Un picco mai visto di attacchi DDoS: Akamai conferma gli avvisi lanciati da FBI

Un picco mai visto di attacchi DDoS: Akamai conferma gli avvisi lanciati da FBI

I clienti dell'azienda minacciati dagli hacker: minacce di attacchi fino a TB/s a chi non paga il riscatto in bitcoin. Per ora Akamai è riuscita a mitigare la situazione, respingendo più di 50 attacchi

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Security
Akamai
 

Nei primi giorni di settembre l'FBI ha lanciato un allarme, avvertendo le grandi aziende statunitensi di un'ondata di attacchi di tipo DDoS: alcuni gruppi criminali stanno ricattando numerose aziende minacciandole di bloccare i loro servizi a tempo indeterminato a meno che non paghino un generoso riscatto in Bitcoin. Akamai, che già ad agosto aveva diffuso un security alert a riguardo, conferma di aver registrato un picco mai visto per attività di questo tipo, non limitate agli Stati Uniti ma indirizzate anche ad aziende con sede in Asia Pacifica, Europa, Medio Oriente e Africa. Fra gli attori responsabili di queste attività, Akamai segnala Armada Collective, Cozy Bear, Fancy Bear e Lazarus Group.

Secondo le analisi di Akamai, inizialmente le attività criminali erano concentrate su aziende operanti nel settore finanziario, ma poi hanno iniziato a colpire anche imprese operanti nell'ambito della tecnologia, dei servizi per le aziende, ospitalità, retail e viaggi. Fra le vittime di questi attacchi, nomi come MoneyGram, YesBank IndiaWorldpayPayPalBraintree, oltre alla borsa neozelandese, che è stata costretta a chiudere le contrattazioni per ben 3 giorni. Quest'ultima è stata presa di mira da un'organizzazione criminale con competenze superiori alla media, in grado di colpire non solo i siti web pubblici delle vittime, ma anche le infrastrutture, gli endpoint e i server DNS. A oggi, Akamai è riuscita a respingere più di 50 attacchi, evitando ai suoi clienti interruzioni grazie al servizio di mitigazione DDoS Prolexic

"Se si riceve una minaccia di tipo Ransom Denial of Service, la raccomandazione di Akamai è sempre quella di non pagare il riscatto in quanto non ci sono garanzie che l’attacco arriverà o che il pagamento eviterà l’attacco DDoS”, ha dichiarato Richard Meuus, Security Technology & Strategy Director di Akamai - "In caso di minaccia è quindi necessario riunire chi si occupa dell’IT, della sicurezza e della comunicazione con i clienti per assicurarsi che tutti siano debitamente preparati e tutti sappiano cosa fare in caso di attacco – se servisse assistenza, Akamai è sempre disponibile ad aiutare".

2 Commenti
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luca.camminacieli22 Settembre 2020, 12:09 #1
L'ergastolo...a spaccar pietre dalla mattina alla sera, a chi utilizza le proprie facoltà informatiche per ricattare o danneggiare il prossimo. Ramsonware, trojan, attacchi DDoS...tutti senza distinzioni. Altro che pagamento in bitcoin !
Axios200622 Settembre 2020, 13:12 #2
Originariamente inviato da: luca.camminacieli
L'ergastolo...a spaccar pietre dalla mattina alla sera, a chi utilizza le proprie facoltà informatiche per ricattare o danneggiare il prossimo. Ramsonware, trojan, attacchi DDoS...tutti senza distinzioni. Altro che pagamento in bitcoin !


Eh... mica in Italia... manco se fai una strage ti danno piu' l'ergastolo.

Prova pero' a piratare Sky e la Digos arriva in 5 minuti...

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