MXC, da Intel cavi ottici da 1,6 terabit al secondo
di Andrea Bai pubblicata il 12 Marzo 2014, alle 13:31 nel canale Private Cloud
La produzione in volumi prenderà il via più avanti nel corso dell'anno, ma alcune grandi aziende stanno già testando i primi sample. Le comunicazioni ottiche ad alta velocità aprono la porta ad una rivoluzione nel panorama datacenter
Le attività di ricerca di Intel nel campo della silicon photonics stanno portando allo sviluppo di nuove soluzioni per il mondo datacenter. Lo scorso anno l'azienda di Santa Clara ha presentato in anteprima la nuova tecnologia MXC per la realizzazione di cavi ottici ad alte prestazioni e l'Optical Fibre Conference di San Francisco di questi giorni rappresenta il momento ideale per riportare questa tecnologia sotto i riflettori, annunciando che varie compagnie sono già al lavoro per realizzare i primi esemplari.
Grazie all'abbinamento di 64 fibre a 25 gigabit al secondo, i cavi ottici MXC possono offrire una bandwidth aggregata di ben 1,6 terabit al secondo. A titolo di esempio basti bensare che con una tale velocità di trasferimento dati sarebbe possibile scaricare da iTunes un film in HD in appena un paio di secondi.
Rispetto alle tecnologie tradizionali, i cavi MXC offrono ulteriori vantaggi rispetto all'elevata larghezza di banda: sono più robusti e realizzati con un minor numero di componenti, sono di dimensioni più compatte e hanno uno schema ottico che è 10 volte più resistente alla polvere. La portata dei cavi MXC è di 300 metri e nel futuro saranno inoltre in grado di supportare i protocolli esistenti tra cui Infiniband, Ethernet e PCI-Express.
I connettori MXC in abbinamento alle tecnologie Intel Silicon Photonics potranno sbloccare molte nuove innovazioni per il mondo datacenter. Una bandwidth così elevata mette infatti i produttori di soluzioni server nelle condizioni di ripensare completamente la progettazione dei rack. Mario Paniccia, responsabile delle attività Silicon Photonics di Intel, ha osservato che questa nuova tecnologia potrà consentire in futuro di separare gli elementi di computazione, memoria, storage e rete in unità separate e non in uno stesso chassis. In futuro sarà possibile, ad esempio, realizzare datacenter con rack di computazione, rack di memoria e rack di storage, interconnessi tra loro tramite comunicazioni ottiche.
Tra le aziende impegnate nelle attività di produzione dei cavi MXC vi sono US Conec, che sta costruendo i componenti per i connettori, mentree Molex, Corning e Tyco Electronic si occuperanno dell'assemblaggio dei cavi. La produzione in volumi sarà avviata nel corso dell'anno, ma alcune grandi realtà come Microsoft e Huawei hanno già a disposizione i primi sample dei cavi. Ancora nessuna informazione, però, sui i costi.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocavolo però che bello leggere nomi italiani in posizioni così importanti di compagnie internazionali..
cavolo però che bello leggere nomi italiani in posizioni così importanti di compagnie internazionali..
Bello vero? e in italia invece?
solo rame per noi
Girando parecchio l'Italia, ti dirò che in alcune località si sognano pure quello!!!
ad alcuni miei vicini infatti non arriva neppure il rame.. abbiamo una connessione da terzo mondo quant'è vero che ce la meritiamo.
Terabit, la "b" va in minuscolo. Il simbolo è case sensitive
Avevamo l'olivetti.
na volta..
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