Ecco come una GIF condivisa su Teams poteva dare il via a un cyberattacco
di Alberto Falchi pubblicata il 27 Aprile 2020, alle 14:41 nel canale SecurityCyberArk ha scoperto una falla in Teams che avrebbe permesso a un attaccante di sottrarre tutti i messaggi e i dati dello specifico account. Se fosse stata girata ad altri colleghi, avrebbe compromesso anche i loro. Fortunatamente, c'è una patch
La diffusione dello smart working ha spinto notevolmente l'adozione e l'utilizzo di strumenti per la collaborazione remota, incluso Microsoft Teams. Inevitabilmente, gli hacker hanno concentrato i loro sforzi per violare questi strumenti, a volte in maniera particolarmente creativa, come nel caso di una recente vulnerabilità scoperta da CyberArk, che sfruttava una semplice immagine gif.
Hackerare gli account di Teams con una gif: ecco come era possibile farlo
La tecnica descritta dai ricercatori di CyberArk avrebbe permesso a un attaccante di infettare i membri di un gruppo di lavoro su Teams e di intercettare tutti i messaggi, il tutto servendosi di una banale gif. Bastava che una vittima la visualizzasse e a quel punto l'attaccante sarebbe stato in grado di inviarle ad altri impiegati dello stesso team per ottenere i loro token di accesso.
Questi venivano poi inviati a un server gestito dall'hacker che a questo punto aveva accesso a tutti i messaggi scambiati da queste persone.
L'attacco si basava sul fatto che ogni volta che un utente si connette a un client Teams, viene creato un token di accesso temporaneo. Oltre a questo token, ne vengono creati altri per accedere a servizi come Sharepoint, Outlook e altre risorse. Sono necessari per gestire i permessi di accesso, e garantire che solo gli accounti autorizzati possano accedere alle specifiche risorse.
Questi token vengono mandati solamente ai server di Microsoft, nello specifico, a TUTTI i sottodomini di teams.microsoft.com.I ricercatori hanno realizzato che fra i tanti sotto domini, due erano vulnerabili a un attacco di tipo subdomain takeover, in particolare aadsync-test.teams.microsoft.com e data-dev.teams.microsoft.com.
Prendendo il controllo di questi sottodomini, un attaccante era quindi in grado di ottenere i token necessari per poter accedere alle risorse di altri utenti.
Una volta compromessi i sottodomini, all'attaccante non restava che inviare una gif alla vittima che, viusalizzandola, avrebbe inviato i token ai domini hackerati. Tramite questo token gli hacker potevano crearne uno valido anche per Skype e, attraverso questa coppia, ottenere i dati della vittima, il tutto senza farsi notare in alcun modo. La vulnerabilità avrebbe potuto spandersi velocemente anche ad altri membri del team, se solo la vittima avesse condiviso anche con loro l'immagine.
In teoria, Teams non permette di comunicare con persone esterne al team, ma come spiegano i ricercatori, il problema era facilmente aggirabile con un minimo di ingegneria sociale, per esempio, effettuando un colloquio di lavoro su Teams stesso.
La patch di Microsoft
Fortunatamente, dopo essere venuta a conoscenza del problema Microsoft è corsa al riparo, cancellando immediatamente i record DNS dei due sottodomini vulnerabili, azione intrapresa il giorno stesso della segnalazione. Circa un mese dopo, ha poi pubblicato una patch per rafforzare la sicurezza di Teams. Solo dopo la pubblicazione di questa patch, avvenuta il 244 aprile, CyberArk ha pubblicato le informazioni sulla falla.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDai produttori del sistema operativo più bersagliato dai virus di sempre, fieri autori di Active X e macro, non c'è da meravigliarsi.
ma oggi ne abbiamo 29 la patch sarà pubblicata solo tra 215 giorni!
https://www.cvedetails.com/top-50-products.php
https://www.cvedetails.com/top-50-vendors.php
pero' nel secondo caso link guardare la colonna #Vulnerabilities/#Products ... lo so che e' difficile
Si Per Windows le versioni XP 7 10 etc vengono considerati prodotti diversi, invece per linux che il kernel sia 1.0 o 5.6 vengono messi tutti sotto linux stessa cosa per debian
Quindi comparazione sarebbe da fare sommando tutte le versioni windows
STOP. Fermo così. 10.000 post tutti anti-microsoft.
Fai uno screen del tuo account poi riprendi !
Stile Paganini...NON RIPETE (però solo nello stesso thread putroppo)...
Assolutamente. Un nome, una garanzia. Chissà invece, non mi ricordo più neanche il nome giuro, quell'altro, quello che ce l'aveva a morte per via dell'hard disk a 5400 giri con Windows 10...il romano...anche quello era "un livello over 9000".
Se ci leggi ancora o magari sei di nuovo qui "sotto copertura" un saluto anche a te !
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