AndroidMicrosoft
Microsoft vuole 15 $ per ogni terminale Android venduto
di Davide Fasola pubblicata il 13 Luglio 2011, alle 16:18 nel canale TLC e Mobile
Secondo quanto diffuso nei giorni scorsi il colosso della tecnologia Microsoft avrebbe intenzione di chiedere ai produttori di terminali equipaggiati con sistema operativo Android il pagamento di 15$ per ogni soluzione venduta
62 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoI brevetti hanno una durata massima. La quantificazione della remunerazione è sottoposta al solo buon senso di chi detiene il brevetto. Se ti sembrano spropositati quelli del settore informatico, dovresti andare a vedere cosa accade in quello farmaceutico.
Ovviamente Htc e Samsung sono i bersagli più grossi.
Ad un certo punto, questi potrebbero anche valutare di produrre meno Android e più WP7, e penso che Microsoft miri proprio a questo.
Stai ignorando volontariamente dei concetti molto importanti.
Il primo, e' che i brevetti sono dominio dei "ricchi".
Il costo della registrazione, e sopratutto le cause ad essi legati, sono inaccessibili al 99.999% di "voi". Infatti non e' raro che un'azienda non affronti una causa vinta solo perche' non ha la disponibilita' economica.
In secondo luogo, il sistema dei brevetti (nello specifico, americano) non ha ne' le risorse (nello specifico, il tempo per brevetto) ne' l'esperienza per esaminare adeguatamente ogni richiesta.
In aggiunta a queste motivazioni ne esistono altre piu' sottili, legate al dominio, che comunque sono ignorabili in questo post.
Quindi informati meglio prima di scrivere ovvieta' apparenti.
I brevetti a suo tempo furono ideati per proteggere e ripagare degli investimenti di tempo e denaro chi faceva innovazione.
Inoltre bisognava che fossero davvero innovativi e che ci fosse un prodotto reale.
Poi anche se ti concedevano il brevetto dovevi difenderlo in tribunale contro i "copioni" altrimenti decadeva dopo un tot. che esistevano "copie" magari pure esse con un loro brevetto.
Adesso invece con i brevetti sul software "all'americana" si arrivano a brevettare algoritmi (es: i descrittori SIFT sono protetti da brevetto) o anche semplici concetti che magari sono preesistenti da tempo in settori contigui a quello informatico.
Il risultato è che i cosidetti patent troll ti fanno causa per la violazione di qualche migliaio di brevetti "stupidi" e fino a quando la causa non viene chiusa ti mettono i bastoni tra le ruote in ogni modo possibile (per costringerti ad un accordo rapido), non gli importa "vincere su tutto", gli basta tirarla sufficientemente lunga da costringerti a pagare almeno per un brevetto (in modo da creare un precedente per poi andare a battere cassa dal bersaglio successivo).
Quindi Microsoft prima ha attaccato un bersaglio facile (HTC) ed una volta che questo è crollato, forte del precedente creatosi ha alzato la posta ed è passata ad attaccare il bersaglio successivo (Samsung) ed andrà avanti così fin dove le sarà possibile.
Ma non si tratta di semplice patent trolling, oltre a far cassa, Microsoft sta cercando di ricreare in senso lato la stessa situazione che permise ad MS-DOS di spazzare via la concorrenza (se un produttore di PC voleva vendere alcuni suoi computer con MS-DOS, doveva pagare a Microsoft un certo quantitativo per ogni computer prodotto, anche se non veniva venduto con MS-DOS).
Qual tipo di contratto fu dichiarato illegale dopo molti anni, ma intanto MS-DOS aveva spazzato via la concorrenza, ora grazie ai brevetti sul software stanno riapplicando la stessa tattica.
Ovviamente Htc e Samsung sono i bersagli più grossi.
Ad un certo punto, questi potrebbero anche valutare di produrre meno Android e più WP7, e penso che Microsoft miri proprio a questo.
dovrebbero comunque pagare a microsoft la licenza per WP7
esiste una legislatura che determina i comportamenti corretti.
se non siamo d'accordo, o andiamo contro la legge e paghiamo le conseguenze, o PRIMA ci diamo da fare per cambiare la legge e POI agiamo "sfruttando" il cambiamento.
SE la legge vigente dice che A ha copiato il lavoro di B senza pagarlo, allora è giusto, secondo le norme vigenti, che A venga punito come previsto da tali leggi.
tutto il resto è fuffa.
Vero, se funzionasse come dici.
Ma funziona così: il discorso non arriva mai in tribunale, perché l'azienda piccola preferisce pagare il pizzo più che i costi legali (più alti).
Se si arrivasse davvero a parlare di brevetti, probabilmente i più verrebbero invalidati.
esiste una legislatura che determina i comportamenti corretti.
se non siamo d'accordo, o andiamo contro la legge e paghiamo le conseguenze, o PRIMA ci diamo da fare per cambiare la legge e POI agiamo "sfruttando" il cambiamento.
SE la legge vigente dice che A ha copiato il lavoro di B senza pagarlo, allora è giusto, secondo le norme vigenti, che A venga punito come previsto da tali leggi.
tutto il resto è fuffa.
Le leggi in questione sono frutto di pressione politica da parte dei colossi del settore.
C'e' una quantita' crescente di persone che "si stanno dando da fare", ma siamo in una situazione tutt'altro che democratica.
Il tutto in aggiunta ai somari che vanno a sparare giudizi sommari senza avere competenze in argomento.
Certo.
Ma a questo punto è il produttore che deve valutare tutte le opzioni, compresa anche l'opporsi alla richiesta di Microsoft ed andare in tribunale.
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