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MWC 2023: 7 esperti su 5G, cybersecurity e la rivoluzione nell'IA portata da ChatGPT

di pubblicato il nel canale TLC e Mobile MWC 2023: 7 esperti su 5G, cybersecurity e la rivoluzione nell'IA portata da ChatGPT

Durante il Mobile World Congress 2023 di Barcellona abbiamo avuto l’opportunità di intervistare sette fra i maggiori esperti del settore, che ci hanno detto la loro su 5G, cybersecurity e la rivoluzione nell’IA portata da ChatGPT. Red Hat, VMware, IBM, F5, Trend Micro, Verizon e Juniper hanno espresso pareri molto interessanti e non scontati

 

Non capita tutti i giorni di incontrare, nell’arco di 48 ore, sette fra le più significative aziende del settore TLC e IT. Quest’anno al MWC 2023 di Barcellona abbiamo avuto la fortuna di intervistare manager di spicco di Red Hat, VMware, IBM, F5, Trend Micro, Verizon e Juniper. Aziende anche molto diverse fra loro, ma che giocano comunque un ruolo da protagonista nel settore e che quindi hanno un punto di vista privilegiato sull’evoluzione del mercato e della tecnologia.

Ma che cos’è il Mobile World Congress? Può sembrare una domanda banale, sia per chi ci è stato almeno una volta, sia per chi segue la manifestazione davanti allo schermo di un PC. Negli anni, però, la più importante fiera al mondo dedicata  all’universo della telefonia mobile ha cambiato spesso e volentieri pelle. Il MWC nasce come una manifestazione prettamente business, dove gli attori del mercato si incontrano per stipulare accordi e, di fatto, indirizzare le dinamiche di tutto il settore. Spulciando online ho ritrovato un articolo che avevo scritto nel 2008, anno in cui l’ex 3GSM ha iniziato a chiamarsi MWC, in cui dicevo che “ci si rende conto di essere molto vicini alla stanza dei bottoni, ma allo stesso tempo si ha la chiara sensazione che molto avviene dietro le quinte”.

L’evoluzione del Mobile World Congress

Negli anni successivi al 2008 le dinamiche cambiarono radicalmente, perché era arrivato l’iPhone, con Apple che ha sempre disertato la manifestazione, e nasceva il mercato degli smartphone, per come li conosciamo ora. Abbiamo quindi assistito a un lungo periodo in cui il MWC si è spostato molto sui prodotti, sul lancio dei nuovi modelli, trasformando l’evento in una sorta di vetrina, non solo più per le aziende, ma anche per i consumatori alla ricerca dell’ultima novità.

MWC2023

Gli ultimi 3 anni, a causa della pandemia, hanno portato a un grande reset e l’edizione 2023, che si è appena conclusa, torna molto alle origini. Certo, molte aziende come Samsung, Honor e Vivo, solo per citarne alcune, sono sempre presenti, ma non tutte hanno sfruttato l’eco della manifestazione per lanciare nuovi prodotti. Questa è una dinamica che è ormai consolidata, perché, chi se lo può permettere, preferisce organizzare degli eventi dedicati ed esclusivi, per evitare che annunci importanti si possano “perdere” nella moltitudine di notizie che vengono rilanciate durante lo svolgimento del MWC.

Camminando nei padiglioni della Fiera di Barcellona, Fiera Gran Via e non più il quartiere fieristico dietro Plaza Espanya dove in passato si teneva il MWC, però non sono più i prodotti a farla da padrone. È tornata quella sensazione che in fiera si parla di mercato, di tecnologie e di evoluzione della tecnologia e, più di ogni altra cosa, di business. Da un certo punto di vista è una sensazione rassicurante, che testimonia la maturità del settore, che viaggia spedito verso il consolidamento del 5G e ha gettato le basi affinché la tecnologia mobile possa finalmente mantenere quella promessa di offrire servizi innovativi alle aziende. Il MWC sta quindi tornando alle origini, all’essere una fiera business per addetti del settore, ma che poi diventa interessante per tutti per capire come si sta evolvendo il mercato delle telecomunicazioni.

