Cisco: è ora di dare priorità alla sicurezza cyber nei progetti OT
di Alberto Falchi pubblicata il 12 Dicembre 2024, alle 16:44 nel canale SecurityLa convergenza tra reti IT e OT è sempre più marcata, al punto da creare un ambiente complesso e vulnerabile agli attacchi informatici. Il persistere negli ambienti industriali di sistemi legacy, una superficie di attacco in espansione e una forza lavoro sovraccarica di attività stanno aggravando la situazione
La principale sfida nel gestire le infrastrutture industriali? La cybersecurity! La tecnologia migliore per proteggersi? Per alcuni (ma non la maggioranza) è l'intelligenza artificiale. Questo, in estrema sintesi, il riassunto del report Cisco State of Industrial Networking, condotto su un campione di 1.000 professionisti in 17 Paesi e 20 settori fra cui manifatturiero, trasporti, energia.
La sicurezza OT deve essere messa al primo posto
Il settore industriale è sempre più colpito da attacchi cyber, e c'è un motivo. Per anni questi sistemi sono stati disconnessi dall'infrastruttura IT, fatto che non richiedeva grandi investimenti in contromisure informatiche: la sicurezza era prevalentemente fisica. Anche perché per poter sabotare uno di questi macchinari era necessario accedervi fisicamente.
Col tempo, però, anche le tecnologie operative (OT) hanno iniziato a venire connesse all'IT, e per ottimi motivi: solo così è infatti possibile controllare da remoto i sistemi e implementare tecnologie per la manutenzione predittiva, per ridurre i consumi energetici, per efficientare la produzione.
Questa comodità però si è scontrata con il fatto che i sistemi OT non sono concepiti dalla nascita per resistere ad attacchi informatici. E ora le aziende si trovano a correre ai ripari. La consapevolezza non manca: l’89% del campione (86% in Italia) infatti ritiene fondamentale garantire conformità alle norme sulla cybersecurity. Non solo: per l'87% dei dirigenti (88% in Italia) è fondamentale dotarsi di soluzioni di cybersecurity unificata, in grado di proteggere sia l'IT sia l'OT.
Non è però semplice come sembra: IT e OT sono due mondi separati e molto differenti, che spesso non comunicano adeguatamente fra loro: nel 41% delle aziende (34% per l’Italia) i team OT e IT lavorano in modo indipendente. Per migliorare la postura di sicurezza è necessario agire su questo fronte, migliorando la collaborazione fra queste due entità. Anche perché le loro competenze e gli ambiti dei team IT e OT si sovrappongono sempre di più, e sarà necessario combinare fattori umani e organizzativi con soluzioni tecnologiche integrate per ottimizzare e proteggere dati e risorse.
L'IA nel mondo delle tecnologie operative
Per il 48% del campione (40% in Italia) l'IA è la tecnologia che più impatterà sul settore del networking industriale entro i prossimi 5 anni. I vantaggi? Migliorerà la gestione delle reti, sia IT sia OT. Ma permette anche di supportare meglio i lavoratori e permette alle aziende di offrire prodotti migliori in minor tempo.
Non stupisce che, secondo il report, l'adozione dell'IA sarà la secondo voce di spesa più importante per i prossimi due anni, preceduta solo dalla sicurezza.
"Le tecnologie operative, e in particolare le reti che supportano le attività industriali, rappresentano oggi un fattore determinante per la competitività delle aziende", commenta Vikas Butaney, Senior Vice President e General Manager di Cisco Networking - SD-WAN, Multicloud e Industrial IoT. "Come emerso da questo nuovo studio, per i manager IT e OT è essenziale rafforzare la sicurezza OT per garantire continuità operativa, ottimizzare i processi e prepararsi alle innovazioni future basate sull'intelligenza artificiale".
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