
...infatti basta guardare i dati l'inflazione nel93 per accorgersi che era al 4% tra l'altro in calo rispetto all'anno precedente...(il 30 per cento di svalutazione rispetto al marco riguarda un periodo che va da settembre 92 all'inizio del 93, non avvenne tutto in una volta )
e l'effetto era TEMPORANEO. immagino che all'ordine successivo i molti dei prodotti che hai dovuto ritoccare al rialzo li hai potuti/dovuti sostituire poi con altri da fornitori italiani o esteri nei confronti dei quali non avevamo svalutato più convenienti rispetto a quelli ...(non vendi la chiave inglese tedesca a 50.000 mila lire quando si trovano quelle italiane a 35 no?) e magari quindi il rincaro si è abbassato ad un più modesto 15 o ad un 10%.
quindi il più 30 ha riguardato alla fine solo pochissimi prodotti. del resto anche un ignorante capisce che se la mercedes costa il 30% per cento in più magari si può passare all'Alfa...
e infatti https://ricerca.repubblica.it/repub...recessione.html
ora non penso che nel tuo magazzino c'erano anche cibo e casa e vestiti che sono le componenti maggiori di spesa nel paniere del cittadino medio...no?
beh quelli in quanto prodotti in italia non hanno subito effetto della svalutazione....
quindi alla fine gli stipendi e i risparmi si sono svalutati ben poco perchè i prodotti tedeschi insostibuibili (quelli oggetto della svalutazione del 30%) - all'epoca- erano ben pochi .
QUINDI in definitiva la perdita di potere d'acquisto riguarda SOLO quei prodotti provenienti dal paese nei cui confronti si svaluta che non sono sostituibili con altri prodotti provenienti da fornitori interni più convenienti o da altri fornitori esterni
2014 1 euro per 1.33 dollari
2015 1 euo per 1.11 dollari...
anche l'euro svaluta...e rispetto al dollare il che è ben più grave che svalutare rispetto al marco tedesco (e in ogni caso nel 2008 per 1 euro 1.58 dollari oggi 2019 per 1 euro 1.12 dollari
su una cosa sono d'accordo
la colpa è dell'italiano ignorante...
Ma perché vi siete inalberati su questo discorso?
Comunque dagli states importiamo solo "noccioline", ciò che esportiamo verso di loro ha ben più valore, quindi ben venga la svalutazione:
https://www.infomercatiesteri.it/sc...hp?id_paesi=55#
Comunque dagli states importiamo solo "noccioline", ciò che esportiamo verso di loro ha ben più valore, quindi ben venga la svalutazione:
https://www.infomercatiesteri.it/sc...hp?id_paesi=55#
non me lo ricordo più
comunque importiamo tutte le materie prime dagli usa perchè si pagano indollari quindi la svalutazione nei loro confronti fa più male...
al contrario ai tempi faceva solo bene quella nei confronti della germania che invece era competitor commerciale (come del resto riconosce anche il prof. monti)...
Essendo semilavorati, se arrivano qui come tali e assemblati qui, il prodotto finito sarà Made in Italy e tanta pace per chi si tocca pensando alle rinnovabili, alla sostenibilità e a tutto ciò che va di moda adesso.
cosa c'entrano le rinnovabili con la provenienza?
non vedo perchè tirarle in ballo.
quindi ad una svalutazione del 30% non è corrisposta una inflazione del 30%...
peccato che energia e tecnologia provengano tutti dall'estero...
Comunque dagli states importiamo solo "noccioline", ciò che esportiamo verso di loro ha ben più valore, quindi ben venga la svalutazione:
https://www.infomercatiesteri.it/sc...hp?id_paesi=55#
non diciamo emerite cazzate. non è che coi dollari ci paghi solo quello che compri negli states... ci paghi anche quella cosa inutile e che nessuno usa che si chiama petrolio (e gas)...
quindi svalutazione vuol dire benzina a 3€, riscaldamento che ti costa 6 stipendi, e aumento di qualunque cosa abbia anche lontanamente attinenza col petrolio, cioè oggi tutto, compreso il cibo.
non vedo perchè tirarle in ballo.
peccato che energia e tecnologia provengano tutti dall'estero...
.
peccato che la svalutazione riguarda una singola nazione e non necessariamente tutte (come fu anche nel 92). infatti come ci ricordavo il buon prodi, tutti "svalutavano" rispetto al marco
quindi svalutazione vuol dire benzina a 3€, riscaldamento che ti costa 6 stipendi, e aumento di qualunque cosa abbia anche lontanamente attinenza col petrolio, cioè oggi tutto, compreso il cibo.
infatti l'euro ha svalutato del 35per cento dal 2008 ad oggi e la benzina non è arrivato a 3 euro...
anyway svalutando rispetto ad una nazione che fornisce materie prime aumentano solo ALCUNE componenti di costo...ma se alla fine il prezzo del prodotto diminuisce (proprio per l'effetto della svalutazione) anche considerando le componenti di costo che sono aumentate il prodotto finale è più competitivo, si vende meglio e l'azienda va bene...
