Risultati record per Lenovo nel terzo trimestre fiscale e in arrivo una nuova struttura organizzativa a livello mondiale
di Vittorio Manti pubblicata il 04 Febbraio 2021, alle 18:01 nel canale MarketContinua la crescita record di Lenovo, che nel terzo trimestre ha visto un aumento del fatturato su base annua del 22%. In occasione della presentazione dei risultati finanziari è anche stato annunciato un nuovo assetto organizzativo del gruppo, con Luca Rossi che guiderà a livello globale la divisone IDG (Intelligent Devices Group)
Non si ferma la crescita di Lenovo, che per il secondo trimestre consecutivo registra dei risultati da record, sia in termini di fatturato che di utile. A livello mondiale, su base annua, il fatturato è cresciuto del 22% raggiungendo 17,2 miliardi di dollari e tutte le business unit hanno registrato un incremento. Anche l’utile ante imposte è stato in netto aumento nel trimestre, raggiungendo 591 milioni di dollari.
"I risultati di un altro trimestre da record sono il riflesso del nostro portfolio di prodotti innovativi e dell'eccellenza operativa, che ha guidato la crescita in tutte le attività", ha affermato Yuanqing Yang, Presidente e CEO di Lenovo. “Chiaramente, il 2020 è stato un anno impegnativo che ha portato notevoli cambiamenti al nostro mondo, eppure Lenovo ha risposto rapidamente a un mercato in evoluzione, guidato da nuove tendenze di lavoro e stile di vita, e ha registrato ottimi risultati. Ora, mentre iniziamo a vedere i risultati dei nostri investimenti nella trasformazione, investiremo ulteriormente in tecnologia e innovazione, guideremo una trasformazione intelligente in tutti i settori e proseguiremo in una crescita sostenibile".
Sicuramente la domanda di prodotti IT è cresciuta in funzione delle nuove esigenze imposte dall’emergenza sanitaria, sia per i consumatori sia per le aziende. Emanuele Baldi, Executive Director & General Manager, Italy & Israel di Lenovo, incontrato da Edge9 ha confermato che a livello consumer si sta consolidando il trend che sta portando da un PC per famiglia a un PC per persona e che il prezzo medio sta aumentando. L’aumento del prezzo medio d’acquisto è legato alle nuove esigenze dettate dalla situazione contingente, ed è destinato a consolidarsi a lungo termine. Il PC viene sempre più utilizzato, da un lato, per lavorare in varie modalità di smart working, in luoghi diversi dall’ufficio, dall’altro è il centro dell’entertainment personale. Queste nuove esigenze stanno facendo avere al PC un riconoscimento diverso dal passato e richiedono performance più elevate, spingendo le scelte d’acquisto degli utenti verso PC con caratteristiche tecniche superiori.
Un nuovo assetto organizzativo per Lenovo che mette al centro i servizi
Lenovo ha anche annunciato un nuovo assetto organizzativo che vedrà la luce dal 1 aprile 2021. La novità più sostanziale è la creazione del Solutions & Services Group (SSG), una nuova struttura che avrà l’obiettivo di sviluppare i servizi del gruppo, lavorando in sinergia con le altre divisioni, in modo trasversale su tutti i prodotti, e le nuove modalità di fruizione as a service. A regime Lenovo avrà quindi 3 divisioni principali: IDG (Intelligent Devices Group) focalizzato su Smart IoT, compresi tutti i PC, ISG (Infrastructure Solutions Group, nuovo nome per l’attuale DCG, Data Center Group) per la Smart Infrastructure, quindi server e storage, e appunto il nuovo SSG per i servizi. A guidare a livello globale la divisione IDG sarà l’italiano Luca Rossi, mentre Gianfranco Lanci, Corporate President e COO di Lenovo ha annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla società a settembre 2021.
La nuova struttura di Lenovo dovrà continuare a sostenere la strategia basata sulla costante innovazione, che ha permesso all’azienda di raggiungere questi risultati da record anche in un anno così complesso come è stato il 2020. Sempre Emanuele Baldi nell’incontro con Edge9 ha confermato come in questa fase di evoluzione del mercato i risultati siano riconducibili essenzialmente alla capacità di Lenovo di soddisfare la domanda in crescita. Lenovo è riuscita da un lato ad approvvigionarsi di componenti in modo molto efficiente, dall’altro a organizzare la produzione e la logistica per rendere disponibili i prodotti sui vari mercati. Per un’azienda multinazionale, delle dimensioni di Lenovo, con stabilimenti di produzione in diversi continenti, nel contesto imposto dall’emergenza sanitaria riuscire a sostenere questi livelli di produzione non è affatto scontato.
