Migrare in cloud le VM da vecchie versioni di VMware vCenter e ESXi è ora più facile
di Riccardo Robecchi pubblicata il 12 Agosto 2022, alle 13:01 nel canale CloudLa versione 4.4.1 di VMware Cloud Director Availability semplifica la migrazione in cloud di macchine virtuali che usano versioni vecchie e non più supportate di vCenter ed ESXi
VMware ha annunciato la possibilità di migrare verso il cloud in maniera più semplice le macchine virtuali presenti su versioni di vCenter ed ESXi non più supportate ufficialmente. Con questa mossa VMware spera di convincere le aziende che usano ancora vecchie versioni dei suoi software a effettuare il grande salto verso il cloud, o quantomeno renderlo più facile, anche se non mancano le difficoltà.
VMware semplifica la migrazione verso il cloud
"Per vari motivi, un numero considerevole di organizzazioni si affida ancora a versioni legacy di VMware vCenter Server nei propri data center, anche se non sono più supportate da lungo tempo", scrive Nikolay Patrikov, Senior Technical Product Manager, sul blog di VMware. "La difficile e complessa migrazione verso il cloud è una delle ragioni più comuni per cui le aziende tengono le loro applicazioni critiche di produzione su un'infrastruttura datata."
Per semplificare questo passaggio, VMware Cloud Directory Availability 4.4.1 permette ora di migrare le macchine virtuali da versioni non più supportate di vCenter ed ESXi. Nello specifico, le versioni da cui è possibile effettuare la migrazione sono la 5.5 U3, la 6.0 U2 e la 6.0 U3. Patrikov rimarca che l'inclusione di queste versioni non implica alcuna estensione del supporto verso di esse e che qualunque bug dovesse emergere non verrà corretto. Viene inoltre specificato come non sia possibile effettuare la migrazione verso VMware Cloud on AWS, perché viene supportato esclusivamente il data engine Classic.
Quello che VMware propone in questo caso è il classico "lift and shift", ovvero il semplice spostamento delle proprie applicazioni in cloud senza modifica alcuna. Il vantaggio di tale spostamento sta esclusivamente nel fatto che si demanda a un terzo, ovvero il fornitore dei servizi cloud, la manutenzione e il mantenimento dell'infrastruttura, ma non permette di cogliere le vere opportunità del cloud senza interventi significativi.
Un ulteriore elemento da considerare nello scenario del mancato passaggio al cloud è che questo non è la risposta a ogni domanda e che sono presenti casi d'uso legittimi in cui è meglio affidarsi a un'infrastruttura on premise, perché i vantaggi del passaggio al cloud sarebbero difficili da cogliere o non sarebbero affatto presenti.
È evidente però come VMware, che ha costruito la sua fortuna proprio sui data center tradizionali, sia impegnata da tempo verso la "cloudificazione" della sua offerta e che spingerà sempre più i suoi clienti in questa direzione. A dimostrazione di ciò, vSphere+ e vSAN+ sono servizi in abbonamento che spingono le aziende verso il cloud.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl punto non è questo, il punto sono i costi esorbitanti di una strategia del genere.
Una instance stupidissima su EC2 con le risorse del mio laptop di 6 anni fa (4 vCPU, 16GB di ram e 250GB di storage) con throttling e ovviamente su host condiviso arriva a costare più di 300 €/mese solo di costi fissi, a cui si sommano traffico e altri costi variabili e praticamente impossibili da prevedere e stimare.
Su Hetzner una macchina dedicata con 16 core, 128GB di ram e 2 Nvme da 4TB costa 1/3 di quella stupida instance, e installandoci Vmware sopra si possono ospitare una miriade di vm su cui far girare l'infinito e oltre.
Tutto questo senza accollarsi costi di infrastruttura, corrente, condizionamento, manutenzione hw, etc etc...
Questa idea del "lift and shift" è vecchia di 10 anni e le aziende si sono già scottate pesantemente con l'aumento drammatico dei costi.
Un conto è usare i servizi cloud per quello che veramente possono offrire di vantaggioso (CDN, servizi stateless che girano dentro container, database centralizzati con uptime e scalabilità garantita), ma usarli per spostarci le vm che si tengono in casa è stupido.
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