F5 Forum. Secondo F5 Networks siamo entrati nell'era dell'Application Capital

F5 Forum. Secondo F5 Networks siamo entrati nell'era dell'Application Capital

Secondo F5 Networks il vero valore di un'azienda consiste nelle sua applicazioni. Di conseguenza, la vera trasformazione digitale può avvenire solamente aggiornando il portfolio applicativo e le infrastrutture a esso associate.

di pubblicata il , alle 17:41 nel canale Market
F5 Networks
 

La grande diffusione dei servizi multi-cloud ha portato a un approccio di tipo Application-First ma la transizione non è priva di problemi relativi a sicurezza e prestazioni. Maurizio Desiderio, Country Manager Italy & Malta di F5 Networks, dal palco di F5 Forum 2019 ha spiegato che “Il vero valore dell'impresa moderna risiede innegabilmente nelle sue applicazioni. Tale capitale delle applicazioni, proprio come avviene con i dipendenti, ossia il capitale umano, ha bisogno di servizi di base che gli permettano di prosperare all’interno di un'organizzazione; servizi come la gestione del traffico, la protezione dai bot e la gestione degli accessi. Per questo oggi più che mai è importante per le aziende scegliere strumenti di sviluppo e gestione delle applicazioni e dei processi capaci di bilanciare l’efficacia dei controlli con la libertà di innovare".

Che equivale a dire che non basta concentrarsi sull'applicazione che risolve i problemi per fare una vera transizione al digitale, ma bisogna ripensare l'intera struttura aziendale se si vuole garantire il corretto funzionamento e la sicurezza dei dati. Questo soprattutto quando si opera in ambienti multi-cloud, appoggiandosi a differenti fornitori per differenti servizi, una sfida non banale per chi poi questi dati li deve organizzare e mettere in sicurezza. Ecco perché F5 Networks ha cambiato il proprio modello di business negli anni, iniziando a produrre sistemi di bilanciamento del carico negli Anni '90 per concentrarsi sugli ADC (Application Delivery Control) nel 2000 e, oggi, sul multi-cloud. Nello specifico, F5 Networks ha colto l'occasione di F5 Forum per presentare i suoi nuovi prodotti. 

F5 BIG-IP Cloud Edition: l’ultima versione di BIG-IP Virtual Edition e della piattaforma di gestione BIG-IQ offerta su base per-app per rispondere alla richiesta dei clienti di una soluzione Virtual Edition molto più fruibile e facile da gestire e aiutarli a ridurre i tempi per eseguire un'applicazione e il TCO per megabyte, continuando a offrire servizi applicativi sicuri e affidabili. Cloud Edition offre tutto questo in un’unica piattaforma ed è disponibile su cloud privato VMware, su AWS o ambienti di cloud pubblico Microsoft Azure. F5 ha in programma di estendere ulteriormente la sua disponibilità tramite Google Cloud. 

F5 Cloud Service: F5 supporta le aziende che trasferiscono un numero sempre maggiore di carichi di lavoro su cloud pubblico aiutandole nell’offrire tali servizi applicativi in modalità as-a-service. Attualmente in anteprima pubblica, F5 Cloud Services consentirà l’utilizzo in modalità as-a-service di un’ampia gamma di servizi applicativi, a partire da DNS Delivery and Global Server Load Balancing (GSLB). Pensata come soluzione completamente gestita da parte di F5, consentirà ai clienti di effettuare più facilmente un deployment dei servizi e gestire il software ovunque. 

Servizi applicativi cloud-native. F5 introdurrà a breve una nuova piattaforma di servizi applicativi cloud-native, progettata specificamente per le applicazioni che stanno più a cuore a DevOps e AppDev. I servizi applicativi devono essere ottimizzati per un’integrazione costante e per garantire flussi di lavoro di deployment continuativi. La nuova piattaforma di F5 consentirà di implementare servizi di gestione del traffico in modo semplice e conveniente, con la velocità e l'automazione richieste per i moderni ambienti cloud. 