Numeri impressionanti per Lenovo nel trimestre
Tornando ai numeri, il gruppo PCSD (PC e Smart Devices Group) rappresenta la fetta più significativa del fatturato di Lenovo, arrivando a 14 miliardi di dollari, in crescita del 27% su base annua e consolidando la posizione numero 1 al mondo nei PC. In questo trimestre è anche stato raggiunto un nuovo traguardo storico, per la prima volta Lenovo è numero 1 anche in EMEA. In Italia, Emanuele Baldi è molto soddisfatto dei risultati raggiunti, che hanno visto una crescita in volume dei PC rispetto al trimestre precedente, ma allo stesso tempo Lenovo ha perso la prima posizione a vantaggio del suo competitor storico.
Passando al mondo server, anche la divisione DCG a livello globale ha avuto un trimestre da record e Alessandro De Bartolo, Country General Manager di Lenovo Data Center Group Italia, ha sottolineato durante l’incontro con Edge9 come il fatturato di 1,63 miliardi di dollari raggiunto a livello globale sia legato a un equilibrato mix fra mercato dei cloud service provider ed enterprise/smb. Questi risultati sono un concreto passo avanti verso l’obiettivo del ritorno alla profittabilità della divisione. Anche il Mobile Business Gruop, che gestisce il brand smartphone Motorola, continua nel suo sviluppo e nell’ambito del progetto di espansione in Europa, Antonio La Rosa, Head of Sales & Marketing di Motorola Italia, ci ha confermato una crescita a valore nel Vecchio Continente dell’82%, trainata primariamente dai modelli 5G.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infohttps://forums.lenovo.com/t5/ThinkP...-it/m-p/2143296
e nel 2015 Superfish :
https://www.techdirt.com/articles/2...-installs.shtml
"L’aumento del prezzo medio d’acquisto è legato alle nuove esigenze dettate dalla situazione contingente, ed è destinato a consolidarsi a lungo termine. Il PC viene sempre più utilizzato, da un lato, per lavorare in varie modalità di smart working, in luoghi diversi dall’ufficio, dall’altro è il centro dell’entertainment personale. Queste nuove esigenze stanno facendo avere al PC un riconoscimento diverso dal passato e richiedono performance più elevate, spingendo le scelte d’acquisto degli utenti verso PC con caratteristiche tecniche superiori."
Peccato che spesso i modelli che troviamo di tutte le marche risultano sovraprezzati in modo non giustificato, solo perchè la domanda è aumentata mentre l'offerta produttiva non ha avuto modo di espandersi abbastanza. Risultato? Il consumatore ci perde perchè il produttore ottiene un extra profitto potendo marginare di più a prezzi più alti a parità di caratteristiche tecniche .
e da quando lenovo si è infilata in fujitsu non capisco perchè ma la stanno affossando, e la cosa commercialmente non ha alcun senso.
nel dettaglio:
con i fissi, non parliamone, abbiamo case strutturalmente senza senso, scomodissimi da pulire e con pessimo cable management perfino in pc praticamente vuoti. questi non li considero nemmeno.
i portatili, un po' meglio ma troppe pecche: tastiera con layout un po' a cacchio (il menu contestuale tolto in cambio dello stamp è ridicolo, va modificato nel registro), assegna di software nativo per le combinazioni, e anche gli alloggiamenti dei tasti la rendono scomoda da pulire.
preparazione macchina pure la serie T ha dei mimenti bui quando si preparano da zero con iso win10 e si brasa il disco. le docking usb C non hanno attacchi vga o dvi, può sembrare ridicolo ma sono gli unici attacchi ancora oggi universali, ma cosa peggiore è che costano uno sproposito le docking lenovo. siamo a circa 300 euro per una docking meccanica contro le 150 della concorrenza, e 150-225 euro per le docking USB C (sempre aziendali si intende) contro prezzi di 100-150 della concorrenza.
se non fosse che fujitsu da quest'anno ha aumentato i prezzi dei portatili in modo vertiginoso pur rimanendo con scocca in plastica (per non parlare della fornitura scarsa in italia) sarei rimasto con loro senza pensarci. nno ho mai avuto problemi gravi con le loro macchine, ancora oggi i pc buttati via negli ultimi 10 anni sono pochissimi.
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