Arriva Ivanti Neurons per Zero Trust Access, per garantire maggior sicurezza a chi si collega da remoto

Arriva Ivanti Neurons per Zero Trust Access, per garantire maggior sicurezza a chi si collega da remoto

La soluzione di Ivanti è strutturata per rendere più sicuro l'Everywhere Workplace. Si tratta di una piattaforma basata sulla logica Zero Trust, in grado di trovare, riparare e proteggere ogni dispositivo, in maniera automatica

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Security
Ivanti
 

La pandemia ha mostrato la fragilità di molte delle infrastrutture informatiche che utilizziamo tutti i giorni. Come abbiamo più volte sottolineato su Edge9, nell'ultimo anno le violazioni dei sistemi informatici sono aumentate sia per numero sia per gravità dell'attacco, e questo è in parte una diretta conseguenza del lavoro remoto. Con gli utenti fuori dal perimetro aziendale, le difese informatiche si sono rivelate meno efficaci, fatto che numerosi gruppi di hacker hanno sfruttato per incrementare i loro guadagni. 

Per ovviare alla situazione, si sono mossi anche i Governi, in particolare quello degli Stati Uniti: l'amministrazione Biden ha infatti pubblicato un decreto per potenziare la cybersecurity delle infrastrutture federali e per rinnovare le policy di sicurezza informatica. Fra le disposizioni, l'obbligo di "sviluppare un piano per implementare la Zero Trust Architecture, che deve includere gli step di transizione che il National Institute of Standards and Technology (NIST) ha definito come standard e linee guida, descrivere gli step già completati, individuare le attività che hanno impattano direttamente sulla sicurezza e implementare un programma per attuarle".

In pratica, i sistemi informatici federali degli USA devono, se già non lo hanno fatto, passare quanto prima a soluzioni di tipo Zero Trust. Ivanti, azienda specializzata in cybersecurity, ha recentemente esteso la sua offerta introducendo la sua soluzione Ivanti Neurons for Zero Trust Access

Ivanti Neurons for Zero Trust Access

Ivanti Neurons for Zero Trust Access è la nuova aggiunta al portfolio dell'azienda ed è una piattaforma pensata per garantire la sicurezza nell'Everywhere Workplace, cioè a chi lavora da remoto. Si tratta di una soluzione adatta ad aziende di ogni dimensione, che permette ai team IT di offrire policy di sicurezza robuste e granulari per dispositivi e applicazioni, avere visibilità sull'intera infrastruttura e gli endpoint che ne fanno parte. 

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Fra i suoi punti di forza la semplicità e l'efficienza: basta un solo client per gestire la VPN, gli accessi e i gateway software, mentre la possibilità di connettere direttamente i client con le applicazioni, in maniera sicura, limita l'utilizzo di banda.

Come tutte le soluzioni di tipo Zero Trust, anche quella di Ivanti non si limita a verificare la correttezza delle credenziali di accesso, ma tiene costantemente sotto controllo dispositivi, utenti e applicazioni per verificare l'assenza di comportamenti sospetti, che potrebbero essere opera di hacker. 

Come funziona Ivanti Neurons for Zero Trust Access

All'atto pratico, la soluzione di Ivanti è una piattaforma SaaS pensata per garantire un accesso di tipo zero trust e in grado di funzionare sia sotto VPN, sia su infrastrutture interamente basate su cloud. Prima di stabilire una sessione, Ivanti Neurons for Zero Trust Access verifica l'identità e il dispositivo che sta utilizzando tramite una serie di regole granulari, basate sui comportamenti degli utenti, che da questo momento sono costantemente monitorati. 

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"Formare una solida base di sicurezza attraverso una strategia Zero Trust è il punto di partenza per rendere sicuro l'Everywhere Workplace" - spiega Daniel Spicer, VP of Security di Ivanti "Con Ivanti Neurons for Zero Trust Access, le organizzazioni possono allinearsi a un'architettura Zero Trust e potenziare la loro sicurezza, migliorando anche le esperienze degli utenti finali. E forse la cosa migliore è che i clienti possono ottenere una migliore precisione nell'applicazione delle policy contestuali senza dover modificare gli investimenti esistenti per l'accesso alla rete".

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