Mobilità, architettura e smart city: le startup italiane al CES 2024

Mobilità, architettura e smart city: le startup italiane al CES 2024

Sono ben sei le startup italiane impegnate a realizzare prodotti o servizi che toccano la mobilità, l'architettura e le smart city: dai cestini dei rifiuti "smart" fino al sogno di arrivare su Marte, ecco le novità al CES 2024

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Startup
Area Science Park
 

La tecnologia sta cambiando volto alle città in molti modi: non solo grazie, ad esempio, ai progetti per le cosiddette "smart city" in cui i sensori consentono di gestire meglio gli spazi o i servizi, ma anche grazie al modo in cui le città vengono costruite - in altri termini, grazie alle innovazioni nell'architettura. Non si può non citare, poi, la mobilità, che sta cambiando radicalmente grazie all'elettrificazione e alla guida autonoma. Sono molteplici le startup italiane che propongono prodotti o servizi per le smart city, la mobilità e l'architettura, e sei di queste saranno presenti al CES 2024: Ganiga Innovation, NExT, Powandgo, Skyproxima, SnapAll e The Meter.

Le startup presenti al CES 2024 sono parte della missione italiana organizzata da ICE, agenzia che ne promuove le attività e l'espansione all'estero, e Area Science Park.

Ganiga Innovation semplifica la raccolta differenziata con l'IA

Ganiga

Ganiga Innovation è una realtà toscana che punta a usare l'intelligenza artificiale per facilitare la raccolta differenziata: tassello fondamentale è hoooly!, contenitore che separa automaticamente i diversi rifiuti semplificando così la vita ai cittadini, che possono dunque semplicemente buttare i vari rifiuti in unico contenitore senza dovere necessariamente investire del tempo per separarli.

Parte del progetto si fonda anche su un'applicazione che consente ai cittadini di localizzare i contenitori più vicini da un lato, e agli operatori di monitorare il livello di riempimento degli stessi, così da aiutarli a pianificare il percorso per lo svuotamento ottimizzandolo ed evitando viaggi inutili. Con la piattaforma di Ganiga sarà inoltre possibile generare statistiche che aiuteranno i Comuni a gestire al meglio la raccolta dei rifiuti.

NExT porta la mobilità della fantascienza nel quotidiano

NExT

Quante volte nei film di fantascienza abbiamo visto soluzioni di mobilità futuristiche, con piccoli bus che si muovono per le città e si aggregano per fornire maggiore capienza? Questo è proprio il concetto dietro i mezzi di NExT, che sono piccoli autobus da 6 posti a sedere (più 4-10 in piedi) che fungono da moduli e possono dunque unirsi e separarsi in base alle necessità.

Queste navicelle consentono di spostarsi tra un'unità e l'altra, grazie a porte che si aprono sul retro e sul fronte, e sono in grado di viaggiare a una velocità massima di 110 km/h con un'autonomia di 200 km. La ricarica avviene a 50 kW, che consente di contenere al minimo i tempi morti. Non si tratta, va specificato, di un progetto su carta: come riporta il sito di NExT, le navicelle sono già state impiegate a Dubai nel 2018 e ad agosto 2024 arriveranno quelle di nuova generazione.

La condivisione delle stazioni di ricarica private con Powandgo

Powandgo

Sono ormai moltissime le stazioni di ricarica private per veicoli elettrici distribuite sul territorio, ma essendo (per l'appunto) private non sono accessibili al pubblico, che deve dunque fare necessariamente riferimento esclusivamente a quelle degli operatori. Ma cosa succederebbe se fosse possibile mettere a disposizione le stazioni private? A questa domanda risponde Powandgo, la cui piattaforma punta proprio a semplificare il processo per mettere a disposizione la propria stazione di ricarica guadagnando allo stesso tempo.

Il concetto alla base del servizio di Powandgo è semplice: chi ha una propria stazione (in particolare nel caso delle aziende) non riesce attualmente a condividerla facilmente con il pubblico, ma grazie a un intermediario come Powandgo è possibile farlo in sicurezza guadagnando allo stesso tempo. Dall'altro lato, secondo la startup i costi per gli utenti sarebbero inferiori rispetto a quelli offerti dagli operatori pubblici. L'idea punta a soddisfare la domanda in crescita sempre più rapida di colonnine di ricarica.

SnapAll rende semplice il monitoraggio dei progetti

SnapAll

SnapAll punta a semplificare il monitoraggio dei progetti di costruzione (e non solo) sfruttando l'intelligenza artificiale per analizzare automaticamente i filmati che riprendono i cantieri. L'azienda ha sviluppato una piattaforma che consente di controllare in tempo reale l'andamento dei lavori sfruttando telecamere connesse a Internet (senza la necessità di modelli specifici!), con la possibilità di creare time lapse che mostrano interi giorni di lavoro in un paio di minuti.

I file vengono archiviati sui server di SnapAll, che li cifra in accordo con il GDPR e gli altri requisiti normativi. La piattaforma è anche in grado di mostrare statistiche sul cantiere, di inviare notifiche e di segnalare problemi di sicurezza. SnapAll è già stata scelta da nomi come RAI, A2A, DHL, Enel, Ferrovie dello Stato e Siemens, nonché da Guardia Costiera e Guardia di Finanza.

The Meter semplifica le misurazioni nei cantieri

The Meter

Come ben sa chiunque abbia dovuto prendere delle misure per progetti di architettura o ingegneria, essere precisi ed effettuare rilievi accurati per realizzare planimetrie affidabili è tutt'altro che semplice. The Meter punta a cambiare le cose con un dispositivo che effettua rilevazioni automaticamente e a 360 gradi, così da creare automaticamente planimetrie degli ambienti che sono precise, accurate e affidabili.

Avevamo già incontrato la startup al CES dello scorso anno. Al CES 2024 The Meter porta la nuova versione del suo dispositivo, chiamata CUBE2 e in grado di rilevare gli ambienti in 25 secondi, con una portata fino a 60 metri e un massimo di 3200 misure. Grazie all'applicazione dedicata è possibile salvare le scansioni e creare una documentazione fotografica da accompagnare ai rilievi.

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