Il punto di vista di Darktrace sull’Intelligenza Artificiale nella cybersecurity

Il punto di vista di Darktrace sull’Intelligenza Artificiale nella cybersecurity

Abbiamo approfittato della disponibilità di Mariana Pereira, Director di Darktrace, per fare una chiacchierata sull'impatto che avrà l'intelligenza artificiale sulla nostra vita quotidiana, in particolare nell'ambito della cybersecurity.

di pubblicata il , alle 12:46 nel canale Security
Darktraceintelligenza artificiale
 

Nell'arco di pochi anni siamo passati dal parlare di intelligenza artificiale a sperimentarla quotidianamente, quasi senza rendercene conto. È proprio questo il dettaglio che rende una tecnologia dirompente: il fatto che sia in grado di cambiare le vite senza che quasi ci accorgiamo della sua presenza. 

"Dai termostati che si autoregolano, ai filtri antispam nelle email, agli algoritmi del sistema di raccomandazioni di Netflix fino agli assistenti virtuali come Alexa, l'adozione dell’intelligenza artificiale cresce rapidamente e la tecnologia sta compiendo enormi progressi" - ci racconta Mariana Pereira, Director di Darktrace - "Grazie alla recente ondata di innovazioni tecnologiche, la nostra quotidianità sarà presto ulteriormente migliorata dall’IA. La macchina del caffè smart mi prepara il cappuccino prima ancora che mi svegli, l’illuminazione stradale intelligente lungo il percorso ci indicherà i tratti più adatti da compiere per ottimizzare l’energia nelle diverse fasce orarie per andare al lavoro. In un futuro prossimo, l'intelligenza artificiale potrebbe aiutarci anche a elaborare i dati a partire dai passi e indirizzare l'energia cinetica per fornire illuminazione stradale esattamente dove serve. Interagire quotidianamente con l'intelligenza artificiale può sembrare ancora futuristico; tuttavia, in quest’epoca caratterizzata da una feroce corsa alle armi di cybersecurity, milioni di noi, anche se magari inconsapevolmente, vengono già a contatto con l'intelligenza artificiale ogni giorno nella propria vita lavorativa".

Mariana Pereira Director Darktrace

L'intelligenza artificiale nel mondo della cybersecurity

Quando Mariana cita esempi di AI coi quali abbiamo a che fare ogni giorno, fa riferimento alle soluzioni di sicurezza informatica più recenti, che per rispondere alle minacce emergenti si basano su algoritmi di machine learning, capaci di individuare il malware prima ancora che possano manifestare i loro effetti. A giudicare dallo scenario attuale, questo tipo di soluzioni saranno sempre più diffuse, anche solo per il fatto che gli hacker sono stati fra i primi a comprendere l'importanza dell'intelligenza artificiale e a sfruttarla per i loro scopi

"Nell'ambito della sicurezza informatica, gli sviluppi significativi dell’IA sono stati catalizzati da un panorama di minacce in costante espansione" - prosegue Mariana - "Oggi, ad iniziare a utilizzare le tecnologie di IA sono i criminali informatici, per infiltrarsi nelle infrastrutture IT, ma anche per insidiarsi furtivamente nelle reti target senza essere scoperti per mesi o addirittura anni. E per contrastare questa prospettiva inquietante, migliaia di organizzazioni si impegnano a potenziare le proprie difese con la cyber IA per poter essere un passo avanti. Ad esempio, lo spear phishing, cioè la pratica di infettare i sistemi tramite malware trasmessi via email, è una tecnica di attacco che probabilmente diventerà ancora più difficile contrastare. Attraverso i social media, i criminali informatici stanno già ottenendo informazioni preziose su di noi, sufficienti a indurci a cliccare su link dannosi senza suscitare sospetti e riuscire così a infiltrarsi nei nostri computer".

Come si evolvono gli attacchi informatici

"L’aggressore del futuro sarà in grado di fare un ulteriore passo avanti, sfruttando l’automazione, che è in grado di causare molti più danni e in maniera ancora più efficiente" - ha proseguito Mariana - "Non impareranno solo lo stile di scrittura di ciascuno di noi, ma come questo si differenzia a seconda del nostro interlocutore. Grazie a queste nozioni, saranno in grado di imitare le nostre conversazioni e ingannare il destinatario facendogli credere di stare interagendo con noi. Sfruttando soprannomi e informazioni note solo a pochi, facendo riferimento a esperienze condivise, le future e-mail di phishing saranno praticamente indistinguibili da una comunicazione autentica".

Ad attacchi tanto sofisticati non si può che rispondere con difese altrettanto tecnologiche. Come abbiamo avuto modi di approfondire qui, Darktrace si basa su algoritmi di machine learning per andare a scovare quello che sfugge ai tradizionali controlli. Si tratta di soluzioni che a oggi sono accessibili solo alle aziende con i budget per la sicurezza molto elevati ma che inevitabilmente si diffonderanno, anche perché rappresentano l'unica vera barriera contro gli attacchi più sofisticati. 

"Ora che i criminali informatici hanno incluso l’intelligenza artificiale nel proprio arsenale, potrebbe sembrare impossibile trovare un modo per sconfiggerli. Tuttavia, esiste un lato positivo: se gli attacchi sono diventati sempre più sofisticati, lo stesso vale per gli standard della cyber difesa. L’intelligenza artificiale sta diventando rapidamente la pietra angolare della resilienza informatica; e lo è già in alcune delle più grandi aziende e organizzazioni governative del mondo. La cyber IA, infatti, raccoglie dati di rete e li utilizza per rilevare e combattere le minacce in tempo reale, prima che vengano causati danni irreparabili. Questo consente alle aziende di rimanere protette anche in vista degli attacchi più sofisticati, persino di quelli che si sono già infiltrati all'interno dei propri confini. Esistono numerose teorie in proposito, ma l'impatto futuro dell'IA sulla nostra vita rimane tuttora incerto. Tuttavia, una cosa è sicura" - conclude Mariana - "se l'intelligenza artificiale è diventata uno strumento comune nell'arsenale digitale di un hacker, la cyber difesa alimentata dall'IA sarà l’unica in grado di permetterci di vincere questa battaglia".

 

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