MWC 2019: Il futuro del 5G è nel cloud

MWC 2019: Il futuro del 5G è nel cloud

5G grande protagonista al MWC 2019, ma la vera rivoluzione non sarà avere più velocità e meno latenza. Il 5G creerà una piattaforma basata sulla virtualizzazione della rete mobile che abiliterà una nuova generazione di app basate sul cloud. I primi servizi commerciali del 5G, anche in Italia, arriveranno già nel 2019

di pubblicato il nel canale Market
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Con il 5G gli operatori devono innovare

Le tecnologie mostrate da Huawei dimostrano come il 5G sia una realtà già oggi, ma è altrettanto chiaro che per arrivare a una copertura capillare saranno necessari alcuni anni. L’Italia è fra i primi paesi al mondo nell’implementazione della rete 5G e già nel 2019 si vedranno servizi commerciali che sfruttano le prime implementazioni della rete di nuova generazione, anche per permettere agli operatori di creare nuove fonti di ricavo che permettano di rientrare degli ingenti investimenti fatti per aggiudicarsi le frequenze. Gli accordi sulle licenze prevedono dei pagamenti dilazionati da parte degli operatori con l’impatto finanziario maggiore nel 2022 e quindi diventa imperativo per gli operatori riuscire a generare ricavi, in forme diverse da quelle attuali, già dal 2019.

La necessità di monetizzazione immediata da parte degli operatori italiani è un tema di cui anche Ericsson è testimone. In un incontro con la stampa italiana Federico Rigoni, amministratore delegato di Ericsson Italia, ha sottolineato come per essi sia necessario riuscire a superare il modello attuale, basato sul far pagare la connettività, e immaginare invece nuovi modelli che facciano leva sui servizi abilitati dal 5G. Proporre lo stesso modello attuale “più velocità, più Giga” equivarrebbe a uccidere il 5G sul nascere. Uno degli ambiti su cui Ericsson crede molto, che è sempre stato al centro delle demo del produttore svedese, è quello del controllo remoto. Allo stand Ericsson, tramite il 5G, si poteva guidare, con una postazione virtuale con volante e display, un grosso camion elettrico posizionato fisicamente in Svezia. Altro leitmotiv caro a Ericsson quello delle comunicazioni e della telepresenza: da un lato abbiamo provato la chiamata olografica, dall'altro visto nuovamente all'opera la band diffusa che avevamo incontrato qualche mese fa a Milano.

Al Mobile World Congress c’è quindi stata la conferma che la tecnologia 5G è matura e che per quanto si stiano bruciando le tappe saranno necessari alcuni anni prima che ci sia una diffusione capillare. Nelle stime di Nokia, come abbiamo raccontato dalla conferenza stampa del CEO Rajeev Suri, saranno necessari 4/5 anni per arrivare al 75% di copertura. A Barcellona è però anche emerso chiaramente come affermare che il futuro è nel cloud e che il 5G è la nuova tecnologia di riferimento non sia una dicotomia. Il vero potenziale del 5G non è solo offrire connettività a una velocità più elevata e a bassa latenza ma creare una piattaforma basata sulla virtualizzazione della rete per abilitare nuovi scenari d’uso, soprattutto nel business.

 
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