F5 Silverline supporta le aziende nella protezione delle app nel cloud o on-premise, in particolare quando gli investimenti iniziali in infrastrutture e supporto IT sono per loro proibitivi. I servizi di sicurezza Silverline di F5, cloud-based e interamente gestiti, riducono l'onere per i team di sicurezza proteggendo da una varietà di attacchi, tra cui DDoS, OWASP Top 10 e bot maligni. Le applicazioni continuano a essere disponibili e i team di sicurezza possono focalizzarsi meglio sul proprio lavoro. 

Aspen Mesh. La capacità di F5 di essere un innovatore cloud-centrico è stata recentemente confermata dall’annuncio di Aspen Mesh, la sua service mesh completamente supportata e costruita su Istio. Le aziende di tutto il mondo stanno migrando rapidamente da architetture monolitiche ai microservizi. Gli strumenti di orchestrazione dei container come Kubernetes hanno risolto i problemi legati alla creazione e distribuzione dei microservizi, ma molte problematiche dal punto di vista del runtime persistono. Aspen Mesh affronta tali sfide semplificando la gestione delle complesse architetture dei microservizi.

Cosa è emerso dallo State of Application Services Report di F5 Networks

Lo State of Application Services Report di F5 Networks, giunto alla sua quinta edizione e pubblicato a gennaio, si basa sui dati raccolti intervistando 2000 persone che occupano ruoli di rilievo in aziende di varie dimensioni, operanti nei più svariati settori. Circa un decimo del campione, 220 intervistati, lavora nella regione EMEA. Agli intervistati sono state poste domande sulle opportunità e le criticità presentata dalla trasformazione digitale

I risultati mostrano come ormai la maggior parte aziende, parliamo del 75% EMEA, abbiamo compreso l'importanza del digitale e intrapreso percorsi di trasformazione. Per il 53% degli intervistati questo ha permesso di migliorare la produttività dei dipendenti mentre il 58% dichiara che benefici nell'ottimizzazione dei processi aziendali. 

Il cloud piace ma fa paura

Il 45% degli intervistati in EMEA prende le proprie decisioni sul cloud basandosi sull'ambiente più adatto per ogni diversa applicazione, un trend destinato a crescere e ricevere un ulteriore impulso con l’adozione diffusa degli ambienti multi-cloud. Complessivamente, il 42% delle aziende europee ha dichiarato di utilizzare da due a sei fornitori di servizi cloud contemporaneamente. L'11% utilizza da sette a dieci fornitori e il 4% da 11 a 20. A dispetto della crescente fiducia nelle tecnologie cloud, più di un quarto del campione EMEA non ne vuole sapere e lo evita in qualsiasi forma, ad eccezione del SaaS. A cosa è dovuto questo scetticismo? La paura principale è relativa alla sicurezza ma la burocrazia fa la sua parte: per un 31% i problemi di conformità alle normative sono lo scoglio principale. Come spiega Vincent Lavergne, RVP Systems Engineering di F5 Networks, "La trasformazione digitale continua a cambiare lo scenario; l'implementazione di servizi applicativi coerenti consente alle organizzazioni di stare al passo con la concorrenza e con uno sviluppo tecnologico inarrestabile. Implementare policy per la sicurezza e la disponibilità che siano uniformi rispetto a tutto il portfolio applicativo permetterà alle aziende di migliorare notevolmente la capacità di soddisfare le esigenze sempre più complesse dei clienti". 

Il GDPR ci frena?

Un tratto che accomuna praticamente tutte le realtà prese a campione è il crescente interesse a effettuare investimenti in tecnologie cloud, SDN (Software Defined Networking) e analisi delle minacce in tempo reale. L'analisi dei Big Data risulta al quarto posto, a differenza di quanto accade nelle region non EMEA. Secondo l'analisi, la causa è da imputare alle norme GDPR, che impongono molta cautela nel trattamento dei dati personali.  

1 Commenti
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giovanni6910 Marzo 2019, 22:00 #1
Il cloud è pur sempre il computer/server di qualcun altro presso cui lasciare dati aziendali sensibili, parametri, procedure, know-how, tempistiche dei processi... ci credo che certe aziende consapevoli abbiano paura.
Già le procedure di fatturazione elettroniche sono state altamente contestate per i rischi impliciti legati alla trasmissione di dati sensibili.

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