Unione Europea, piano di investimento per lo sviluppo di reti 5G
di Andrea Bai pubblicata il 28 Febbraio 2013, alle 08:51 nel canale TLC e Mobile
50 milioni di dollari saranno stanziati per la ricerca destinata allo sviluppo di reti 5G nel 2020. Molte le realtà impegnate, in una collaborazione tra player del mercato, accademie ed istituti di ricerca
La Commissione Europea ha annunciato un piano di finanziamento di 50 milioni di dollari destinato alla ricerca sulle tecnologie di comunicazione mobile 5G nel 2020, con l'obiettivo di portare l'Europa ai vertici del settore mobile globale. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Europea, ha commentato: "Voglio che l'Europa sia pioniera nel 5G, nella ricerca e nella creazione di posti di lavoro - e lo dimostreremo con i fatti e non con le parole".
Entro il 2020 il traffico mobile mondiale crescerà di circa 33 volte rispetto allo scenario fotografato nel 2010. In quest'arco temporale l'accesso a Internet avverrà prevalentemente mediante dispositivi wireless come smartphone, tablet, macchine e sensori, richiedendo tecnologie più efficienti ed onnipresenti per la circolazione del traffico dati. Oggi ci sono 1,2 miliardi di utenti di banda larga mobile, un numero che cresce di centinaia di milioni all'anno.
Una nuova ondata di progetti di ricerca permetterà di portare le tecnologie a banda larga mobile nelle vite quotidiane degli europei. Attualmente vi sono otto nuvi progetti di ricerca EU che si rivolgono alle architetture e alle funzionalità necessarie per lo sviluppo delle reti 5G.
Le grosse realtà industriali stanno unendo le forze con il mondo accademico e gli istituti di ricerca. Tra le realtà coinvolte vi sono gli operatori di rete (British Telecom, Deutsche Telekom, France Telecom/Orange, Telecom Italia, Telefonica, Portugal Telecom), i produttori di dispositivi e apparati (Alcatel-Lucent, Ericsson, Nokia Siemens Networks, Thales Communications), SAP quale principale fornitore di software business e anche un produttore automobilistico come BMW.
Guardando al passato, gli investimenti dell'Europa per lo sviluppo delle reti 4G ed oltre sono arrivati fino a 700 milioni di euro nel periodo tra il 2007 ed il 2013, la metà dei quali allocati per lo sviluppo di tecnologie wireless.
I passati investimenti EU nella ricerca hanno portato allo sviluppo di molte tecnologie che diamo oggi per scontate. Si pensi allo standard GSM, usato dall'80% delle reti mobile attuali, e tecnologie utilizzate negli standard 3G/UMTS e 4G/LTE.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon si poteva parlare di euro?
Cmq più che a potenziare la linea mobile punterei a coprire i buchi delle fisse, poi a velocizzare queste e solo in fine quelle mobili.
Non si poteva parlare di euro?
Cmq più che a potenziare la linea mobile punterei a coprire i buchi delle fisse, poi a velocizzare queste e solo in fine quelle mobili.
Infatti, in Italia abbiamo delle adsl penose e ci sono un sacco di buchi sul territorio, ci metterà due secoli ad affermarsi il 4G, figuriamoci il 5G, infine i fondi spesso "scompaiono" nelle tasche di qualcuno.
Sul fronte tecnologico nutro poca speranza per sto paese quando chi ci governa pensa solo a rubare.
quindi visto che l'uso esteso del 4g sara' per il 2014/2015
il 5g lo useremo nel 2025
x Emiliano84: anche io ho sempre pensato questa cosa, ma questa cosa comporta problemi.
Un gestore potrebbe chiedere tariffe troppo alte e quindi in alcune citta' nessuno usa il telefono, oppure bloccare la rete, o tanti problemi.
Piu' che altro farei che in caso di celle sottoutilizzate si potrebbe andare in roaming piu' facilmente, con costi contenuti.
O gli operatori potrebbero decidere di avere celle condivise, in zone poco usate o remote.
stavo per dire la stessa cosa. Sarò un illuso ma credo che qualcosa possa migliorare in questo settore
faccio un esempio pratico in italia: invece di avere ripetitori tim, wind, vodafone e tre, si hanno piu' ripetitori (no brand) che coprono al 100% tutta italia e poi gli operatori diventano virtuali (tipo postemobile)... fantascienza ???
Si, perché qualcuno li deve pagare e mantenere xD
L'unica sarebbe che una società venda l'uso dei suoi ripetitori agli altri come per Internet dove la telecom possiede la maggior parte della rete.
Di certo non c'è un problema di tecnologie, in quanto sono le stesse e, ad esempio, i numeri di emergenza si agganciano al ripetitore più vicino indipendente dalla compagnia.
Perché un conto è dire esiste una certa tecnologia, altro conto è dire, che può essere usata veramente da tutti, anziché solo da alcuni, indipendentemente dalle periferiche che andranno a supportarla.
Andiamo ad es. a vedere quante tecnologie potenzialmente megagalattiche siano attualmente presenti che però risultano inaccessibili, oppure utilizzate ad una frazione della loro capacità, a causa dei costi indegni praticati dalle varie telecom.
Diciamo che sono piuttosto scettico, sia per la pesantezza elefantiaca dell'apparato burocratico europeo, è sia nei confronti di questo piano, in particolare.
Diverso sarebbe stato il discorso se, come accade in alcuni Paesi dell'area asiatica, fosse davvero disponibile a chiunque un certo servizio, a costi accessibili, dato che in quel caso l'eco-sistema di una determinata tecnologia sarebbe qualcosa di ben presente e consistente.
per l'adsl in italia abbiamo problemi geografici e di centrali... l'ideale sarebbe cabalre tutto in fibra... fantascienza ?
Ci sono collegamenti ADSL su doppino che erogano 20 mega reali misurati con speedtest, i problemi delle zone non coperte o con centrali vecchie e sottodimensionate non si risolvono con la fibra, ma con i soldi e ad occhio e croce la fibra é molto piu' cara del doppino.
Cmq la fibra a quanto ne so è più conveniente ( capacità e velocità molto superiori, segnale che può viaggiare per km senza dover essere re-amplificato), il problema sono i costi per piazzarla.
ah dimenticavo, le curve possono essere un problema xD
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