Buffalo TeraStation: i NAS per l'ufficio con Windows Storage Server
di Riccardo Robecchi pubblicato il 30 Marzo 2020 nel canale DeviceBuffalo presenta i nuovi NAS della serie TeraStation: modelli da 2, 4 e 6 dischi per gli uffici che includono sia versioni da scrivania che versioni da rack. Con la piattaforma Windows Storage Server i NAS si integrano nell'infrastruttura aziendale consentendo di sfruttare Active Directory, mentre l'hardware ad alte prestazioni consente di gestire più utenti senza problemi
La mole di dati che le aziende devono gestire è in aumento indipendentemente dalla dimensione dell'azienda: anche quelle di dimensioni piccole e medie devono fare fronte a un aumento delle informazioni da archiviare e gestire. Utilizzare soluzioni di archiviazione affidabili, efficaci e in grado di integrarsi all'interno dell'infrastruttura aziendale è dunque fondamentale per affrontare al meglio questa sfida. Buffalo offre diverse soluzioni e i NAS delle serie TeraStation WSH5010DN6 e TeraStation WS5020N6 offrono ampia capacità di archiviazione assieme a Windows Storage Server 2016: un plus che li rende perfettamente integrabili in sistemi già esistenti.
NAS Buffalo TeraStation: alta capacità e alte prestazioni
I NAS Buffalo TeraStation si caratterizzano per la grande capacità di archiviazione, che va dai 4 TB del modello TeraStation WS5020N6 a due dischi e arriva fino ai 48 TB del modello TeraStation WSH5010DN6 a sei dischi. Anche in caso di moli di dati consistenti, quindi, le TeraStation sono in grado di rispondere alle esigenze di archiviazione delle aziende. In tutti i casi i NAS vengono forniti con dischi già installati e pronti all'uso, nonché certificati per l'utilizzo in NAS e per la compatibilità con la configurazione scelta.
Le TeraStation WSH5010DN6 sono dotati di processori quad-core Intel Celeron J1900 a cui sono associati 8 GB di RAM DDR3: ciò li rende adatti a gestire grandi moli di dati con prestazioni elevate. I dischi sono ospitati in sei baie con supporto per l'hot swap ed è presente un SSD specifico per ospitare il sistema operativo, così da lasciare i dischi esclusivamente per l'archiviazione. La connettività di rete è assicurata da due porte Gigabit Ethernet. Sono inoltre presenti due porte USB 2.0 e una porta USB 3.0.
Le TeraStation WS5020N6 sono disponibili in tre differenti configurazioni: una a due dischi e una a quattro dischi da scrivania, più una da quattro dischi da rack. Tutte condividono le stesse specifiche tecniche e contano su processori Intel Atom C3338 con 8 GB di RAM DDR4 ECC. Due porte Gigabit Ethernet e una porta Ethernet 10 Gbps forniscono la connettività di rete, mentre è possibile espandere ulteriormente l'archiviazione tramite due porte USB 3.0 (tre sul modello da rack).
Queste specifiche permettono ai NAS Buffalo TeraStation di offrire elevate prestazioni anche nel caso di molteplici accessi concorrenti, così che più utenti che lavorino in contemporanea su vari documenti possano mantenere un elevato livello prestazionale e svolgere meglio (e senza stress) i propri compiti.
NAS per l'ufficio: con il RAID è meglio
Il RAID (Redundant Array of Inexpensive Disks) offre una maggiore robustezza ai sistemi, dal momento che permette di fare fronte alla rottura di uno o più dischi in base al tipo di implementazione. Esistono vari livelli di RAID:
- RAID 0: questa modalità permette di dividere i dati su due dischi (o multipli), incrementando le prestazioni ma allo stesso tempo facendo sì che la rottura di un disco porti alla perdita totale dei dati;
- RAID 1: in questa modalità i dati sono copiati in maniera identica su più dischi così che la rottura di un disco non porti alla perdita di dati;
- RAID 5: i dati vengono suddivisi tra vari dischi, ciascuno dei quali contiene anche dei dati (cosiddetti "di parità") che permettono di ricostruire i dati presenti su un disco che dovesse rompersi. Il vantaggio rispetto al RAID 1 è che viene sfruttata tutta la capacità dei dischi, meno la parte destinata ai dati di parità. Questa modalità sopporta la rottura di un disco;
- RAID 6: il RAID 6 è simile al RAID 6 concettualmente, ma aggiunge un ulteriore blocco di parità, in modo da poter sopportare la perdita di due dischi nell'array;
- RAID 10: si tratta di un RAID 0 di RAID 1: i dati vengono separati come su un RAID 0, ma vengono poi custoditi su due dischi in RAID 1 così da evitare la perdita totale dei dati nel caso in cui un disco si rompa. Servono quindi almeno quattro dischi;
- JBOD: non si tratta di una modalità RAID, ma di un'implementazione che prevede di utilizzare tutti i dischi come fossero un disco solo (JBOD sta per "Just a Bunch of Disks", "solo un gruppo di dischi").
