Iran, a settembre il primo passo per mettere offline il paese

di pubblicata il , alle 15:23 nel canale TLC e Mobile Iran, a settembre il primo passo per mettere offline il paese

Dal prossimo mese i ministeri e gli organi statali iraniani saranno messi offline. E' il primo passo verso l'istituzione di una intranet nazionale

 
107 Commenti
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dioxvi20 Agosto 2012, 12:43 #101
Originariamente inviato da: NighTGhosT
Io temo che se questo fosse davvero cio' che voglion ottenere, invece che soffocarla la rivoluzione, la alimenteranno.

E concordo nel dire che quando capitano queste pesanti limitazioni alla liberta' degli individui, rattrista parecchio....invece che andare avanti, andiamo indietro.


quoto.. e imho, la chiusura definitiva del paese rispetto al mondo esterno sarà quella goccia che farà traboccare il vaso pieno già adesso fino all'orlo.
paranoic20 Agosto 2012, 13:42 #102
Originariamente inviato da: dioxvi
quoto.. e imho, la chiusura definitiva del paese rispetto al mondo esterno sarà quella goccia che farà traboccare il vaso pieno già adesso fino all'orlo.


Se si vuole abbattere un regime totalitaristico, di qualsiasi tipo esso sia, religioso, politico, militare è necessario che il popolo iraniano non sia abbandonato, nè dai suoi vicini, nè dagli altri stati sovrani di matrice democratica...senza ovviamente interferire direttamente nella gestione della crisi...a meno che questa non avvenga sotto controllo dell'ONU.

Sicuramente più repressione si genera e più si determina l'effetto opposto, visto anche che il popolo iraniano sembrerebbe essere arrivato all'apice della propria sopportazione.

Tuttavia personalmente vorrei sottolineare il fatto che vi sono sistemi di matrice democratica, che non si comportano molto diversamente nel reprime i diritti primari e fondamentali dei propri cittadini. Diritti che spesso vengono sanzionati penalmente e sono descritti e previsti dalla Costituzione stessa come il diritto al lavoro, il diritto allo studio, il diritto alla libertà di pensiero e parola, il diritto all'espressione religiosa, il diritto alla manifestazione della propria libertà individuale nel porre in essere contratti senza che siano viziati da comportamente dolosi etc..(massima espressione della legge di uno stato democratico). Questo può avvenire perchè lo stato non è realmente sano e gli interessi di campo da parte della politica locale e nazionale può permettersi il lusso di gestire la vita del singolo senza che nè magistratura, nè forze dell'ordine intervengano per impedirlo, ravvisando forse a dipartita avvenuta che quel singolo ha subito danni di ogni genere e probabilmente in quel caso il proprio io interiore saprà farli rendere conto. Questo tipo di comportamento, è molto pericoloso...in quanto i cittadini stessi che si ritengono al di sopra del reale pericolo, non si rendono conto che questo tipo di problema può contagiare le loro tranquille vite in ogni secondo e minuto senza scampo alcuno, poichè l'arroganza del potere è un parassita per ogni democrazia.
ERRYNOS20 Agosto 2012, 14:27 #103
ma com'è possibile che la storia non insegni nulla a queste dittature?
tbs20 Agosto 2012, 20:14 #104
Originariamente inviato da: paranoic
Se si vuole abbattere un regime totalitaristico, di qualsiasi tipo esso sia, religioso, politico, militare è necessario che il popolo iraniano non sia abbandonato, nè dai suoi vicini, nè dagli altri stati sovrani di matrice democratica...senza ovviamente interferire direttamente nella gestione della crisi...a meno che questa non avvenga sotto controllo dell'ONU.

Sicuramente più repressione si genera e più si determina l'effetto opposto, visto anche che il popolo iraniano sembrerebbe essere arrivato all'apice della propria sopportazione.

