BlackBerry: colpo di coda con il nuovo CEO John Chen?

BlackBerry: colpo di coda con il nuovo CEO John Chen?

John Chen ha deciso di dare una netta sterzata rispetto alla gestione precedente di BlackBerry, tornando a focalizzare l'attenzione sui core business dell'azienda canadese

di pubblicato il nel canale TLC e Mobile
BlackBerry
 

Anno orribile per BlackBerry il 2013

Il 2013 è stato certamente un anno molto difficile per BlackBerry: il colosso canadese è giunto fin sul punto di mettersi in vendita pur di evitare di cadere in cattive acque. Arrivata a tanto l'azienda è però riuscita a dare un colpo di coda e a mettere a punto una strategia per provare a risalire la china, facendo leva sugli asset strategici in possesso e contando ancora su una buona solidità finanziaria. Il punto di svolta è stato certamente il cambio al vertice con la liquidazione di Thorsten Heins e il passaggio a John Chen in qualità di CEO.

Heins aveva preso la guida di BlackBerry nel 2012 (quando ancora di chiamava RIM) ricevendo la creatura, già indebolita, dalle mani di Mike Lazaridis, uno dei fondatori della compagnia e degli ideatori dell'email in mobilità, la scintilla che ha fatto il successo del marchio BlackBerry. Sotto la guida di Thorsten Heins BlackBerry ha cercato di cambiare rotta e passare a un sistema operativo più moderno rispetto a BlackBerry OS 7, ormai abbastanza datato in termini di interfaccia se messo a confronto con quanto proposto dalla concorrenza, Android e iOS in testa.

Lo sviluppo ha richiesto molto più del previsto e alcune funzionalità di cui BlackBerry ha voluto dare una preview agli utenti per tenere alta l'attenzione sul suo rinnovamento, hanno visto nel corso dei mesi la concorrenza arrivare sul mercato prima dell'uscita del nuovo sistema operativo canadese. È questo il caso ad esempio di alcune tecnologie legate alla fotocamera e alla possibilità di rimuovere 'passanti indesiderati' dalle foto o cercare per ciascuno l'espressione migliore del volto in una foto di gruppo, tecnologie date per esclusive del nuovo BlackBerry 10, ma arrivate sul mercato con mesi di anticipo rispetto ad esso dopo l'acquisizione del partener tecnologico, Scalado, da parte di Nokia.

Con queste basi l'arrivo di BB10 non è stato certo un successo, anche per alcune debolezze intrinseche del primo terminale che lo portava in dote, BlackBerry Z10. Dotato di minore risoluzione rispetto allo schermo dei top di gamma degli altri marchi, ha prestato il fianco a molte critiche sul fronte dell'autonomia, settore in cui una volta i BlackBerry primeggiavano. Il flop è stato tale da far ascrivere a bilancio nel 2013 934 milioni di dollari di perdite a causa dei terminali invenduti. In totale in meno di sei mesi BlackBerry nel corso dell'anno ha dovuto annunciare perdite per 4 miliardi di dollari, arrivando, come abbiamo già detto, a considerare misure drastiche per provare a riprendersi.

 
^