Intel
Estensioni a 64bit nelle cpu 32bit di Intel
di Paolo Corsini pubblicata il 30 Gennaio 2004, alle 11:53 nel canale Private Cloud
In occasione dell'IDF si prevede che Intel dimostrerà la propria soluzione CT, nota con il nome in codice Yamhill: estensioni a 64bit anche per processori Pentium 4 e Xeon
In occasione dell'Intel Developer Forum, evento che verrà inaugurato il prossimo 17 Febbraio a San Francisco, Intel dimostrerà pubblicamente la propria nuova tecnologia CT, nome in codice di quella che precedentemente era nota come Yamhill.
Fonte di questa notizia è il sito web News.com, che ha pubblicato un articolo dettagliato a questo indirizzo,
Che Intel possa presentare una propria architettura a 64bit all'interno di sistemi a 32bit, in modo molto simile a quanto proposto da AMD con i processori Athlon 64 e Opteron, non deve stupire particolarmente: il futuro sia delle applicazioni che dei sistemi operativi, anche in ambiente desktop, è proprio basato sul codice a 64bit.
Quello che al momento non è chiaro è a partire da quando, e quanto rapidamente, saranno disponibili sul mercato dei sistemi desktop sia sistemi operativi (in particolare Windows a 64bit per architetture x86-64) che applicazioni in grado di sfruttare pienamente questo codice.
Negli ultimi anni Intel ha investito tempo e risorse nelle soluzioni Itanium, architetture pure a 64bit pensati per impieghi in server. Itanium vanta una notevole potenza elaborativa, ma è limitato dal supporto a codice a 32bit solo via emulazione: questo ha ovvie ripercussioni negative sulle prestazioni velocistiche complessive con questo tipo di applicazioni.
Itanium, pertanto, è la piattaforma di riferimento qualora si faccia uso esclusivo di codice a 64bit, possibilmente ottimizzando al meglio il codice così da sfruttare le particolarità dell'architettura IA64. Per codice a 32bit Intel propone invece i processori Xeon, in configurazione da 2 vie in su, mentre per sistenmi singolo processore Pentium 4 rimane il riferimento.
Che Intel possa introdurre nei propri processori a 32bit una tecnologia che permetta di sfruttare anche applicazioni a 64bit in modo nativo pare, pertanto, un passaggio pressoché logico per avere un punto di congiunzione tra architetture Xeon e quelle Itanium, proponendo una valida alternativa alle cpu AMD64.
Questo passaggio permetterebbe inoltre di superare le limitazioni proprie dell'architettura a 32bit, in particolare il limite di 4 Gbytes di memoria indirizzabili.
D'altro canto, operando in questo modo Intel potrebbe danneggiare fortemente le vendite dei propri sistemi Itanium, già al momento attuale ben inferiori alle iniziali previsioni di Intel. E' questo che, da un certo punto di vista, potrebbe frenare Intel nell'adozione della tecnologia CT.
E' bene ricordare, tuttavia, che una dimostrazione di tecnologia non implica automaticamente e necessariamente che questa sia già pronta per essere immessa sul mercato. Facendo un paragone con quella Hyper Threading, ad esempio, sin dal debutto i processori Pentium 4 integravano al proprio interno la circuteria per il supporto ad Hyper Threading, ma Intel ha scelto di abilitarla solo in un secondo tempo a partire dalla cpu Pentium 4 3,06 Ghz.
Per lo stesso motivo, pare plausibile che le estensioni a 64bit siano già presenti all'interno del Core Prescott, ma che ovviamente Intel abbia scelto di non abilitarle inizialmente aspettando l'evoluzione del mercato, in modo particolare quando un sistema operativo Windows a 64bit verrà ufficialmente commercializzato da Microsoft.
Fonte di questa notizia è il sito web News.com, che ha pubblicato un articolo dettagliato a questo indirizzo,
Che Intel possa presentare una propria architettura a 64bit all'interno di sistemi a 32bit, in modo molto simile a quanto proposto da AMD con i processori Athlon 64 e Opteron, non deve stupire particolarmente: il futuro sia delle applicazioni che dei sistemi operativi, anche in ambiente desktop, è proprio basato sul codice a 64bit.
Quello che al momento non è chiaro è a partire da quando, e quanto rapidamente, saranno disponibili sul mercato dei sistemi desktop sia sistemi operativi (in particolare Windows a 64bit per architetture x86-64) che applicazioni in grado di sfruttare pienamente questo codice.