Il punto su 5G, cybersecurity e intelligenza artificiale

Nel contesto del MWC di Barcellona, agli esperti delle sette aziende che Edge9 ha incontrato, abbiamo chiesto un riscontro su tre temi che abbiamo individuato come i più significativi per la tecnologia mobile in ambito aziendale. Sono emersi degli spunti davvero interessanti, anche grazie al fatto che solo una manifestazione come il Mobile World Congress di Barcellona permette di incontrare in due giorni così tanti personaggi di questo calibro.

I temi che abbiamo sottoposto ai nostri interlocutori sono stati:

  • 5G: è ampiamente riconosciuto che stiamo entrando in una seconda fase nello sviluppo del 5G, che consentirà finalmente diversi scenari B2B che sono stati considerati il vero potenziale della tecnologia. Abbiamo chiesto a che punto siamo in questo processo di evoluzione e quali sono le applicazioni più significative del 5G in ambito business
  • Cybersecurity: con il proliferare delle reti e la loro apertura e interoperabilità, il perimetro aziendale è sempre più ampio. Deve quindi cambiare l’approccio alla sicurezza per salvaguardare i dati aziendali. Abbiamo chiesto cosa è necessario fare per gestire uno scenario così complesso
  • Intelligenza Artificiale: il successo di ChatGPT ha reso “mainstream” l’IA, mostrando a tutti, anche a chi non ha competenze specifiche, quali sono le potenzialità della tecnologia. Nel settore delle telecomunicazioni, però, l’intelligenza artificiale lavora dietro le quinte ormai da anni in vari ambiti e contesti che rendono possibile il funzionamento stesso delle reti, in particolare per tutto quello che concerne l’automazione. Abbiamo chiesto se e come questa nuova consapevolezza porterà a un ulteriore sviluppo nel campo dell’IA

Come vedremo entrando nel dettaglio degli interventi delle varie aziende, emergono dei punti in comune su alcuni temi fondamentali. Il primo è la virtualizzazione della rete, elemento cardine nello sviluppo del 5G. Si tratta di un processo di sviluppo iniziato per la componente core della rete già ai tempi del 4G e che, da questo punto di vista, si può dire concluso, mentre per la RAN (Radio Access Network) è ancora in corso e solo da quest’anno arriverà a essere pervasivo. Può sembrare strano, perché in ambito IT la virtualizzazione è onnipresente e ha una storia di oltre 15 anni, ma in ambito telco i tempi sono stati molto più lunghi.

MWC2023

Per quanto riguarda la sicurezza non ci sono divergenze, è chiaro per tutti che si deve avere un approccio “security by design” nello sviluppo delle reti e di qualsiasi applicazione: la complessità dell’ecosistema non permette di agganciare una componente di sicurezza a qualcosa che non è stato progettato per essere sicuro intrinsecamente.

Anche sul tema dell’intelligenza artificiale c’è un’ampia convergenza su quanto sia stato “disruptivel’avvento di ChatGPT, ma allo stesso tempo c’è una forte consapevolezza del fatto che in ambito telco l’IA ha diverse sfaccettature. Un elemento già presente da tempo è legato all’automazione a servizio dell’orchestrazione delle reti, come conseguenza della mole di dati in transito che è aumentata esponenzialmente.- A causa di questa crescita, è stato indispensabile automatizzare gran parte delle attività di gestione delle reti e, in questo contesto, l’IA è essenziale per garantire efficacia ed efficienza. L’IA e l’automazione sono strettamente correlati anche ai temi della cybersecurity, perché anche in quel contesto la possibilità di rilevare automaticamente comportamenti sospetti in rete diventa essenziale per identificare e potenzialmente porre rimedio a eventuali minacce.

