Il futuro di Lenovo guarda sempre più al Data Center
di Paolo Corsini pubblicato il 13 Marzo 2019 nel canale EdgeAbbiamo incontrato al Mobile World Congress 2019 Wilfredo Sotolongo, Vice President & GM of IoT di Lenovo: ne è emersa un'azienda che è sempre più proiettata verso una crescita nella quale data center, cloud e IoT giocano un ruolo fondamentale nel processo di trasformazione interno da produttore di hardware a fornitore di piattaforme complete
Nell’immaginario dell’appassionato il Mobile World Congress è quell’appuntamento annuale, a cavallo tra febbraio e marzo, che vede i principali produttori del settore degli smartphone impegnati a presentare nuovi prodotti destinati ai consumatori. I padiglioni della Europa Fira di Barcellona sono quindi stati, nelle giornate del MWC, la sede di importanti annunci di nuovi terminali con un forte sguardo al futuro degli smartphone tra schermi flessibili e connettività 5G.
Ma il Mobile World Congress, all’occhio più attento, è soprattutto opportunità per gli operatori di tutto l’ecosistema delle telecomunicazioni per fornire un quadro complessivo di dove si stia muovendo l’industria. Il tema del cloud è quindi imperante e con esso tutto l’insieme delle infrastrutture che su di esso si fondano: da un lato i datacenter, dall’altra i dispositivi IoT di tipo edge.
il mondo del calcolo, dai server sino ai dispositivi IoT, sta radicalmente trasformando Lenovo al proprio interno
Con Wilfredo Sotolongo, Vice President & GM of IoT di Lenovo, abbiamo approfondito questi aspetti volendo andare oltre gli annunci consumer e soffermandoci su come il mondo del calcolo, dai server sino ai dispositivi IoT, stia radicalmente trasformando Lenovo al proprio interno. Il fine ultimo è portarla oltre l’essere riconosciuta come produttore di svariate tipologie di prodotti destinati ai consumatori, ma sempre più come azienda che produce soluzioni per tutti gli scenari d’uso e quindi anche per il mondo professionale.
Lenovo è divisa al proprio interno in 3 gruppi, il primo dei quali è dedicato al mondo dei sistemi PC e più in generale delle soluzioni consumer: si tratta del business storico di Lenovo. Il secondo è quello Mobile, incentrato sui prodotti Motorola e dedicato a proporre soluzioni per la mobilità: un business consolidato per l’azienda come tipologia ma nel quale Lenovo punta ad una espansione sia come fatturato sia come quota di mercato.
per Lenovo il business legato ai datacenter sarà il principale dell’azienda da qui a 10 anni
Il terzo, Data Center Group, rientra all’interno dell’azienda in quella che Sotolongo identifica come la “transformation zone”. Questo implica che per Lenovo il business legato ai datacenter sarà il principale dell’azienda da qui a 10 anni, con una strategia di breve periodo che punta all’aumento della quota di mercato e non alla profittabilità.
Osservando i risultati finanziari di Lenovo degli ultimi trimestri emerge in modo evidente come sia il Data Center Group quello che abbia generato la maggiore crescita relativa in termini di fatturato e quota di mercato, con percentuali a doppia cifra raccolte stabilmente nelle varie regioni mondiali. Di questo abbiamo avuto in più occasioni conferma analizzando tanto i dati nella regione EMEA come nello specifico per il mercato italiano.
Per ottenere una crescita costante nel business dei datacenter Lenovo opera una strategia che vede al momento attuale un investimento superiore rispetto a quella che si dovrebbe avere a regime, sostenendo in questo modo un incremento della propria quota di mercato. Il Data Center Group, quindi, punta a implementare strumenti che siano in grado di aumentarne la penetrazione di mercato nel lungo periodo e per lungo tempo, a scapito della redditività nel breve periodo.
mantenere una crescita del 25% anno su anno, target fissato internamente dall’azienda per il 2019
E’ evidente come il Data Center Group non possa pensare di continuare a crescere del 70% anno su anno come volume complessivo: si assisterà ad un progressivo rallentamento nei tassi di incremento spostandosi verso una crescita più stabile ma comunque tale da trasformare l’attività di business. Un obiettivo in questa direzione è quello di mantenere una crescita del 25% anno su anno, target fissato internamente dall’azienda per il 2019 e che può essere mantenuto proprio grazie al posizionamento del Data Center Group all’interno di quella fase di trasformazione prima menzionata.
