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Le startup italiane sbarcano a Seattle grazie ad Area Science Park

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Startup Le startup italiane sbarcano a Seattle grazie ad Area Science Park

Il 4 dicembre nove startup italiane attive nei settori aerospace e IA hanno avuto modo di incontrare un gruppo di investitori statunitensi. Un'occasione creata da Area Science Park con la collaborazione di Serena Corp., mirata a favorire l'internazionalizzazione

 

Il 4 dicembre nove startup italiane hanno avuto modo di entrare in contatto con gli investitori grazie a Primo.Innovare, il programma di internazionalizzazione di Area Science Park e Serena – Private Operating Foundation. Fra le realtà che queste giovani imprese hanno potuto incontrare ci sono colossi come Greater Seattle Partners, Boeing, Microsoft, Amazon, Google, ma anche Umbra Group, multinazionale italiana fornitore di Boeing. L'obiettivo dell'incontro a Seattle è quello di rafforzare i legami transatlantici tra Italia e USA nel settore dell’innovazione, mettendo in luce le ultime tendenze e progressi in aerospazio e AI e offrendo alle startup opportunità di networking per scambiare idee e avviare potenziali collaborazioni.

IA e aerospazio al centro dell'innovazione

Le nove startup selezionate per presenziare a Seattle operano in due specifici ambiti: quello dell'intelligenza artificiale e quello della tecnologia aerospaziale, entrambi settori in rapida crescita. Anche in Italia, che sta spingendo molto sul suo programma spaziale.

primo-innovare

Nello specifico, le realtà selezionate sono: 

  • Blacks, azienda di Ravenna è specializzata in progettazione, prototipazione e produzione di componenti in materiali compositi avanzati (fibra di carbonio, di vetro, aramidica, fibre ibride...). Nel settore aerospace si occupa di progettazione e produzione di tooling sia in composito che in metallo, e di produzione di parti strutturali complesse.
  • Delta Space Leonis, startup romana che fornisce servizi spaziali a basso costo usando picosatelliti (cioé di peso inferiore a 1 kg). L’azienda sta progettando una propria costellazione che offrirà servizi di monitoraggio in settori come l’agricoltura, la produzione energetica, i trasporti, la protezione ambientale. A mantenere i costi accessibili sarà l’utilizzo di un deployer proprietario. L’azienda svilupperà anche delle stazioni miniaturizzate a terra per comunicare con i satelliti, e un modulo di trasmissione per rendere la costellazione compatibile con apparecchiature già esistenti.
  • Geckoway, impresa di Roma che ha sviluppato WolfPMB (Project Management Board), un software di project management per le missioni spaziali basato sulla mixed reality (XR). Il sistema supporta il lavoro ingegneristico e di manutenzione degli equipaggi durante le “passeggiate spaziali”, abilitando una migliore cooperazione tra gli astronauti e semplificando la fase di apprendimento ed esecuzione.
  • Involve Space, startup romana che ha realizzato Stratostats, una piattaforma pseudo-satellitare composta da una sonda elevata da un pallone stratosferico a elio (a zero emissioni) capace di raggiungere e mantenere 30-40 km di altezza. La sonda – che viene recuperata al rientro a terra – può trasportare materiali o essere utilizzata per rilevazioni. L’azienda ha sviluppato anche un software AI, Neurostar, in grado di coordinare autonomamente le traiettorie di una o più sonde (ma anche droni e satelliti) in base alla direzione dei venti.
  • Miprons, giovane azienda romana attualmente al lavoro sul primo sistema di propulsione orbitale che sfrutta l’elettrolisi dell’acqua, garantendo enormi benefici in termini di efficienza, performance, sicurezza e sostenibilità ambientale. Il sistema può essere utilizzato da satelliti, veicoli di rientro, droni extra-atmosferici, prestandosi anche a numerose altre applicazioni.
  • Nano-Tech, Deep tech company di Ascoli Piceno che sviluppa e produce materiali compositi innovativi. Le sue formulazioni, ottenute con tecnologie proprietarie brevettate, consentono di ottenere materiali adatti a garantire prestazioni meccaniche e termiche elevate. Particolarmente adatto alle applicazioni aerospaziali è il materiale C-Preg 400, in grado di resistere a elevate temperature. 
  • Nabu, azienda di Torino che Nabu integra all’interno di un’unica piattaforma dati e informazioni che ottimizzano i processi di irrigazione in agricoltura. Il sistema unisce immagini satellitari e rilevazioni da sensori, efficientando la gestione delle risorse idriche ed energetiche. La stessa piattaforma permette di gestire da remoto i sistemi di irrigazione, creando pattern predittivi per l’attività di manutenzione.
  • Novac, startup di Modena Novac attiva nello sviluppo di supercondensatori solidi modellabili per alte performance. I supercondensatori possono integrare le batterie nei veicoli elettrici per consentire rilasci immediati di energia. La soluzione di Novac è modellabile e adattabile alle forme dei veicoli, ed è utilizzabile anche in condizioni ambientali estreme come quelle spaziali. Lo stato solido garantisce anche standard di sicurezza più elevati.
  • Revolv Space, impresa torinese che sviluppa meccanismi e sistemi di attuazioni per piccoli satelliti in grado di raddoppiare il tempo operativo dei loro payload e il fatturato degli operatori satellitari commerciali. Il loro primo prodotto è SARA, un sistema economico, autonomo e fail-safe che massimizza l’energia generata a bordo orientando i pannelli solari verso il sole.

