Al via il 5G in Italia: parte la sperimentazione in 5 città
di Nino Grasso pubblicata il 17 Marzo 2017, alle 12:11 nel canale TLC e MobileIl Ministero dello Sviluppo economico ha annunciato l'avvio della fase di sperimentazione del 5G all'interno dei confini italiani. Tutto inizierà da queste cinque città
Partono in Italia le prime fasi di sperimentazione delle reti 5G che non solo dovrebbero consegnare maggiori velocità di trasferimento dei dati ma soprattutto dovrebbero aprire la porta a nuove destinazioni d'uso in un mondo sempre più interconnesso. La sperimentazione italiana partirà da 5 città: l'area metropolitana di Milano, Prato, L'Aquila, Bari e Matera. Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato l'avviso pubblico relativo ai progetti per la sperimentazione del 5G, con cui "inizia il cammino per dotare l'Italia" della nuova tecnologia.
Sebbene il 4G sia stato fondamentale per la progettazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie di rete, il 5G non è solo un'evoluzione degli attuali sistemi di connettività wireless. Si tratta in realtà di una nuova opportunità di sviluppo da non mancare assolutamente, come del resto ci ha ricordato Qualcomm nelle scorse settimane. Si tratta di una "tecnologia in forte discontinuità con il passato", scrive il Ministero "sia per quanto riguarda la velocità che il tempo di latenza". Ma, soprattutto, ha potenzialità enormi sul fronte dei servizi e "sarà volano di crescita per il nostro sistema produttivo".
Nonostante le condizioni delle nostre infrastrutture di rete fissa non siano proprio invidiabili, l'Italia si dimostra ancora una volta piuttosto solerte per quanto riguarda le connessioni mobile. Con un deployment previsto all'incirca nel 2020, le reti 5G richiedono un periodo di preparazione per poter essere applicate, come del resto ha precisato la Commissione Europea. Nel suo Action Plan per il 5G l'Europa ha invitato gli stati membri ad individuare entro il 2018 almeno una città dove avviare le sperimentazioni e pare che lo Stivale abbia già risposto alla chiamata.
"Vogliamo essere nel gruppo di testa", ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli. "L'Italia accetta la sfida europea ed anzi rilancia. In queste 5 città italiane mettiamo a disposizione le frequenze e chiediamo agli operatori interessati e a quanti vogliono con noi scommettere sul futuro di presentare i loro progetti. Il pubblico fa per intero la sua parte e chiediamo ai protagonisti del mercato di fare la loro creando business e opportunità che concorrano a far crescere l’Italia". Ma oltre alla pura e semplice sperimentazione c'è dell'altro.
Oltre alla mera prova delle nuove frequenze e reti in 5G nelle 5 città viene chiesto di presentare progetti che saranno valutati sia rispetto alla parte infrastrutturale che a quella dei servizi che saranno sperimentati. Il bando del Ministero non si rivolge quindi solo ai provider internet mobile, ma anche e soprattutto ad altri soggetti di livello nazionale e internazionale che vogliono toccare con mano e in anticipo quanto sia possibile realizzare con le nuove reti. Quindi rivolgendosi quindi ad università, enti e centri di ricerca, aziende locali, startup ed enti pubblici.
I lotti di gara saranno tre, uno specifico per la città di Milano, il secondo per Prato e L'Aquila insieme, il terzo e ultimo per Bari e Matera. Le domande potranno essere presentate entro il 15 maggio, e nel mese successivo saranno selezionati i progetti che partiranno entro fine anno. La sperimentazione avrà infine termine nel 2020, anno in cui il 5G dovrà essere consolidato sul territorio nazionale. Le città sono state selezionate mediante criteri relativi alla distribuzione geografica e alla capillarità attuale di connettività ultra-veloce. Sono state poi aggiunte L'Aquila e Matera, la prima perché in fase di ricostruzione post-terremoto, la seconda perché capitale europea della cultura 2019.
14 Commenti
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per "aspirare" più rapidamente quella miseria di giga che i ladroni organizzati ci mettono a disposizione? ma non facciano ridere i polli! Che senso ha la ipervelocità senza contratti flat!A quando un bel costo di accesso alla rete?
1 euro all'accensione del telefono?
perchè?
Spero tu abbia ragione, ma sono fortemente convinto che sia una pia illusione sapendo con chi abbiamo a che fare...
Proprio in questi giorni Vodafone sta applicando l'ennesimo balzello per pararsi dalle diminuzioni dei costi di roaming in Europa, su cui tutte le compagnie telefoniche fanno dei guadagni allucinanti.
Pare però che non riusciamo a stare senza smartphone e relativi GB di traffico, quindi fanno bene a spennarci.
Su questi ultimi fattori, mi sembra di capire, che il 5G faccia la differenza sul 4G.
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