L'Unione Europea dà il via libera alla tecnologia per il riconoscimento facciale
di Alberto Falchi pubblicata il 13 Febbraio 2020, alle 17:01 nel canale SecurityL'Unione Europea sembrava intenzionata a porre una moratoria di 3/5 anni sull'uso del riconoscimento facciale in spazi pubblici, ma secondo le indiscrezioni del Financial Times sembra che questo "ban" verrò rimosso
Rispetto ad altre nazioni, l'Europa è stata sempre più cauta nell'approvare l'uso di certe tecnologie e nel regolamentare i dati sensibili dei cittadini. Ne è un chiaro esempio il GDPR, quell'insieme di norme che regola la raccolta e l'utilizzo dei dati relativi agli utenti, garantendo ai cittadini il diritto di sapere chi ha informazioni su di loro e dandogli la possibilità di farle rimuovere.
A tal proposito, l'UE si è era dimostrata estremamente cauta sulla diffusione di tecnologie relative al riconoscimento facciale, quantomeno nei luoghi pubblici. Di recente, per dire, era circolata una bozza di un provvedimento che suggeriva di imporre un divieto al suo utilizzo per almeno 3/5 anni.
"Basandoci sulle norme attuali, il futuro quadro normativo potrebbe andare oltre e prevedere un divieto temporaneo all'uso del riconoscimento facciale nei luoghi pubblici" si legge nel documento. Durante il periodo di divieto, da tre a cinque anni, l'impegno della Commissione è quello di individuare "una robusta metodologia per verificare l'impatto di questa tecnologia per identificare e sviluppare le possibili misure di gestione del rischio. [...] Questo è a salvaguardia dei diritti dei cittadini, in particolare contro qualsiasi possibile abuso della tecnologia. Potrebbe essere necessario prevedere qualche eccezione, in particolare per le attività nel contesto della ricerca e sviluppo e per scopi di sicurezza".
L'UE rinuncia al ban sul riconoscimento facciale
Secondo quanto riporta il Financial Times, nella nuova bozza del documento sono stati eliminati tutti i riferimenti alla moratoria dell'uso del riconoscimento facciale. Un via libera al suo utilizzo sfrenato? Non proprio, dato che pur non mettendo il veto all'uso di queste tecnologie, suggerisce agli stati membri di stabilire le proprie regole relative al riconoscimento facciale.
Come mai questo ripensamento? Secondo Engadget, che cita una fonte familiare con entrambe le bozze, è dovuto una divisione interna fra due opposte fazioni. Da un lato gli attivisti per i diritti civili, pienamente favorevoli alla moratoria, dall'altro la comunità degli esperti di sicurezza, sostenitori della tecnologia.
Difficile schierarsi da una parte. Se da un lato è comprensibile che chi operi nel settore della sicurezza ritenga utilissimo lo strumento per arrestare delinquenti o prevenire il crimine, dall'altro bisogna valutare se la tecnologia è sufficientemente matura per un utilizzo su larga scala e soprattutto, se non si presta a un utilizzo distorto.
Non c'è bisogno di arrivare al delirio raccontato in Nosedive, un episodio particolarmente angosciante di Black Mirror che ruota al tema del social rating, per realizzare le implicazioni che potrebbe avere il riconoscimento facciale in un paese poco libero. La Cina, dove il riconoscimento facciale è già una realtà, così come le politiche di social rating, ci porta alcuni esempi di orrori dovuti a questa tecnologia, come quando l'imprenditrice Dong Mingzhu è stata accusata di aver attraversato col rosso per un errore dei sistemi di riconoscimento, che hanno scambiato per una persona vera la foto di una pubblicità attaccata a un autobus.
In ogni caso, anche queste ultime decisioni della UE non sono ancora effettive né definitive. Si tratta di una bozza che potrebbe subire ulteriori modifiche, anche per armonizzare l'uso della tecnologia con il GDPR, che attualmente pone molti limiti alla raccolta e all'utilizzo di dati biometrici.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer quanto riguarda l'argomento in questione anch'io sono molto combattuto sono sicuramente per un controllo più capillare a discapito della privacy ma deve essere molto ben regolamentato e non sfruttabile da chiunque ... sarà che non ho nulla da nascondere quindi i discorsi catastrofisti sulla violazione della privacy mi fanno sempre sorridere ma non per questo sarei contento che Google ed Amazon (per citarne due a caso) usassero i propri assistenti vocali per sapere cosa mangio, anche se non acquistato con i loro dispositivi, per poi propormi pubblicità ad hoc mentre sarei ben contento se, grazie alle registrazioni recuperate dai suddetti assistenti vocali, qualcuno (leggasi forze dell'ordine) riuscisse a scoprire chi è entrato a casa mia per rapinarmi ... lo so, sono esempi banali ma è solo per semplificare il fatto che la stessa tecnologia non è mai buona o cattiva ma è come la si usa che ne giustifica o meno lo sfruttamento IMHO
lol, hai presente come funziona il sistema dei crediti sociali in Cina?
Nessuno ha nulla da nascondere fino a che non arriva al governo qualcuno che la pensa diversamente da come la pensi tu e cerca di utilizzare il sistema a tuo discapito.
Poi magari tra 15-20 anni decidi di andare in politica, e guarda caso salta fuori un filmato/audio/posizione di 10 anni prima, che serve a screditarti agli occhi dell'elettorato.
Nessuno considera mai le più grandi implicazioni di questi sistemi fino a quando non tocca a lui prenderlo nel cul0 senza vaselina.
Cina arriviamo.
Nessuno ha nulla da nascondere fino a che non arriva al governo qualcuno che la pensa diversamente da come la pensi tu e cerca di utilizzare il sistema a tuo discapito.
Poi magari tra 15-20 anni decidi di andare in politica, e guarda caso salta fuori un filmato/audio/posizione di 10 anni prima, che serve a screditarti agli occhi dell'elettorato.
Nessuno considera mai le più grandi implicazioni di questi sistemi fino a quando non tocca a lui prenderlo nel cul0 senza vaselina.
si, infatti:
https://www.youtube.com/watch?v=rQJdvuIaJNI
40%
Nessuno ha nulla da nascondere fino a che non arriva al governo qualcuno che la pensa diversamente da come la pensi tu e cerca di utilizzare il sistema a tuo discapito.
La stessa UE lo sta dimostrando.
Prende il potere a difesa dei cittadini o di altri principi, e poi cambia idea, ed usa quel potere stesso per fare diversamente.
Credo che i soliti del "non faccio niente di male e non ho nulla da nascondere" manchino fortemente di consapevolezza di cosa sia la libertà, da dove arrivi, perchè, e cosa comporti averla o meno.
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