Per Red Hat la sicurezza deve essere intrinseca

Chris Wright è il CTO di Red Hat, azienda che sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nel mondo delle telecomunicazioni. La piattaforma OpenShift si sta consolidando come una delle più utilizzate nell’orchestrazione dei container, che con la virtualizzazione delle reti sta diventando il framework più utilizzato dalle telco. Chris ha sottolineato come la virtualizzazione della rete core sia ormai compiuta e si stanno facendo grossi passi avanti anche sul fronte RAN, elemento importante per rendere più pervasive le soluzioni di reti private 5G. Sul fronte della sicurezza, Chris non ha dubbi: va adottato un approccio di sistema, perché “il tuo sistema è sicuro quanto l’anello più debole”. Per quanto riguarda ChatGPT, è molto entusiasta e ritiene che possa diventare uno strumento prezioso di supporto per chiunque sviluppi codice perché è sufficiente chiedere "come posso fare questa cosa?" per ottenere da ChatGPT una prima bozza di codice funzionante, che poi andrà chiaramente raffinato. 

VMware punta a supportare la virtualizzazione di tutta la rete 

Kit Colbert, CTO di VMware, si trova molto a suo agio con l’attuale sviluppo delle reti di telecomunicazione che va sempre più verso la virtualizzazione. Nessun’altra azienda ha contribuito alla diffusione della virtualizzazione come VMware e quindi Kit è convinto che le soluzioni della sua azienda si possano adattare anche alle esigenze degli operatori, visto che la rete core è già virtualizzata e ora si sta passando alla virtualizzazione della RAN. Per ChatGPT, Kit ci ha svelato che in VMware stanno già lavorando a dei progetti per utilizzare un approccio simile nell’avere accesso alla sconfinata knowledge base dell’azienda, per supportare sia i clienti che la forza commerciale. Non solo, anche gli ingegneri di VMware potranno beneficiarne, ad esempio per riassumere i bug: invece che avere 200 segnalazioni su Bugzilla o Jira, potranno semplicemente ottenere un riassunto da un modello linguistico. In ambito sicurezza la parola d’ordine di VMware è “zero trust”, un approccio che sta diventando pervasivo e che deve essere sempre più allargato.

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IBM vede nell’integrazione la strada per il futuro

Stephen Rose, GM Global Telco Industry IBM, ha le idee molto chiare. Oggi “abbiamo architetture di rete disaggregate e costellazioni di competenze all'interno degli ecosistemi, con IA e automazione. Quindi mettendoli tutti insieme, possiamo trasformare completamente l'esperienza delle aziende dalle attività aziendali fino all'esperienza dei clienti.” E ChatGPT è un’opportunità perché l’IA è diventata improvvisamente mainstream e continuerà ad avere un ruolo prominente su vari fronti: esperienza utenti, prestazioni delle reti ed esperienze in tempo reale che vanno dal core all'edge. Anche per Stephen la sicurezza non va considerata come un “di più”, ma come un elemento da prendere in considerazione per ogni aspetto delle soluzioni proposte da IBM. 

Per F5 il 5G abilita nuovi scenari d’uso 

Ahmed Guetari, VP of Products – Service Providers di F5, vede il 5G come il collante fra un cloud distribuito e le applicazioni. Ci ha fatto l’esempio del settore gaming, che è uno dei primi che sta sfruttando le potenzialità del 5G in ambito di bassa latenza e alta capacità per offrire un’esperienza d’uso di altissimo livello anche tramite mobile. L’altra faccia della medaglia del 5G è che sta ridefinendo l’architettura delle reti, passando “da poche componenti centralizzate verso molte componenti distribuite.” Con l’aumento della superfice diventa essenziale, anche per Ahmed, adottare un approccio zero trust e sistemico. ChatGPT per Ahmed presenta opportunità e rischi, perché “l'IA avrà un impatto centinaia di volte [maggiore] di quello che hanno avuto Internet e il cloud sul nostro settore”.

Per Verizon le reti private 5G sono già una realtà

Massimo Peselli, Chief Revenue Officer, Global Enterprise & Public Sector di Verizon Business, va subito al cuore della questione: le reti 5G private sono già una realtà. Lo sono, aggiungiamo noi, per Verizon, che può effettivamente vantare diverse implementazioni in giro per il mondo. Una delle più interessanti è quella fatta nel porto di Southampton, da dove ogni anno entrano in UK oltre 600.000 automobili e dove c’è anche un importante traffico turistico. Con il supporto di Verizon sono stati sostituiti 100 access point Wi-Fi con circa 10 antenne 5G, che hanno creato una rete privata che, da un lato, ha risolto i problemi di copertura in un luogo così vasto, ma soprattutto ha abilitato nuovi servizi che hanno reso il porto molto attrattivo. Per le auto, adesso è possibile aggiornare direttamente in porto il software e per le navi da crociera si possono sbrigare tutte le formalità amministrative quando le navi sono ancora in rada, perché la connettività del porto le raggiunge anche lì.