I pitch presentati agli investitori oltreoceano sono disponibili a tutti tramite il sito ufficiale dell'iniziativa Primo.Innovare

Tre domande a Fabrizio Rovatti di Area Science Park

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EDGE9: Come sono state selezionate le nove startup che parteciperanno al summit “Primo. Innovare.” di Seattle?

FR: L’obiettivo che ci siamo posti con il programma Primo.Innovare. è quello di selezionare un gruppo ristretto di startup innovative high tech molto qualificate e operanti nei settori definiti dai temi di questa edizione 2023 che nello specifico sono Aerospace e IA. Data la specificità del perimetro abbiamo coinvolto la nostra rete di partner a livello nazionale in modo da raccogliere candidature mirate di imprese pronte ad affrontare la sfida dello scale up internazionale ed entrare in relazione con importanti player del mercato americano.

EDGE9: perché la scelta dei settori Aerospace e AI?

FR: Area Science Park è un ente nazionale di ricerca che ha tra i propri obiettivi l’implementazione di modelli di innovazione per connettere la ricerca all’impresa funzionali a promuovere lo sviluppo socioeconomico del territorio nazionale. Ci occupiamo quindi di sviluppare programmi, su scala nazionale, per favorire la deep tech innovation e a sostegno della generazione di impresa nelle filiere di alcuni settori strategici. In questo caso, la scelta di Aerospazio e IA è legata anche alle caratteristiche dell’ecosistema industriale e dell’innovazione dell’area del Pacific Northwest degli Stati Uniti, un territorio che nel settore aerospace vanta la presenza di oltre 900 imprese locali solo nella contea di Seattle, e con colossi quali Boeing e Blu Origin è un riferimento mondiale. Nelle tecnologie digitali invece la presenza nell’area di Microsoft, Amazon, Google si presenta da sola. L’Italia inoltre ha una tradizione industriale importante che intendiamo rafforzare sviluppando le connessioni tra i due paesi, non a caso avremo la presenza di Umbra Group impresa nata nella provincia italiana e ora uno dei principali player del panorama mondiale con una sede proprio a Seattle.

EDGE9: Come collaborano Area Science Park e Serena–private operating foundation nel programma di internazionalizzazione? Quando e come vengono seguite le startup?

FR: Per realizzare il programma di internazionalizzazione in maniera efficace è di primaria importanza stabilire forti connessioni con l’ecosistema locale, per questo abbiamo scelto come partner Serena Corp., una società no-profit con sede negli Stati Uniti dedicata esclusivamente a promuovere e sostenere la cultura italiana, e la passione per l'innovazione negli Stati Uniti. Serena collabora in maniera determinante guidando l'evento negli USA coinvolgendo l’ecosistema locale di imprese e investitori. Da parte nostra, in qualità di ente nazionale di ricerca svolgiamo un ruolo importante come riferimento per l’ecosistema italiano dell’innovazione selezionando in Italia le migliori startup e le supportandole nel percorso di preparazione all’evento sia negli strumenti di presentazione e pitching. Le startup partecipanti hanno/hanno avuto l’occasione di una visita riservata presso gli impianti di Boeing a Renton, dove vengono assemblati i 737, per raccontare le loro soluzioni innovative. Saranno/sono state poi protagoniste del summit al Word Trade Center e startup dove si presenteranno a una platea di un centinaio tra investitori e grandi aziende del territorio. Primo. Innovare. rappresenta però solo un tassello dell’insieme di attività e programmi che Area Science Park promuove e supporta a favore dello scale up e internazionalizzazione delle startup, ad esempio collaboriamo con ICE nella realizzazione della missione italiana al CES di Las Vegas e con US Market Access Center (USMAC) per il programma di accelerazione Prospera Women.

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