Oltre al RAID 0, non sicuro ma in grado di offrire prestazioni migliori, i NAS Buffalo offrono altre modalità: i NAS TeraStation WS5020N6 offrono anche il RAID 1 e il JBOD, con il RAID 5 supportato solo dai modelli a quattro dischi; i NAS TeraStation WSH5010DN6 offrono invece RAID 5, 6 e 10 per ottenere la massima affidabilità e il RAID 0 per ottenere maggiori prestazioni.
Una caratteristica dei NAS delle serie TeraStation WSH5010DN6 è la loro capacità di offrire il RAID in hardware: ciò offre prestazioni sensibilmente superiori alle alternative implementate tramite software, nonché la possibilità di avere funzionalità come l'hot swap dei dischi e una cache di write back per non perdere dati in caso di mancanza di corrente.
I NAS Buffalo TeraStation: l'integrazione come chiave per un lavoro migliore
Sia i NAS della serie TeraStation WSH5010DN6 che quelli della serie TeraStation WS5020N6 offrono Windows Storage Server 2016 come sistema operativo. Rispetto all'uso di sistemi operativi proprietari o basati su Linux, il vantaggio principale derivante dall'uso di Windows Storage Server sta nel fatto che è più facilmente integrabile all'interno di un dominio Active Directory e permette di sfruttarne le caratteristiche di sicurezza e di gestione delle politiche e degli utenti. Sono inoltre disponibili gli stessi strumenti disponibili su server dotati di Windows Server, inclusi PowerShell, Microsoft Systems Center, iSCSI, SMB e NFS.
Windows Server 2016 Standard Edition, disponibile sui NAS TeraStation WS5020N6 per rack e TeraStation WSH5010DN6, permette inoltre di utilizzare Hyper-V per eseguire macchine virtuali direttamente sul NAS e non prevede la necessità di acquistare delle CAL (Client-Access Licence). Le TeraStation WSH5010DN6 offrono poi il software NovaBACKUP all'interno del pacchetto.
Queste caratteristiche consentono ai NAS TeraStation WSH5010DN6 e TeraStation WS5020N6 di offrire alle aziende capacità avanzate come l'accesso ai file anche da remoto per facilitare l'implementazione di politiche di smart working.
Le TeraStation WSH5010DN6 e TeraStation WS5020N6 di Buffalo sono NAS completi, creati per semplificare le operazioni e consolidare lo storage offrendo funzionalità di gestione avanzate che ne permettono una migliore integrazione all'interno dell'infrastruttura aziendale già esistente. Le loro specifiche tecniche li rendono adatti ad ambienti di tutti i tipi e a diversi scenari, dal file server fino al server di backup, con la garanzia di prestazioni sempre elevate. Tutti i modelli vengono forniti con i dischi già preinstallati e con tre anni di garanzia, ulteriormente estendibile di uno o due anni. Completa il quadro il "VIP Service", ovvero una gestione avanzata dei casi di rottura o di manifestazione di difetti dei componenti che prevede l'invio da parte di Buffalo del pezzo nuovo (ad esempio un hard disk) in 24 ore, con successivi 30 giorni di tempo perché il cliente invii il pezzo difettoso a Buffalo. In questo modo si mantiene l'operatività del sistema minimizzando i disagi per l'azienda.