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Trend Micro: l’architettura del 5G diventerà un “blueprint” delle reti aziendali di nuova generazione

Udo Schneider, Evangelist di Trend Micro, ha espresso un concetto molto interessante, in parte emerso anche nelle altre conversazioni: l’architettura della rete core 5G potrà diventare un “blueprint” di come saranno strutturate le reti aziendali di nuova generazione. Quindi l’esperienza che gli operatori stanno maturando potrà diventare un punto di leva su cui appoggiarsi per poter poi applicare in ambito aziendale le soluzioni più efficaci. Chiaramente, essendo Trend Micro leader nel settore della cybersecurity, l’aspetto della sicurezza è centrale in tutti i ragionamenti di Udo, che vede nell’IA sia una minaccia, sia il potenziale per fronteggiarla. Un esempio sono i deepfake, che sono molto evoluti e quindi non si tratta di “se”, ma di “quando” riusciranno a fregarti. Trend Micro da sempre ripete il mantra dello zero trust e del security by design e a Barcellona Udo ci ha raccontato di come siano riusciti a inserire una componente di sicurezza direttamente embeddato nelle SIM che vengono installate nei dispositivi OT, sui quali non è possibile installare un agent di sicurezza, come avviene ad esempio nei PC. 

Juniper scommette sull’integrazione fra 5G e Wi-Fi

Interessante il punto di vista di Jai Thattil, Product Marketing Lead di Juniper Networks, sull’evoluzione del 5G. Jai è convinto che la soluzione sia l’integrazione fra 5G e Wi-Fi per sfruttare il meglio dei due mondi. Per farlo, però, è necessario avere un unico strumento di controllo che permetta di monitorare l’intera rete indipendentemente dalla tecnologia utilizzata. C’è una convergenza totale, a questo punto possiamo dirlo, fra tutti gli intervistati sul tema della sicurezza: l’approccio security by design è diventato imprescindibile. Lato intelligenza artificiale, per Jai nel mondo telco è già utilizzata da tempo ed è essenziale per tutto quello che riguarda l’automazione dei processi.

I temi e le conclusioni dei nostri interlocutori sono stati davvero interessanti e quindi vale davvero la pena sentire dalla viva voce dei protagonisti della tecnologia quello che ci hanno raccontato.

3 Commenti
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silvanotrevi08 Marzo 2023, 12:41 #1
ragazzi voi non vi rendete nemmeno conto dell'importanza di chatGPT. E' una delle invenzioni più importanti dell'umanità, ancora più importante di internet stessa e della sua introduzione. Siamo di fronte a una delle rivoluzioni più grandi della storia dell'umanità che cambierà radicalmente il nostro modo di vivere, di pensare, il rapporto uomo-macchina e come intendiamo una macchina, l'approccio creativo, il pensiero senziente. Nei prossimi anni assisteremo a qualcosa di mai visto nella storia dell'umanità
igiolo09 Marzo 2023, 14:36 #2
Originariamente inviato da: silvanotrevi
ragazzi voi non vi rendete nemmeno conto dell'importanza di chatGPT. E' una delle invenzioni più importanti dell'umanità, ancora più importante di internet stessa e della sua introduzione. Siamo di fronte a una delle rivoluzioni più grandi della storia dell'umanità che cambierà radicalmente il nostro modo di vivere, di pensare, il rapporto uomo-macchina e come intendiamo una macchina, l'approccio creativo, il pensiero senziente. Nei prossimi anni assisteremo a qualcosa di mai visto nella storia dell'umanità


ok concordo
ma auspico che sia meno invasivo e rapido di come lo prefiguri
BrandonDIS13 Marzo 2023, 13:28 #3
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