64 processori Xeon in 10 unità rack: nuovo record di SeaMicro

64 processori Xeon in 10 unità rack: nuovo record di SeaMicro

Nuova evoluzione per il server rack ad alta densità di SeaMicro: al posto dei processori Intel Atom troviamo ora una particolare versione di processore Xeon. 64 sistemi indipendenti integrati in uno chassis rack da 10 unità d'ingombro

di pubblicata il , alle 09:31 nel canale Private Cloud
IntelAtom
 
13 Commenti
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coschizza02 Febbraio 2012, 13:37 #11
Originariamente inviato da: leddlazarus
invece vmware esx ragiona in quel modo...

visto che i server sono virtuali lui vede una potenza elaborativa virtuale che è la somma delle freq dei singoli core.

poi non so come il sistema lo gestisca, ma nell'interfaccia utente è cosi'


questo non è esattametne vero, non puoi aggiungere cpu a una macchina virtuale a caso devi vedere quanti socket hai quanti core per socket ecc, poi dei vedere quali cpu hanno la ram collegata e quali la condividono tramite un bus esterno perche non puoi mettere su una VM delle cpu che non condividono gli stessi canali di memoria andresti a ridurre drasticamente le performance dovendo abilitare funzioni come NUMA che fanno degradare pesantemente le performance .

Se per esempio hai un server con 4 socket e ognuno con una cpu 4 core hai un totale di 16 core, ma qusto non significa che puoi tranquillamente creare macchine virtuali con piu di 4 core perche tranne configurzioni particolari avresti un degrado delle performance. Noi in azienda in casi simili abbiamo migrado le cpu da 4 a 8 core per ovviare a questo.
Tasslehoff02 Febbraio 2012, 14:54 #12
Vedo che molti citano i vantaggi energetici di una soluzione di questo tipo, faccio presente che l'assorbimento energetico è una variabile praticamente trascurabile se non del tutto inutile, viene considerata unicamente per dimensionare correttamente gli UPS a cui le macchine vengono connesse.

Non è un caso che nelle offerte delle principali farm i parametri energetici sono variabili assolutamente assenti nella formulazione delle offerte ai clienti.
Che tu abbia un server che assorbe 5kWh o 100Wh non fa alcuna differenza (semplicemente viene connesso ad una linea di UPS piuttosto che ad un'altra), la differenza la fanno le U occupate dalla macchina (che in questo caso non sono affatto poche), il traffico generato, la banda disponibile e i servizi accessori.

Riguardo al prodotto in se a me non sembra hardware poi così fenomenale, con un normalissimo sistema Bladecenter IBM da 7U si arriva ad avere 56 socket Intel Xeon (per un totale di 560 core), oppure un mix di sistemi Intel based e di sistemi Power7, senza contare le features accessorie che permettono ai blade di fondersi tramite tecnologia IBM X5.

A prescindere dall'hardware e dalla componentistica poi sarei curioso di conoscere il kamikaze che va ad investire su una architettura proprietaria proposta da una società composta da 75 persone che sta dall'altra parte del pianeta e che dubito possa competere con un produttore come IBM, con la sua rete di assistenza, ricambi e supporto.
Insomma la questione è sempre la stessa: un server è molto più di qualche banco di ram, cpu o disco messo insieme "alla buona"...
Squall 9402 Febbraio 2012, 15:23 #13
Posso capire il tutto per risparmiare energia nell'ottica cloud ma non sarebbe opportuno mettere più Ram?
Creare un server più efficiente sfruttando il calcolo parallelo è il concetto su cui è nato il cloud, il passo avanti adesso è espandere la memoria che ogni processore può gestire, credo che la Micron abbia centrato il tutto.
Non ho controllato la compatibilità del socket ma questo http://www.techpowerup.com/154760/M...IMM-Module.html potrebbe moltiplicare di non poco il guadagno prestazionale.

Se un Atom non dovesse bastare ci sono ben altre scelte, come Xenon o Opteron, bisogna tenere in considerazione quale sistema dovrà reggere, risparmiare mettendo così tanti Atom secondo me è peggio di mettere meno processori ma con più core, tipo uno Xenon.

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