Ulteriori informazioni sui NAS TeraStation sono disponibili a questo indirizzo.
29 Commenti
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Ma è mai possibile che ogni volta che si pubblica un articolo sui sitemi RAID (escludendo lo striping) si punta il focus sulla "robustezza"?Non è vero che il RAID 0 è "non sicuro", o meglio lo è, ma lo sono anche i RAID 1, 5, 6 e 10!
Il RAID non ha a che fare con la sicurezza anche se è anti intuitivo capirlo (ma gli addetti ai lavori come i redattori di HWupgrade dovrebbero saperlo bene e fare informazione corretta specificandolo ad ogni articolo che producono sull'argomento).
Lo scopo del RAID è la SOLO l'incremento della continuità di servizio, ma i dati NON sono assolutamente al sicuro, per quello è indispensabile un backup ben fatto e ben strutturato a seconda delle esigenze.
A questo punto, è anche possibile che la leggenda metropolitana venga perpetuata a bella posta, proprio per spingere l'utente a comprarsi un nas, costruirci sopra il raid ed a guadagnare così la pace della mente contro una superiore leggerezza del portafoglio... perché diversamente, realizzando che già un backup corrisponderebbe alle proprie esigenze, allora gli utenti non leggerebbero la news pubblicitaria sapendo di non aver necessità di un nas per ottenere la sicurezza dei dati. E se nessuno venisse spinto ad alleggerire il proprio portafoglio cadrebbe il motivo stesso della news pubblicitaria
"RAID 6: il RAID 6 è simile al RAID 6 concettualmente"
Non è vero che il RAID 0 è "non sicuro", o meglio lo è, ma lo sono anche i RAID 1, 5, 6 e 10!
Il RAID non ha a che fare con la sicurezza anche se è anti intuitivo capirlo (ma gli addetti ai lavori come i redattori di HWupgrade dovrebbero saperlo bene e fare informazione corretta specificandolo ad ogni articolo che producono sull'argomento).
Lo scopo del RAID è la SOLO l'incremento della continuità di servizio, ma i dati NON sono assolutamente al sicuro, per quello è indispensabile un backup ben fatto e ben strutturato a seconda delle esigenze.
Tu hai ragione ma è anche vero che di fatto una catena RAID oltre ad aumentare le prestazioni sul carico di lavoro elevato mette anche i dati al riparo da guasti fisici dei dischi.
Ora, non capita certo tutti i giorni, ma il NAS è uno di quelli che lavora sodo capita eccome che un HDD decida di salutare.
A me è capitato di assistere ad un evento di questo tipo: nas 4 dischi in raid 5. Un disco muore e rimpiazzato con un modello di uguale capacità il nas (nel giro di qualche ora) ha ricostruito i dati del sdisco rotto recuperandoli dagli altri tre ed è tornato operativo.
Leggo questo ovunque si parli di RAID: si deve distinguere il layer hardware da quello logico.
Lo storage è una cosa, il backup è un'altra, la cyber-security una terza e la continuità di servizio una quarta.
Dato che (almeno dalle mie casistiche aziendali), la probabilità che un disco si guasti rispetto al resto delle componentistiche hardware è di 10 a 1 questi sono ridondati anche su quei sistemi che di ridondato non hanno nient'altro.
I NAS di questo tipo, oltre che nelle case, vengono usati in ambito aziendale per fare la terza o la quarta copia offline di dati che magati risiedono su host mirrorati e dai quali dipende la "continuità di servizio".
La differenza è nella possibilità di recuperare i dati in caso di un guasto hardware: se si danneggia l'alimentatore lo cambio ed accedo ai dati, la scheda madre anche (o, ovviamente, sposto i dischi). Se si danneggia un disco in RAID 0 bye bye, mi tocca rifare tutto da capo, inizializzare il NAS, reinstallare la configurazione ed attendere la copia dei dati prima che questo torni operativo (sempre ammesso che io abbia una copia di dati e configurazione).
Se il nas è in una sede remota con connessione lenta potrebbe metterci giorni o richiedere di essere spostato due volte per effettuare questa procedura.
Mi sono perso il punto dove qualcuno collega il RAID con la sicurezza dei dati, così come non c'entra neanche con il NAS, che da solo sicuramente non può fare nulla.