Negli ultimi anni Intel ha investito tempo e risorse nelle soluzioni Itanium, architetture pure a 64bit pensati per impieghi in server. Itanium vanta una notevole potenza elaborativa, ma è limitato dal supporto a codice a 32bit solo via emulazione: questo ha ovvie ripercussioni negative sulle prestazioni velocistiche complessive con questo tipo di applicazioni.
Itanium, pertanto, è la piattaforma di riferimento qualora si faccia uso esclusivo di codice a 64bit, possibilmente ottimizzando al meglio il codice così da sfruttare le particolarità dell'architettura IA64. Per codice a 32bit Intel propone invece i processori Xeon, in configurazione da 2 vie in su, mentre per sistenmi singolo processore Pentium 4 rimane il riferimento.
Che Intel possa introdurre nei propri processori a 32bit una tecnologia che permetta di sfruttare anche applicazioni a 64bit in modo nativo pare, pertanto, un passaggio pressoché logico per avere un punto di congiunzione tra architetture Xeon e quelle Itanium, proponendo una valida alternativa alle cpu AMD64.
Questo passaggio permetterebbe inoltre di superare le limitazioni proprie dell'architettura a 32bit, in particolare il limite di 4 Gbytes di memoria indirizzabili.
D'altro canto, operando in questo modo Intel potrebbe danneggiare fortemente le vendite dei propri sistemi Itanium, già al momento attuale ben inferiori alle iniziali previsioni di Intel. E' questo che, da un certo punto di vista, potrebbe frenare Intel nell'adozione della tecnologia CT.
E' bene ricordare, tuttavia, che una dimostrazione di tecnologia non implica automaticamente e necessariamente che questa sia già pronta per essere immessa sul mercato. Facendo un paragone con quella Hyper Threading, ad esempio, sin dal debutto i processori Pentium 4 integravano al proprio interno la circuteria per il supporto ad Hyper Threading, ma Intel ha scelto di abilitarla solo in un secondo tempo a partire dalla cpu Pentium 4 3,06 Ghz.
Per lo stesso motivo, pare plausibile che le estensioni a 64bit siano già presenti all'interno del Core Prescott, ma che ovviamente Intel abbia scelto di non abilitarle inizialmente aspettando l'evoluzione del mercato, in modo particolare quando un sistema operativo Windows a 64bit verrà ufficialmente commercializzato da Microsoft.
74 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNel senso: avrà al suo interno registri a 64bit e ne userà solo 32?
E' uno spreco immenso!
AMD fa così col suo Athlon64, ma quando si usano applicazioni e SO a 64 bit funge tutto, mi sembra davvero uno spreco disabilitarte i 64bit nativamente.
Uhm, sono stato un pò contorto, spero comunque di essermi spiegato...
Secondo voi?
x xpiuma
il fatto che ci siano ''istruzioni'' a 64 bit non significa che il processore lavori a 64bit, come scritto sopra l'unico processore della intel a 64 è l'Itanum!per istruzioni si intendono quelle del tipo sse ecc..
L'unica cosa seria che poteva fare, cioe' una versione desktop non la fa perche' senno' non vende una mazza fino a quando non c'e' software a 64 bit! E poi quando si potra' vedere un processore che abbia una architettura sia a 32 che a 64 bit?
Forza Intel, fai come M$ e vai di patch e service pack al core!!!
intel lasciera il nucleo identico ma
introdurra macro codice per le estenzioni a 64bit
questa e solo una manovra comerciale per potere mettere la parola 64bit accanto a HT e Pentium 4
non credo
se il core rimanesse simile a quello attuale ma con l'aggiunta di qualcosina a 64bits, non avrebbero parlato di indirizzamento della memoria > di 4GByte.o no?
l'itanium non ha un preprocessor e pertanto il microcode rispecchia l'architettura interna del processore, questo non avviene per P4 e K7.
l'itanium e' un gran bel processore, con prestazioni assolute elevatissime ed istruzioni di gestione della cache innovative, naturalmente non e' x86 compatibile perche' ricordo che le istruzioni x86 sono vecchie oramai di 10 anni....ed inoltre x86-64 di amd nascono gia' vecchie come set di istruzioni...
intel allora farebbe bene a proporre un itanium desktop in alternativa ai P4....
magari un itanium con 4mb di cache in cui far girare il kernel linux....finalmente un preempetive reale....
continuero' a sognare.....purtroppo
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".