Huawei presenta la sua visione delle reti di telecomunicazione al Mobile World Congress 2022

Al Mobile World Congress, tenutosi a Barcellona a cavallo tra febbraio e marzo, Huawei ha parlato della sua visione della digitalizzazione della società e dei prossimi cambiamenti tecnologici che coinvolgeranno gli operatori telefonici e dunque, a cascata, anche le aziende e gli utenti privati che fanno uso dei loro servizi. L'azienda si è focalizzata in particolare su IPv6, cloud computing e sostenibilità.

La visione di Huawei per il mondo telco si basa su IPv6 e cloud computing

Huawei ha parlato della necessità di adottare lo standard IPv6 al più presto a causa della sempre maggiore quantità di dispositivi connessi: stando all'azienda, entro la fine del decennio saranno decine di miliardi i dispositivi IoT che avranno necessità di collegarsi alla Rete e questo porrà un grosso problema dal punto di vista della disponibilità di indirizzi IP. Gli indirizzi IPv4, infatti, sono da tempo in esaurimento e l'unica soluzione è il passaggio a IPv6, ma servirà ancora del tempo prima che tale passaggio possa avvenire su larga scala.

Nel suo intervento al MWC, Steven Zhao, vice presidente della linea di prodotti Huawei Data Communication (in foto, in alto), ha parlato di IPv6 Enhanced come risposta a questa necessità sempre più pressante di garantire connettività a un numero crescente di dispositivi. Il problema diventerà infatti quello di dover gestire la qualità di tali connessioni e garantire livelli prestazionali adeguati. IPv6 Enhanced è il nome scelto per descrivere alcune caratteristiche aggiuntive che vanno a porsi sopra lo standard IPv6 e che puntano a dare determinismo nella qualità delle connessioni, anche tramite concetti come il network slicing già presente nelle reti mobili 5G.

Anche l'uso dello standard SRv6, che permette di semplificare il routing di rete e, quindi, l'architettura della rete stessa, è visto da Huawei come centrale in questo passaggio alle reti di nuova generazione.

Il cloud come motore del cambiamento nelle reti degli operatori

Questa spinta al cambiamento è in gran parte guidata dall'uso dei servizi di cloud computing, che Huawei vede come centrali tanto dal punto di vista dell'architettura delle reti, che deve prevedere connessioni di qualità verso i fornitori di servizi cloud, quanto da quello della fornitura dei servizi stessi. L'azienda infatti ha annunciato che Huawei Cloud ha raggiunto il traguardo di 61 availability zone in 27 aree per servire oltre 170 Paesi nel mondo alla fine del 2021. Parte di questo sforzo di offrire servizi cloud è il lancio di una soluzione di cloud computing distribuito per le applicazioni (Huawei la chiama "aPaaS", "application platform as a service").

Da ultimo, Huawei ha posto l'accento sul tema del risparmio energetico e della sostenibilità, notando come le sue ultime soluzioni permettano di contenere i consumi energetici grazie alla collaborazione di hardware e software. Ad esempio, il fatto di poter analizzare i dati di utilizzo della rete e poter dunque regolare la stessa di conseguenza può portare, secondo l'azienda, a risparmi energetici del 15%. Stando a Huawei, sarà fondamentale garantire che il 5G riduca il proprio impatto ambientale per considerare questa nuova generazione di reti un successo.