la differenza tra svalutare e non svalutare e tenere aperte le aziende oppure chiuderle...e quindi passare da un reddito in moneta svalutata (penalizzante nei rapporti con gli stati esteri verso cui si è svalutato ma ininfluente nei rapporti interni ) a nessun reddito...
infatti l'euro ha svalutato del 35per cento dal 2008 ad oggi e la benzina non è arrivato a 3 euro...
anyway svalutando rispetto ad una nazione che fornisce materie prime aumentano solo ALCUNE componenti di costo...ma se alla fine il prezzo del prodotto diminuisce (proprio per l'effetto della svalutazione) anche considerando le componenti di costo che sono aumentate il prodotto finale è più competitivo, si vende meglio e l'azienda va bene...
la differenza tra svalutare e non svalutare e tenere aperte le aziende oppure chiuderle...e quindi passare da un reddito in moneta svalutata (penalizzante nei rapporti con gli stati esteri verso cui si è svalutato ma ininfluente nei rapporti interni ) a nessun reddito...
Il punto è che fino a vent'anni fa noi eravamo la "Cina" dell'Europa, venivano a comprare da noi perché costruivano cose abbastanza bene, non come la Germania, ma da noi costavano meno, oggi c'è la Cina vera che fa quello che facevano noi e a costi molto inferiori, le aziende italiane che vanno bene sono quelle che hanno investito nella qualità, ma sono piccole realtà se confrontate al mercato globale, il resto dell'economia italiana è in mano a piccole realtà che non possono competere con nessuno, anche perché noi siamo 60 milioni e i Cinesi 1,5 miliardi con risorse e uno stato che finanzia quasi senza limiti.
non vedo perchè tirarle in ballo.
C'entrano perché sono una di quelle cose che molti ritengono esenti da difetti, interessa solo che il pannello (esempio) butti fuori corrente, del prima (produzione) e del dopo (smaltimento) non importa nulla a nessuno, neanche se il pannello viene prodotto da aziende che inquinano e che schiavizzano gli operai e verrà smaltito venendo buttato dentro ad una buca o ammassati in un campo.
quindi svalutazione vuol dire benzina a 3€, riscaldamento che ti costa 6 stipendi, e aumento di qualunque cosa abbia anche lontanamente attinenza col petrolio, cioè oggi tutto, compreso il cibo.
Per questo dal punto energetico siamo sempre stati in contatto con paesi "altri" rispetto agli USA, Algeria e Libia per petrolio, Russia per il gas. È vero che il mercato del petrolio viaggia in dollari ma rispetto alla fonte può variare il prezzo finale. Cioè se sono produttore lo pago poco. Il nostro problema comunque non è mai stato il prezzo al barile, il nostro problema sono tasse e accise. Col petrolio ai massimi valori storici (150$ al barile), la benzina sfiorava i 2€/l. Oggi il barile è a 76$ (la metà e la benza è a circa 1.6€/l. Con lo scoppio della pandemia il barile è arrivato 20$ e la benda non è scesa sotto 1.4€/l. Ok che ci sono anche altri costi ma...
Il nostro problema è sempre stato quello di avere poche materie prime e poca indipendenza energetica, l'unico modo per essere competitivi era quello di pagare poco gli stipendi...o di svalutare la nostra moneta. La seconda opzione non è più disponibile perciò...
Come qualità invece credo fossimo inferiori rispetto alla Germania solo in base al tipo di produzione ma non in senso generico. Ad oggi credo che siamo anche meglio in moltissimi campi, tant'è che noi compriamo le loro cagate, loro le nostre aziende
Ma per curiosità quanti anni avete per parlare di cosa accedeva all'economia nel '92? Io c'avevo 7 anni e mi sento un vecchio già
Io già lavoravo ( 1000000 a 800 km da casa).
Quindi oltre ad esserci lo provato anche sulla pelle ( con affitto di 400k al mese arrivati a 700k nel 99).
ma se la povertà è raddoppiata ci sarà un motivo....
se la gente emigra pure...fatevi un giro al sud, tipo in sicilia e calabria e poi ne riparliamo...
se il mercato dell'auto è arrivato ad essere anche la metà di quello precedente e non è mai tornato al livello del 2007... se il pil non è ancora come quello del 2007
Adesso da paperino sei passato a Pluto?
Mai sentito parlare della rottamazione auto da febbraio a dicembre 2007 finanziato a deficit?
Andava così bene l'economia ed il settore auto a tal punto da dover lo stato fornire un rimborso ( se non erro fino a 5,5 mil di Lit) ai concessionari per rilanciare il settore in profonda crisi ( e l'Italia fu indagata anche per aiuti di stato dall'Europa).
Come qualità invece credo fossimo inferiori rispetto alla Germania solo in base al tipo di produzione ma non in senso generico. Ad oggi credo che siamo anche meglio in moltissimi campi, tant'è che noi compriamo le loro cagate, loro le nostre aziende
Ti sei mai chiesto perché sono quasi sempre gli stranieri ad acquisire aziende italiane e il contrario avviene molto di rado?
La nostra economia basata su micro o al massimo medie imprese è facile preda di aziende più grandi.
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