Stop ai lavori per Roadrunner, il primo supercomputer da un PetaFLOPs
di Paolo Corsini pubblicata il 02 Aprile 2013, alle 13:01 nel canale Private Cloud
Superato da installazioni più recenti e moderne sia in termini di potenza di calcolo assoluta sia di efficienza energetica, Roadrunner verrà ricordato come il primo supercomputer capace di superare la soglia di 1 PetaFLOPs di calcolo grazie ad un'architettura ibrida con CPU AMD Opteron e chip Cell in parallelo
La classifica Top 500 raccoglie i 500 più potenti supercomputer al mondo, sistemi che vengono utilizzati per ambiti di elaborazione estremamente complessi e che beneficiano di un elevato numero di processori, in alcuni casi anche di GPU, che operano in parallelo.
Uno dei più noti al mondo è Roadrunner, basato su server IBM con processori AMD Opteron abbinati a processori IBM PowerXCell 8i a 9 cores da 3,2 GHz di clock che operano come acceleratori. Al momento dell'installazione è costato ben 121 milioni di dollari USA. Nella più recente classifica Top 500, pubblicata nel mese di Novembre 2012, Roadrunner figura ancora al 22-esimo posto tra i principali supercomputer mondiali. La fama di Roadrunner è legata all'essere stato il primo, ormai 5 anni fa, a superare la barriera di 1 PetaFLOPs di potenza di elaborazione.
Tra gli elementi caratteristici di questo supercomputer segnaliamo la presenza di 278 rack, all'interno dei quali trovano posto processori per un totale di 122.400 cores di calcolo. I vari rack sono collegati tra di loro attraverso interfaccia Infiniband, sfruttando un totale di oltre 88 km di fibra ottica.
Trascorso questo periodo di tempo la potenza di elaborazione di Roadrunner è rimasta invariata, ma la sua efficienza energetica complessiva ne mostra in modo chiaro i limiti rispetto a quanto ottenibile con soluzioni di simile o superiore potenza di elaborazione sviluppate con componenti più moderni.
Per questo motivo Roadrunner è stato, nel corso del fine settimana appena trascorso, dismesso dall'uso attivo da parte del Los Alamos National Laboratory, l'istituzione nord americana che l'aveva commissionato per le proprie ricerche interne. Un altro supercomputer, indicato con il nome di Cielo, viene al momento attuale utilizzato dal Los Alamos National Laboratory in parallelo con Roadrunner. Rispetto a quest'ultimo Cielo, installato nel 2011, mette a disposizione una potenza di elaborazione leggermente più elevata con un ingombro inferiore e un prezzo d'acquisto pari a circa 54 milioni di dollari. Cielo, al 18-esimo posto nella più recente classifica Top 500, è basato su un sistema Cray XE6 dotato di CPU AMD Opteron 6136 a 8 cores ciascuna, con frequenza di clock di 2,4 GHz.
Nel mese di Aprile i ricercatori avranno la possibilità di continuare a utilizzare Roadrunner per eseguire esperimenti su tecniche di compressione della memoria nel sistema operativo, test che dovrebbero rivelarsi utili per lo sviluppo delle future generazioni di cluster di calcolo ad elevata potenza.
20 Commenti
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e quei 20k € al mese di corrente
Ho tutti e due.
La norma mica tanto, dipende da laboratorio a laboratorio. Stai pur certo che se Roadrunner non fosse stato commissionato e utilizzato da un'agenzia come la NNSA non ne sarebbe stato previsto l'accantonamento dopo soli 5 anni di impiego.
In coda se limi
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