Tuttavia personalmente vorrei sottolineare il fatto che vi sono sistemi di matrice democratica, che non si comportano molto diversamente nel reprime i diritti primari e fondamentali dei propri cittadini. Diritti che spesso vengono sanzionati penalmente e sono descritti e previsti dalla Costituzione stessa come il diritto al lavoro, il diritto allo studio, il diritto alla libertà di pensiero e parola, il diritto all'espressione religiosa, il diritto alla manifestazione della propria libertà individuale nel porre in essere contratti senza che siano viziati da comportamente dolosi etc..(massima espressione della legge di uno stato democratico). Questo può avvenire perchè lo stato non è realmente sano e gli interessi di campo da parte della politica locale e nazionale può permettersi il lusso di gestire la vita del singolo senza che nè magistratura, nè forze dell'ordine intervengano per impedirlo, ravvisando forse a dipartita avvenuta che quel singolo ha subito danni di ogni genere e probabilmente in quel caso il proprio io interiore saprà farli rendere conto. Questo tipo di comportamento, è molto pericoloso...in quanto i cittadini stessi che si ritengono al di sopra del reale pericolo, non si rendono conto che questo tipo di problema può contagiare le loro tranquille vite in ogni secondo e minuto senza scampo alcuno, poichè l'arroganza del potere è un parassita per ogni democrazia.


La verità è che, secondo la visione occidentale, ci sono dittature "buone" (quelle pronte ad accettare forniture militari, liberalizzare qualsiasi cosa, svendere le risorse etc.) e dittature "cattive" (quelle che non si svendono).
Con questo non voglio affatto giustificare la condotta della repubblica islamica dell'iran: a mio avviso lo stato dovrebbe essere totalmente aconfessionale, pur garantendo libertà di aggregazione e di professione per ogni religione, che piaccia o meno agli intolleranti di ogni genere. Tuttavia, le dittature diventano tali agli occhi delle masse solo se "l'informazione" inizia a parlarne. Per restare in zona, l'arabia saudita è una monarchia (termine edulcorato per indicare una dittatura), ma non una monarchia parlamentare come può esserlo l'uk: proprio una monarchia di stampo medievale. La sharia in quel posto è applicata regolarmente da tribunali che di civile non hanno nulla. E allora perchè non se ne parla? La risposta è all'inizio del post.
Nello specifico, l'iran sta pensando di attrezzare una rete internet "interna" per proteggere gli organi governativi dagli attacchi di guerra cibernetica, che mirano ad interrompere principalmente lo sviluppo della tecnologia nuclerare iraniana.
T2OJAN21 Agosto 2012, 15:58 #105
Originariamente inviato da: tbs
La verità è che, secondo la visione occidentale, ci sono dittature "buone" e dittature "cattive"... CUT


Concordo pienamente )))
geggino23 Agosto 2012, 09:40 #106
Ma, sull'Iran si sta cercando di peggiorare la realtà dei fatti.
Conoscono una persona iraniana che vive in Italia da diversi anni e basta guardare qualche documentario indipendente realizzato da qualche viaggiatore con telecamera, per rendersi conto che la situazione non è quella che si vuole far credere.
Come infatti non lo è quella che riporta la notizia, smentita infatti più volte.
LA verità è che i siti statali iraniani sono stati più volte fatti bersaglio da virus ed hacker pagati da USA e Israele, e che pertanto l'unica possibile soluzione è quella di isolare questi servizi dal resto della rete. Senza però chiudere tutto il resto del mondo presente su internet, come invece vuol far credere chi ha diffuso questa notizia.
T2OJAN23 Agosto 2012, 14:19 #107
Mi pare più che normale e legittimo isolare gli enti governativi dal web aperto per metterli in una rete chiusa e sicura,
questa pratica si chiama "sicurezza nazionale" e la praticano tutti i paesi occidentali, democratici , venditori di fumo e propagandisti
La storia insegna ma nessuno vede, vuole vedere o gli è comodo vedere... è la solita storia ritrita... Dr.Frankenstein (USA/Occidente) che vuole uccidere Frankenstein (regimi come Iraq, Iran, Siria, Egitto, Libano, Libia, Saudia ect ect... vogliamo continuare col centro america e sud america???)
Finchè sti regimi stanno a 90° coi calzoni calati sono amici, dopo sono regimi asse del male

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