Il numero di attacchi informatici cresce anche nel 2023. La sanità il settore più colpito. Il punto di Cisco Talos
di Alberto Falchi pubblicata il 19 Dicembre 2023, alle 16:01 nel canale SecurityIl ransomware continua a crescere, ma non è solo il cybercrimine a preoccupare. L'attuale instabilità geopolitica si riflette anche nel mondo cyber, con gruppi APT legati a Stati che incrementano le loro attività, mirate per lo più al danneggiamento delle infrastrutture avversarie
La crescita del numero degli attacchi informatici è ormai una costante: da parecchi anni, infatti, i report delle varie agenzia di cybersecurity evidenziano questa tendenza. Non fa eccezione il 2023: dal report di fine anno elaborato da Cisco Talos emerge che la minaccia numero uno è sempre la stessa, il ransomware. Ma non è certo l'unica.
I settori altamente regolamentati sono quelli maggiormente presi di mira
Il settore che ha subito il maggior numero di attacchi è, secondo Cisco, la sanità, seguito da servizi finanziari e spedizioni.
Questo dimostra che i criminali informatici preferiscono concentrarsi su vittime con una bassa tolleranza ai ritardi e che si presuppone siano più propense a pagare un riscatto pur di riprendere le attività il prima possibile. Nel caso della sanità, si aggiunge anche un altro problema: è un settore che spesso si scontra con vincoli di budget e, di conseguenza, non sempre ci sono le risorse per garantire la sicurezza dei sistemi.
Curioso il fatto che un attacco ransomware su quattro sia a opera del gruppo criminale LockBit.
La situazione geopolitica
Le instabilità a livello geopolitico si riflettono anche sulla concentrazione degli attacchi. Secondo gli esperti di Cisco Talos, i dati evidenziano un incremento delle attività sospette. In particolare, con il crescere delle tensioni a Taiwan è stato rilevato un aumento delle operazioni mirate a danneggiare i sistemi critici, come le telecomunicazioni, probabilmente causate da APT di origine cinese.
Anche i gruppi Gamaredon e Turla, che si sospettano essere legati alla Russia hanno incrementato le loro attività anche se gli effetti di questi tentativi di attacco sono stati meno distruttivi rispetto al precedente anno. Secondo gli esperti di Talos questo può essere dovuto anche a una migliore preparazione di chi si occupa di difendere le infrastrutture ucraine. L'Ucraina ha infatti ricevuto dagli alleati supporto non solo militare, ma anche per potenziare le difese cyber, e Cisco Talos ha fatto la sua parte.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa mia affermazione era appunto di tristezza, non di sommo gaudio.
Sono cosciente dello spreco di risorse (principalmente monetarie) che riguardano il settore sicurezza informatica.
Il mio punto era espresso nel contesto del "nonostante le risorse investite".
Per quanto riguarda l'incompetenza dilagante nel settore in questione, penso che persino la raccolta di patate novelle garantirebbe un "expertise" acquisito di maggior valore.
Certa gente ha preso il detto "fake it till you make it" un po' troppo alla lettera, e soprattutto nell'ambito più sbagliato.
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