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Da QuestIT il primo assistente virtuale che comunica con la lingua dei segni

di pubblicata il , alle 15:41 nel canale Startup Da QuestIT il primo assistente virtuale che comunica con la lingua dei segni

Realizzato in collaborazione con Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Gruppo per lo studio e l’informazione della Lingua dei Segni Italiana, permette anche ai sordi di comunicare con un avatar virtuale

 

Gli assistenti wirtuali sono ormai ovunque. Sui siti, come nel caso dei chatbot, e nelle nostre case, sotto forma di altoparlanti intelligenti come Amazon Echo o Google Home. Sono sempre più evoluti, come dimostra l'incredibile successo di ChatGPT, ma sono ancora inaccessibili a chi ha problemi con l'udito. 

Da oggi, però anche chi soffre di questi problemi non sarà tagliato fuori. L'italiana QuestIT, spin-off dell'Universita di Siena specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale per migliorare la customer experience, ha infatti presentato il primo assistente virtuale in grado di comprendere e comunicare tramite la LIS, la Lingua dei segni italiana

Un assistente virtuale che parla la lunga dei segni

Il progetto per l'assistente virtuale in grado di comunicare con la LIS è stato sviluppato da QuestIT in collaborazione con l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR e il Gruppo per lo studio e l’informazione della Lingua dei Segni Italiana. La tecnologia può essere integrata in vari sistemi, a partire dai siti web per arrivare ai totem interattivi dislocati all'interno di stazioni ferroviare, aeroporti, musei e altri luoghi pubblici. 

Tramite delle videocamere è in grado di analizzare i gesti e le espressioni facciali di chi si trova di fronte allo schermo, oltre che di rispondere tramite la LIS. Come tutti gli assistenti virtuali il suo scopo è quello di fornire informazioni e consigli.

QuestIT avatar lingua segni

"Per innovare il presente serve tanta ricerca e, soprattutto, la tecnologia giusta", commenta Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT. "Per questo motivo abbiamo sfruttato le incredibili potenzialità dell’intelligenza artificiale per strutturare un assistente virtuale di ultima generazione che conosce alla perfezione la Lingua dei Segni Italiana. Grazie ad esso, potenziamo la «digital accessibility» e diamo l’opportunità ai cittadini sordi di accedere autonomamente ad informazioni e servizi offerti da enti e realtà del territorio come la Pubblica Amministrazione e le banche, ma i potenziali campi di applicazione sono innumerevoli: dall’organizzazione degli appuntamenti negli ospedali alla spiegazione di mostre o eventi culturali nei musei fino al chiarimento di materie o singoli concetti nelle scuole o nelle aule universitarie”.

Di Ioro prevede anche ulteriori sviluppi della tecnologia, a partire dalla possibilità di aggiungere una tecnologia che consenta di tradurre in tempo reale le parole in segni: "Stiamo già lavorando su quello che può essere l’evoluzione del prodotto. L’obiettivo è quello di offrire una tecnologia capace di tradurre simultaneamente le parole in segni. Già oggi, dopo una prima fase di training, è in grado di gestire le richieste della clientela in totale autonomia ed offrire così l’assistenza di cui le persone necessitano. Per l’organizzazione di questo progetto così ambizioso non potevamo che coinvolgere il Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena oltre ad un ente di primaria importanza come il Consiglio Nazionale delle Ricerche e al Gruppo per lo studio e l’informazione della Lingua dei Segni Italiana".

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