Il cloud in Italia secondo HP: si conosce ma non è ancora così diffuso
di Paolo Corsini pubblicata il 12 Giugno 2014, alle 09:40 nel canale TLC e Mobile
Le aziende italiane sono ben consapevoli di cosa sia il cloud computing e quali benefici possa portare la sua adozione, ma sono frenate in questo dalla necessità di investire e di non poter vedere un immediato ritorno economico nel brevissimo periodo
Di cloud si parla e discute molto in Italia, ma le aziende che scelgono di utilizzare questi strumenti non sono ancora così numerose. E un mix di interesse e anche conoscenza, abbinata ad una diffidenza di fondo: in questo modo Andrea Monaci, Marketing Director Cloud, Europe, Middle East & Africa di HP, descrive ladozione del cloud nella nostra nazione.
Alla base unesigenza che sembra tipica delle realtà nazionali e che non trova riscontro in altre nazioni europee: quella di non essere pronti ad abbracciare con entusiasmo quelle iniziative, come lo è per molti versi il cloud, che sulla carta danno benefici in termini di costo ma che richiedono investimenti iniziali e un po di tempo per generare un ritorno chiaro e quantificabile per lazienda.
Il cloud è al momento attuale una grande opportunità, ben compresa dal punto di vista del funzionamento dalle realtà italiane ma non ancora del tutto abbracciata. La volontà delle aziende nazionali è sicuramente quelle di bilanciare efficienza e contenimento dei costi ma per ottenere questo risultato non si è sempre disposti ad una fase di investimento interno. Per sfruttare appieno i vantaggi del cloud, pertanto, le aziende devono entrare nellottica di investire a breve e magari non attendersi un immediato ritorno in termini di riduzione dei costi.
E questa una dinamica simile a quanto abbiamo visto anche nel settore delle soluzioni di calcolo ed elaborazione, dove si è passati da un approccio con un server per applicazione al proliferare della virtualizzazione a meglio sfruttare lhardware a disposizione, poco importi che sia fisicamente dellazienda o preso come servizio da fornitori. Siamo ora ad una ulteriore fase, ben esemplificata da project Moonshot: quella di sistemi che abbinano elevata densità ei elaborazione a costi di gestione contenuti, ma che per fornire questi benefici devono necessariamente essere abbinati ad applicazioni adatte e scalate su grandi numeri.
Il web hosting e i servizi VDI sono due esempi chiari ma altri sono gli ambiti adattabili ai microserver: serve però che sia la singola azienda a voler investire dotandosi di queste strutture, cercando di guardare al beneficio di lungo termine più che al ritorno di brevissimo periodo. Niente altro quindi che quanto limita, almeno nel nostro territorio, la diffusione del cloud tra le aziende.
Come proporre il cloud ai propri clienti? E indispensabile verificare quale sia il tipo di workload del cliente, cioè di pacchetto di applicazioni eseguite, e come questo possa venir adattato al contesto cloud tra le varie opzioni a disposizione. Per aiutare i clienti in questa fase di verifica HP ha sviluppato un proprio processo interno, chiamato Transformation Workshop, che opera proprio in questa direzione: fondamentale in questo lapproccio ibrido al cloud portato avanti da HP, per la quale non esiste una soluzione univoca che valga per tutte le necessità.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLo strapotere non é un problema, é la mentalità delle persone cheé sbagliata. Quando cambierà quella gli altri saranno anni lluce avanti a noi in termini di connessioni e infrastrutture.
Ovvio, lo strapotere di un gruppo o di un singolo dipendono sempre dalla cultura sociale o politica sottostante che glielo permette. Ma cambiare gli Italiani è un'impresa a mio avviso impossibile. Bisognerebbe fare peggio di Pol Pot in Cambogia, buttare una bomba sull'intera penisola, distruggere tutti e creare una nazione daccapo, con altri valori diversi da quelli del lavorare sott'acqua, colludere, corrompere, raccomandarsi e vendersi al potente di turno. Ma è molto più semplice varcare le alpi e farsi una vita degna di questo nome fuori dal Bel Paese.
Mi hai fatto venire in mente due chicche che riguardano Mussolini.
La prima fu la frase "governare gli italiani non è difficile, è inutile". La seconda fu lo sconforto che gli prese nel constatare che gli italiani erano ( e sono ) irrecuperabili. Tanto che s'era convinto di dover proceder con un bombardamento nucleare ( con le bombe prestategli da Hitler, e solo al Sud, ma io credo che il Nord non sia messo tanto meglio ), per poi ripopolare l'Italia con i popoli nordici.
fare come fanno tutti ovvero caricarle da supporto direttamente nella farm non è troppo complicato
La prima fu la frase "governare gli italiani non è difficile, è inutile". La seconda fu lo sconforto che gli prese nel constatare che gli italiani erano ( e sono ) irrecuperabili. Tanto che s'era convinto di dover proceder con un bombardamento nucleare ( con le bombe prestategli da Hitler, e solo al Sud, ma io credo che il Nord non sia messo tanto meglio ), per poi ripopolare l'Italia con i popoli nordici.
Più che quelli del sud avrebbe fatto meglio a dire il nord fino a Roma.. Se il sud Italia é in un brutto stato é perché al 90% sono stati abbandonati
troppo complicato rimanere in topic?
ammonizione
Il datagate non c'ha insegnato proprio nulla? Ma che succede nel mondo IT? I dati pesano così tanti? Mica li si deve portare sulle spalle!
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