Non è vero che il RAID 0 è "non sicuro", o meglio lo è, ma lo sono anche i RAID 1, 5, 6 e 10!
Il RAID non ha a che fare con la sicurezza anche se è anti intuitivo capirlo (ma gli addetti ai lavori come i redattori di HWupgrade dovrebbero saperlo bene e fare informazione corretta specificandolo ad ogni articolo che producono sull'argomento).
Lo scopo del RAID è la SOLO l'incremento della continuità di servizio, ma i dati NON sono assolutamente al sicuro, per quello è indispensabile un backup ben fatto e ben strutturato a seconda delle esigenze.
aumentare la continuità di servizio non è una forma di sicurezza? ovvio che raid != backup dei dati
Con un PC di recupero..
Una scheda rete da 10 GB, 16 GB di RAM anche DDR3, una MB e processore di un vecchio PC, un case ed un alimentatore opportuni, NAS4FREE o FREENAS ed ecco un ottimo NAS a pochissimo prezzo...consumi esclusiAppena fatto, con 10 HD di recupero, JBOD
Perché è così, un raid ( non zero ) è più robusto di un disco singolo
Quindi aumentare la robustezza
Neanche il backup assicura i dati
Niente e nessuno assicura i dati al 100%
Un disco te li assicura solo finché non si rompe il disco
Un raid te li assicura solo finché non si rompono almeno due dischi contemporaneamente
Un backup fatto bene te li assicura solo finché non perdi la sorgente e il backup contemporaneamente ( e ti assicuro che è un caso molto più probabile di quanto uno pensi )
Più investi tempo e denaro e più ti avvicini alla perfezione, senza raggiungerla mai.
Quindi un NAS è più sicuro e affidabile di un disco singolo e meno di un backup ( se fatto bene ).
Non esiste il sistema perfetto, esiste la soglia di $$ che vuoi spendere a seconda dei dati che vuoi proteggere, perché un backup fatto bene costa tantissimo, molto più di un NAS.
Ora, non capita certo tutti i giorni, ma il NAS è uno di quelli che lavora sodo capita eccome che un HDD decida di salutare.
A me è capitato di assistere ad un evento di questo tipo: nas 4 dischi in raid 5. Un disco muore e rimpiazzato con un modello di uguale capacità il nas (nel giro di qualche ora) ha ricostruito i dati del sdisco rotto recuperandoli dagli altri tre ed è tornato operativo.
erano da 300gb i dischi?
con quelli che girano adesso ci vuole 1 giorno.
Scusa, ma che importa?
Ha un qualche senso mettere al riparo i dati solo da una delle possibili cause di perdita?
Tu hai una macchina? Se ti proponessi un assicurazione che ti copre solo sui sinistri vs altri autoveicoli di colore bianco e ti lascia scoperto per tutto il resto la faresti mai? E se io la facessi, sarei mai considerabile "al sicuro"?
Se vuoi proteggere i dati... devi proteggere i dati. Non devi proteggere i dischi (i volumi per essere più preciso) e pensare, ma sì se mi va di culo e si rompe un drive i dati non li perdo, delle altre cause me ne frego.
Certo.
E infatti una protezione "vera" come il backup ti protegge ANCHE dalla failure HW.
Sì certo, a parte le prestazioni inferiori quando la catena è degradata il RAID 5 è nato proprio per quello. E la cosa essenziale è che anche nel periodo di tempo che ci hai messo a comprare il disco nuovo e a fare il rebuild dell'array i dati erano comunque disponibili (sia pur con un gap prestazionale). Ed è proprio questo lo scopo del raid 5, il fatto che se "hai culo" e tra tutti gli incidenti che ti possono far perdere i dati quella volta ti è capitata la rottura di un disco è solo un effetto collaterale (non è come nelle medicine, ci sono effetti collaterali che a volte sono piacevoli).
Ma se per errore li avessi sovrascritti i dati? Se avessi beccato un virus? Se ci fosse stato un errore nel file system? Eccetera eccetera.
Il tuo bel raid non si degradava nemmeno, continuando a funzionare al 100%, ma i dati? Ciao Ciao...
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