Una strategia di investimento che ha quale fine l’aumento della quota di mercato, quindi, anche a costo di un risultato economico che attualmente è poco sotto il punto di break even. Si tratta però, nelle parole di Sotolongo, di una scelta voluta dall’azienda che potrebbe da subito essere facilmente ribaltata in un risultato in utile se venisse rallentato l’investimento in crescita sostenuta al momento attuale.
la nuova strategia di Lenovo è incentrata sui termini termini Productivity, Transformation e Incubation
Nel corso degli ultimi anni Lenovo ha portato avanti una strategia indicata con il termine di “3 waves”, cioè a 3 ondate. In questo modo Lenovo ha segmentato il proprio ambito di attività dividendo i business tra maturi, in grado di generare potenziale sostenuta crescita e settori innovativi sui quali basare lo sviluppo del futuro. La strategia, così come ora indicata, viene proposta con un linguaggio differente incentrato sui termini Productivity, Transformation e Incubation. Il primo termine raccoglie i mercati maturi nei quali Lenovo opera, come ad esempio quello dei PC. Transformation raccoglie le attività di business a più forte crescita futura così come è tutto il mondo dei Data Center, mentre sotto il cappello di Incubation troviamo tutte le attività legate a business dinamici che potranno contribuire alla crescita del futuro.
Sino ad ora Lenovo è stata sempre vista principalmente come una “Hardware Company” o “Infrastructure Company”, soprattutto nell’ambito delle proposte per Datacenter. In questo momento però Lenovo si definisce come un’azienda che produce componenti, funzionali a creare soluzioni per i propri clienti. Parlare di soluzioni vuol dire definire una combinazione tra hardware, software e servizi che Lenovo offre attingendo al proprio portafoglio interno o creando collaborazioni con i vari partner dell’industria.
investimenti e legami con partner sono gli elementi al centro trasformazione del Data Center Group
Questo spiega la crescita che Lenovo si prefigge di ottenere con il Data Center Group: l’investimento addizionale sostenuto in questo momento è funzionale alla creazione di software e servizi che si affianchino alle proposte hardware, storicamente sviluppate da Lenovo. Oltre agli investimenti sono strategici gli accordi con i partner, in grado di fornire software e servizi specifici indispensabili in un settore così frammentato. Del resto, ogni cliente necessita di soluzioni che si adattino alle proprie esigenze: il lavoro congiunto con i partner ha quale obiettivo proprio il rispondere in modo completo alle specifiche richieste dei clienti.
Abbiamo chiesto a Sotolongo di indicarci un esempio di soluzioni IoT che Lenovo fornisce a propri clienti nella regione EMEA: quello classico è legato al mondo della sicurezza e della videosorveglianza, nel quale sono presenti migliaia di videocamere tutte di fatto basate su soluzioni proprietarie. Per superare le limitazioni dei diversi standard sono due le operazioni da mettere in atto: implementare una tradizionale infrastruttura di datacenter, così da superare i limiti dati dall’utilizzo di differenti standard tipici nel passato tra le soluzioni di videosorveglianza, affiancando a questa algoritmi di deep learning che siano in grado di evidenziare e segnalare problematiche di sicurezza che si possano venire a creare negli ambienti monitorati attraverso una analisi in tempo reale dei flussi video registrati.
Nella regione EMEA sono diverse le implementazioni di questo approccio: Lenovo cita diverse installazioni a Dubai, oltre che in alcuni stadi in Inghilterra funzionali a monitorare cosa accada sugli spalti. L’installazione tipica prevede l’abbinamento tra soluzioni hardware, di storage e networking, governate da una piattaforma software di management sviluppata internamente dall’azienda: l’analisi dei flussi video è invece delegata ad una soluzione software sviluppata dal partner Pivot 3. Altri ambiti sono legati al mondo retail, con sistemi di sicurezza sviluppati in partnership con Scale.
Proprio in occasione del Mobile World Congress Lenovo ha annunciato ThinkSystem SE350, un server edge compatto poco più grande di un PC ThinkPad. Le sue dimensioni ridotte, oltre alla capacità di operare in condizioni ambientali non ideali, ne permettono l’implementazione in una svariata gamma di applicazioni nelle quali poter fare leva anche sulla connettività 5G che tra 2019 e 2020 verrà sempre più adottata dagli operatori. Vi è la necessità di dotare i clienti di sistemi di elaborazione di elevata potenza che possano essere installati negli ambienti, in prossimità dei dispositivi IoT: una proposta come ThinkSystem SE350 fa leva sull’esperienza di Lenovo nel mondo dell’hardware rispondendo a una esigenza specifica presente in numerosi ambienti.
L’obiettivo di Lenovo è di diventare, nel corso dei prossimi 3 anni, uno dei 3 top produttori di soluzioni datacenter al mondo: non si parla quindi più solo di server ma l’azienda include in questo obiettivo futuro anche le soluzioni di storage e networking. L’accordo stretto con Netapp nel corso del 2018, incentrato proprio sull’offerta di soluzioni storage abbinate ai server Lenovo, rappresenta un importante pilastro nel percorso verso il club dei principali produttori del mondo datacenter a livello globale. È questo quello sul quale Lenovo basa il proprio sviluppo futuro, proponendosi quale fornitore di soluzioni complete che vadano dai datacenter per calcolo HPC sino al mondo delle soluzioni edge. Tutto questo senza dimenticare il ruolo fondamentale svolto dai partner, in grado assieme a Lenovo di offrire non singoli componenti ma soluzioni complete che rispondano alle domande dei clienti.
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